Trio

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[Ryuk's p.o.v.]
<Misa è davvero sicura di questo, Light?> Ryuzaki si rivolse al castano, vedendolo intento a sistemarsi la valigia.
<È stata lei a chiedermelo.> Gli rispose lui. <Vuole approfittare della nostra ultima notte in Italia.>
Era già passata una settimana dal loro arrivo in quel Paese e sicuramente non potevano permettersi di rimandare il loro ritorno a Tokyo, essendo già alquanto titubanti sul procedimento delle indagini, con Near, Mello e Matt da soli al Quartier Generale.
Misa aveva cercato di intromettersi il più possibile in qualsiasi cosa decidessero di fare, così da abituarsi all'idea che da lì in avanti li avrebbe sempre visti come se avessero continuato ad essere perennemente ammanettati.
Evidentemente, però, non era ancora soddisfatta e, la mattina del loro ultimo giorno di permanenza, aveva chiamato Light -cosa che, però, era stato lui stesso ad incitarla ad iniziare a fare- chiedendogli di poter trascorrere del tempo assieme a loro due, nella loro ultima sera in Italia.
E così eccoli lì, a sistemare per l'ultima volta le valigie, consapevoli che le avrebbero tenute con loro perché avevano previsto che non sarebbero tornati abbastanza in tempo da passare in hotel senza perdere il volo, perciò avrebbero dovuto fare il check-out qualche ora prima dell'orario fissato.
<E immagino tu abbia già capito che non manderà mai giù la nostra relazione e lo stia facendo solo per avere del tempo con te...>
<Lo so, lo so.> Light finì di chiudere la valigia per poggiarla alla porta della loro stanza, mentre Ryuzaki lo osservava nella sua solita posizione, apparentemente perso nella ciotola di caramelle lasciate in omaggio dall'hotel, in ogni stanza. <Ma Misa è fatta così, ormai lo sai anche tu, assecondiamola per queste ultime ore.>
<D'accordo...>
<Non mi sembri molto convinto...>
<Non lo sono.>
Light si sedette accanto a Ryuzaki, mentre questi si decise a poggiare la ciotola ormai vuota sul comodino di fianco al letto.
<Non hai tutta questa voglia di andare, vero?>
<Sì.> Rispose secco il corvino. <Ma soltanto perché so che lei sarebbe di nuovo infastidita dal fatto che io venga con voi.>
<Se preferisci, posso andare solo io e liquidarla con due parol->
<No...! No... verrò senza problemi...>
<Oh allora la psicologia inversa funziona anche con i tre migliori detective del mondo.>
Ryuzaki stava per dirgli che avrebbe comunque dovuto seguirli, seppur controvoglia, non conoscendo la città, ma venne fermato dalla suoneria del telefono di Light.
<Misa...> Rispose lui, alzandosi istintivamente in piedi.
<Light, il mio manager mi ha lasciato al locale vicino al mio albergo.> Dell'altro capo del telefono si sentì la squillante voce della ragazza rispondere senza farsi minimante attendere. <Mi raggiungete qui, prima di andare in aeroporto?>
<Lasciaci il tempo di fare il check-out e arriviamo.>
<Vi aspetto!!>
Light chiuse la chiamata con la voce di Misa che ancora rimbombava fuori dal suo telfono.
<Lasciami indovinare, ci aspetta?> Tornò a dire Ryuzaki, rimandando all'ultima esclamazione della ragazza, arrivata anche a lui nonostante la distanza.
<Devo smettela di poggiare il telefono all'orecchio, quando parlo con lei...> Fece il castano, confermando indirettamente al corvino che avesse ben capito e che, dunque, dovessero iniziare ad avviarsi verso l'hotel di Misa, per capire dove li stesse aspettando di preciso.
Ormai erano in quella città da una settimana, eppure ancora continuavano a perdersi tra la miriade di strade e vicoli del quartiere in cui erano stati per qual periodo, particolarmente nelle notti caotiche come quella.
<Spero Misa abbia detto almeno a te da che parte andare...> Se ne uscì, infatti, Ryuzaki, appena lui e Light lasciarono definitivamente il loro albergo.
<Mi ha detto che l'insegna del posto dove sia andata si veda bene anche dal parcheggio del suo hotel.> Gli rispose il castano. <Ci basterà andare lì.>
Ed effettivamente era così, anche se il locale a cui Misa si riferiva non era sicuramente vasto quanto quelli di Los Angeles, ma sembrava comnque altrettanto gonfio di clienti. Si trattava di un posto vintage e accogliente, con illuminazione bassa e calda e un arredamento totalmente in legno.
Misa sembrava aver già messo gli occhi sulla vasta gamma di vini esposti dietro il bancone cui era poggiata mentre aspettava che Light e Ryuzaki la raggiungessero, ma non esitò a saltare quasi letteralmente addosso al primo, appena lo vide arrivare.
<Tu non sai quanto io sia felice che tu abbia deciso di passare qui davvero, alla fine!>
<Ma te l'avevo già promesso...> Il castano cercò di scollarsela di dosso, provando ad allontanarsi per farle capire dovesse mollarlo.
<Non si è mai totalmente tranquilli.> Concluse Misa, tornando a sedersi sullo sgabello del bancone. <Bevi anche tu qualcosa con me?>
<Non credo sia il cas->
<Non esagereremo.>
Light sospirò, decidendosi ad accontentarla e sedendosi poi accanto a lei, che subito allungò la mano su una delle bottiglie poggiate sul bancone.
<Questo è superlativo, a dir poco, posso assicurartelo.> Tornò a dirgli, versando quel vino in due calici.
Io, intanto, continuavo a fissare tutte quelle innumerevoli bottigilie di vetro, finchè la mia attenzione non venne totalmente rubata dal cesto posto verso l'estremo del bancone, quasi dall'altra parte del locale. Avevano avuto la trovata di esporre dei grappoli d'uva, probabilmente trovandoli in sintonia con tutti quei vini, e avevano anche deciso di arricchire il cesto in cui era posta con numerosi altri tipi di frutta. Tra questi, ovviamente e fortunatamente, anche delle mele rosse come il vino esposto e servito nel locale. Inoltre, questa volta era tutto vero, non semplici decorazione, ed io ero stato di nuovo lasciato in astinenza.
Non sarei riuscito a non tentare di avvicinarmi a quel cesto neanche se l'avessi voluto, e, onestamente, non lo volevo. Così approfittai del fatto che Misa stesse impegnando Light per provare a prendere almeno uno di quei succosi tesori, ma Ryuzaki si era già accorto di me, di nuovo.
<Tu cosa intendi fare?> Gli stava chiedendo il castano, vedendolo restare in piedi a fissare davanti a lui.
<Ehm... io torno subito...> Azzardò lui, avvicinandomisi per prendere quella mela al posto mio e portarmela fuori dal locale prima che tutti i clienti vedessero un frutto fluttuante.
<Che gli prende?> Si intromise Misa, non capendo la fretta di Ryuzaki.
<Immagino avesse i suoi buoni motivi.> Provò a risponderle Light, che mi aveva già intravisto e sperava il corvino venisse a fermarmi al più presto, essendo lui bloccato con Misa.
<Se lo dici tu...> Tornò a dire la ragazza, evidentemente poco interessata alla questione. <Piuttosto... ora che siamo soli, me ne spieghi il motivo?>
<Il motivo di cosa?>
<Beh...> E terminò l'ultimo sorso del primo calice. <...di voi due. Isommma, te e Ryuzaki...>
<Molto semplicemente lo volevamo.> Rispose subito il castano.
<Ma tu sei così... beh, tutto. Eri e di sicuro sei ancora il sogno di molte persone...> Ribattè ancora Misa, iniziando il secondo calice. <...ma lui non è che sia proprio un tipo fatto per le relazioni amorose...>
<Curioso che sia stato lui stesso a farmi notare queste cose, mesi fa, elencandomi tutti i motivi per cui credeva dovessi respingerlo.> Le rispose Light, spazientito. <Paradossalmente, fu la sua prima vera dichiarazione.> Aggiunse, tentando di continuare a mostrarsi calmo. <Ad ogni modo, io non ho bisogno di consulenti amorosi auto-assunti.>
<Sto solo cercando di farti capire che meriteresti qualcuno che valorizzi ulteriormente la tua reputazione, avendone una altrettanto buona...>
<No, Misa.> Light sospirò, poggiando sul bancone il suo calice ormai vuoto. <Mi spiace per come tu possa sentirti ma anche tu sei l'idolo di molte e persone e sicuramente anche tu troverai presto qualcuno che riesca a renderti felice e farti dimenticare questo periodo.>
<Ma non sarà la stessa cosa...>
<Misa, io sto cercando di esserti il più vicino possibile ma tu non stai neanche tentando di...-> Ma la bionda non gli diede il tempo di terminare la frase che gli afferrò la camicia, tirandolo a sè per riuscire finalmente a baciarlo come desiderava da mesi.
Io, intanto, guardavo la scena da dietro la porta a vetri del locale, mentre Ryuzaki continuava a controllare per accertarsi che nessuno vedesse le mele che tenevo in mano fluttuare in autonomia.
<Forse sarebbe meglio se dessi un'occhiata qui dentro...> Lo incitai, aspettando che seguisse il mio sguardo e vedesse Light e Misa ancora attaccati, spinti da lei contro il bancone del locale. Ma non avevo considerato che lui non avesse ascoltato la conversazione e non sapesse come le cose fossero realmente andate.
<Ehm... non volevo allarmati, non è come può sembrare...> Cercai di dirgli, vedendolo imbambolato a fissare la scena.
<Se Light dovesse cercarmi, digli di andare direttamente in aeroporto...>
<Aspetta... stai andando lì senza conoscere la strada? E poi, non è ancora presto per il vostro volo?>
<No...> Rispose semplicemente, con un tono stranamente più cupo del solito.
Iniziò ad allontanarsi dal locale senza aggiungere altro, infilando le mani nelle tasche e buttando tutto il peso in avanti, com'era solito fare; anche se in quel momento dava l'impressione di starsi volontariamente chiudendo più del suo solito.
Adesso sì che avrei assistito ad un vero show, se Light non si fosse sbrigato ad andare a riprenderlo, ovunque se ne fosse realmente andato.

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E io che volevo far dire a Light (da Misa):
<Ma tu sei bello, intelligente, affascinante, simpatico, modesto, famiglia perfetta, fortunato, entusiasta, amorevole, talentuoso, empatico, sicuro di te, elegante, poliedrico, obbiettivo, atletico, comprensivo, persuasivo, gentiluomo, autocritico sognatore, ammirevole, rispettoso e premuroso!>?
Il Trono del Muori ci ha infilato in un limbo da cui non usciremo più...... q-q
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〖𝐀𝐟𝐭𝐞𝐫 𝐤𝐢𝐫𝐚〗 「ℒ𝒶𝓌ℒ𝒾𝓰𝒽𝓉 」(IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora