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Trouble Cage The Elephant
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Harry prende una decisione.

La mattina seguente, mentre la pioggia finissima colpiva i pannelli di vetro della finestra della sua stanza, Harry si risvegliò da un sonno profondo, stringendo le palpebre pigramente e perdendosi nelle lenzuola. Quando provò ad aprire gli occhi dovette immediatamente richiuderli, coprendoli con il proprio braccio per evitare che la luce lo colpisse di nuovo, troppo forte e brillante per il suo corpo appena sveglio. Si corrucciò non appena sentì il sapore amaro dell'alcol pizzicare la punta della sua lingua e macchiare la gola, mentre l'emicrania cominciò a martellare le sue tempie senza sosta, producendo un eco doloroso ed incostante nel suo cranio, come se una stessa porta continuasse a sbattere ininterrottamente. Sospirò pesantemente, facendo scivolare il braccio da un lato, per poi coprirsi il viso con le mani, sfregando a tal punto da arrossare la pelle.

Quando gli parve di aver acquistato abbastanza lucidità, tentò di alzarsi suo gomiti, stropicciandosi gli occhi ed osservando la stanza di fronte a sé. Vide la propria giacca e gli stivali abbandonati al lato del letto, le lenzuola sgualcite e la porta spalancata. Alzando le lenzuola, il ragazzo si rese conto di star ancora indossando gli stessi vestiti della sera prima – non ne fu del tutto sicuro, ma pensò fosse probabile quando si rese conto di essere andato a dormire con i jeans. Sbuffò silenziosamente, scostando le lenzuola dal corpo provato, alzandosi dal letto e passandosi una mano tra i ricci spettinati. Sbadigliò rumorosamente, infilando una mano sotto il tessuto fine della maglietta per grattarsi il petto, cominciando a strisciare i piedi avvolti dai calzini sul pavimento. Raggiunse la porta a piccoli passi, deciso a scendere al piano di sotto.

Si trovava alla fine delle scale quando cominciò a tentare di mettere a fuoco alcuni degli avvenimenti della sera prima. Arricciò il naso quando vide la bottiglia di whiskey sul tavolino del salone, ribaltata da un lato, completamente vuota, accompagnata da un posacenere straripante di mozziconi di sigaretta, l'odore del fumo ancora presente nell'aria, quasi palpabile. Al suo fianco, un vecchio libro dalla copertina rigida impolverata gli suggerì che avrebbe dovuto cercare la busta di cocaina, accertandosi che ne fosse rimasta. Dedusse quindi che avesse deciso di sballarsi in completa solitudine, la sera prima. Riuscì anche a ricordare il freddo gelido sulla schiena, le luci di una discoteca, il sapore rilassante della birra e il rumore ovattato del motore di un'auto.

Alzò le sopracciglia, schiacciando le labbra in una linea sottile per poi scuotere delicatamente la testa, decidendo di non darci troppo peso. In fondo, gli capitava spesso di non ricordare nulla – o quasi – degli avvenimenti accaduti la sera prima, una volta sveglio. Solitamente indicavano che si fosse divertito, ma non poteva esserne davvero sicuro. Non che importasse, in ogni caso. Non capitava mai nulla di stupefacente o particolare.

Si diresse verso la cucina, crogiolandosi nel desiderio del tocco amaro del tè, magari allungato con un sorso di vodka o gin. O magari entrambi. L'avrebbe bevuto sotto il portico, fumando una o più sigarette e lasciando che il vento gelido risvegliasse le sue membra intorpidite. Si sarebbe poi preparato per fare una visita al White Bear, dove sarebbe rimasto fino a tardi pomeriggio. Sarebbe tornato a casa e avrebbe chiesto a Niall e Liam cosa volevano fare quella sera, essendo sabato e avendo il giorno successivo a loro completa disposizione. Magari Liam avrebbe potuto portarli alla birreria di quel suo amico di cui aveva parlato. In ogni caso, il riccio avrebbe trovato un modo per divertirsi.

E nonostante i piani fossero più che allettanti, Harry dovette bloccarsi sui suoi passi non appena mise piede in cucina. Si fermò sulla soglia, osservando l'ambiente di fronte a sé, lo sguardo immediatamente catturato da un unico, singolo particolare fuori posto. No, non fuori posto. Inusuale. Diverso. Inaspettato.

BITE [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora