Viaggio

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[Ryuk's p.o.v.]

Il volo Tokyo - Los Angeles era previsto per le 7.30 del mattino e, con una buona mezz'ora di anticipo, erano tutti già all'aeroporto.

L'effettivo possessore attuale del Death Note doveva essere Near, perciò avrei dovuto seguire lui, ma in realtà trovavo molto più interessante guardare la reazione sbigottite delle persone alla vista di due ragazzi ammanettati l'un l'altro.

«Era davvero necessario tenere le manette anche in aeroporto, Ryuzaki?» Gli chiese Light, cercando invano di ignorare gli sguardi straniti, sbalorditi, disgustati o divertiti dei passanti.

«Certo, Yagami.» Gli rispose tranquillamente il corvino, non curandosi del fatto che gli occhi indiscreti degli estranei puntassero anche al suo aspetto trasandato e al suo peculiare modo di sedersi.

«Certo, certo...» Ripetè Light, evidentemente stizzito «Non avevi detto di fidarti di me, adesso?»

«Near non è molto d'accordo con questa mia decisione, perciò hai gli occhi dell'SPK puntati contro.» Riprese Ryuzaki «Inoltre non possiamo essere sicuri che tu non voglia toccare di nuovo il Death Note.»

«E se hai questi dubbi allora perché hai insistito per farmi partecipare alle indagini e non farmi arrestare? Avresti lasciato tutto a Near e Rem non l'avrebbe mai saputo, tanto ormai Misa sarebbe stata libera dalle accuse in ogni caso.»

«E avrei continuato a vivere come se niente fosse sapendo di aver fatto sacrificare Watari inutilmente?»

«Ah... lo fai per lui, allora...» Fece Light, fermando per qualche secondo la conversazione «Non perché non saresti stato in grado di startene con le mani in mano sapendo di un possibile nuovo Kira in azione?»

«Entrambi.» Riprese Ryuzaki «E anche perché non sarebbe stato realmente giusto condannare Light Yagami, se Kira avesse rinunciato al Death Note.»

«Eppure stai ancora dubitando di me...»

«Non sto dubitando di te.» Il detective controllò velocemente l'ora. Ancora 13 minuti alla partenza.

«Sono completamente certo che tu non sia Kira in questo momento, le manette servono solo per evitare che tu non possa tornare ad esserlo.»  Riprese «Per te è molto meglio così, comunque»

«Così

«Sì. Così come sei adesso. Eri diverso, con il Death Note...»

«Stai dicendo che la tua certezza nei miei confronti si basi soprattutto sul mio cambiamento a livello personale?» Light alzò un sopracciglio alla sua stessa considerazione, come se dirlo ad alta voce suonasse assurdo alle sue stesse orecchie «Sul serio?»

«Sì, fondamentalmente» Ryuzaki gli rispose con il suo solito tono monotono, chiaramente non vedendo tutta l'assurdità che, invece, stava trovando Light «Ma visto che la prima volta hai usato il Death Note quando non eri ancora divenuto Kira, è meglio essere prevenuti...» E con quello fece di nuovo tintinnare la catena che segnava la loro distanza minima.

Controllarono ancora una volta l'ora. Altri 10 minuti alla partenza.

«Comunque...» Riprese Light, rompendo il silenzio che intanto si era creato tra loro «Non sapevo che ti interessassero queste cose.»

«Quali cose?»

«Il mio modo di comportarmi. Non sapevo che stessi ponendo attenzione a questo.»

«Non è davvero una cosa che mi interessi...»

«Sì, certo, era per le indagini, lo capisco.»

«No, a dire il vero è una cosa che ho sempre fatto con tutti, ma più che altro sotto consiglio di Watari, non m'interessa davvero così tanto.»

«Watari ti aveva consigliato di soffermarti sul comportamento delle persone?»

«Esatto.»

«D'accordo...» Light decise di chiudere lì il discorso, doveva essersi reso conto di star entrando in un campo più personale e probabilmente Ryuzaki non gli avrebbe neanche più risposto se avesse continuato a chidere. Invece, controllò di nuovo l'ora. Solo 7 minuti alla partenza.

«Ryuzaki, forse dovremmo raggiungere gli altri.»

«Sì, hai ragione.» Fece Ryuzaki, alzandosi dalla panchina e obbligando Light a fare altrettanto.

Io intanto mi decisi a tornare dalla persona che avrei effettivamente dovuto seguire. Non mi ero neanche reso conto di averlo completamente perso di vista, ma lo ritrovai comunque subito, intento a leggere i voli della giornata illuminati su un grande monitor, mentre continuava ad attorcigliarsi i suoi capelli bianchi tra le dita.

«Ryuk.» Mi chiamò mettendosi un auricolare all'orecchio per non dare ai passanti l'idea di star parlando da solo.

«Sì?»

«Tu sai chi è davvero il nuovo Kira?»

«Ryuzaki mi è sembrato molto più informato all'argomento.»

«Quindi tu non sai niente?»

«Non conosco neanche tutti gli utilizzi del quaderno. Io sono qui solo per pura noia, non sono quello giusto a cui rivolgere domande del genere.»

«Credi che nel mondo degli shinigami lo sappiano?»

«Forse si stanno godendo lo spettacolo con una visuale più completa, ma a me basta seguire le indagini da vicino per intrattenermi.»

«Capisco.» Fece lui, staccando gli occhi dal monitor «E immagino che se anche conoscessi l'identità di Kira non ce la riveleresti.»

«Beh, è ovvio.» Gli risposi, scrollando le spalle «Non mi metterei certo in mezzo alle indagini, se anche sapessi qualcosa, altrimenti dove sarebbe il divertimento? Finirebbe tutto troppo in fretta.»

«D'accordo, capisco. Grazie.» Lui tornò a fissare il monitor, togliendosi l'auricolare per poi avvicinarsi agli agenti ed entrare in aereo.

Io lo seguii ma alla fine decisi comunque di tornare a concentrarmi su Light e Ryuzaki, che intanto avevano preso posto, per la gioia del corvino che così potè finalmente liberarsi delle scarpe, rigorosamente indossate senza calzini. Non avevo mai capito cos'avesse contro le calzature; era un'altra delle sue particolarità a cui non tutti gli agenti erano ancora abituati. E come trovavano difficile abituarsi ai modi bizzarri di Ryuzaki, adesso avrebbero dovuto farlo anche con quelli di Near, che gli veniva dietro piuttosto bene.

Intanto Light controllò sbrigativamente il telefono, prima di sospirare e rivolgersi nuovamente a Ryuzaki: «Mi ha scritto Misa.» Gli disse «Lei è appena arrivata con il suo manager e lì sono già le 16, perciò vuole sapere quanto dovrà aspettare.»

«Puoi dirle che arriveremo a Los Angeles tra 11 ore e 26 minuti.» Gli rispose subito il corvino, con una precisione degna di lui «Quando arriveremo sarà già notte lì, non credo le convenga aspettarci.»

«Va bene, l'avviserò» Riprese Light, iniziando a digitare qualcosa «Anche se dubito che seguirà il consiglio...»

«Ne dubito anch'io.»

Finirono di parlare ed io mi accorsi della situazione in cui mi ero lasciato trascinare: cos'avrei potuto fare per le prossime undici ore, senza poter interagire con nessuno di loro per il rischio che qualcuno li vedesse parlare "da soli"? Sicuramente quello in cui ero un asso con secoli di esperienza alle spalle, annoiarmi.

〖𝐀𝐟𝐭𝐞𝐫 𝐤𝐢𝐫𝐚〗 「ℒ𝒶𝓌ℒ𝒾𝓰𝒽𝓉 」(IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora