Where'd All the Time Go? – Dr. Dog
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Harry cerca, ed Harry trova.Erano trascorse ormai due settimane dall'incidente avvenuto a Villa Horan. Né Louis né le sue sorelle erano ancora tornati, ed Harry non solo scoprì di sentire la loro mancanza, ma ne soffrì. La sua prima reazione di fronte alla realizzazione fu la sorpresa, l'assoluto sgomento. Che ricordasse, non gli era mai capitato di sentire la mancanza di qualcuno, e non perché non ne avesse avuto l'occasione, ma perché, semplicemente, non se l'era mai potuto concedere. Harry aveva scelto l'isolamento in quanto si era convinto che si trattasse dell'unico modo per rimanere assolutamente imperturbabile. Solo ed unicamente così avrebbe infatti evitato di essere nuovamente deluso e ferito e, per quanto drastica, questa decisione l'aveva tenuto al sicuro per anni. Non si era mai chiesto se esistesse una soluzione migliore. Forse, pensò, non aveva mai potuto nemmeno sperare in nulla di meglio.
Quando sua madre l'aveva abbandonato, Harry aveva finalmente compreso che nulla gli fosse dovuto. Capì di non meritare niente in particolare e, soprattutto, che non avrebbe mai potuto pretendere di più. Perché se la stessa donna che l'aveva messo al mondo era stata in grado di tradirlo così visceralmente, il resto del mondo non sarebbe stato di certo più gentile e comprensivo. In effetti, questo era proprio il motivo per cui il riccio non permetteva alle persone di avvicinarsi. Nella sua solitudine, Harry avrebbe avuto il pieno controllo e sarebbe stato in grado di proteggersi da qualsiasi pericolo rischiasse di incombere. Mai più avrebbe permesso a se stesso di lasciarsi condizionare dalle azioni altrui. Con il tempo, il morbido velo di apatia si era adagiato sulle sue membra fino a fargli dimenticare come fosse vivere diversamente.
Fino a quel giorno, l'unica eccezione alla regola si era rivelata essere il singolare duo composto da Niall e Liam, amici da cui, tuttavia, il riccio si sentiva categoricamente separato, malgrado l'interesse e l'affetto che provava sinceramente nei loro confronti. Si credeva troppo diverso, troppo distante dalle loro vite tutto sommato accettabili, troppo frammentato, troppo logoro, troppo poco. Si era dunque imposto di stare in disparte, rimanendo da un lato fedele ai propri principi, ma cominciando ad accusare l'incessante senso di solitudine dall'altro. Era forse questo il motivo per il quale, nel corso degli ultimi mesi, Harry aveva iniziato a percepire il bisogno di uscire dalla stanza buia all'interno della quale aveva deciso di murarsi. Si chiese se l'inaspettato ingresso di Louis e delle sue sorelle nella sua vita non fosse stato la causa scatenante di questa nuova ed improvvisa necessità. Dedusse che dovesse essere così, perché la loro assenza non soltanto gli tolse il sonno, ma lo angosciò al punto da pietrificarlo dalla paura.
Per due settimane, spinto dal probabile terrore di un'ulteriore delusione, il riccio aspettò il castano di fronte alle vetrine di Sainsbury's ogni mattina. Prese l'abitudine di conservare una sigaretta per Louis, nel caso in cui fosse tornato, ma, chiaramente, finiva sempre per fumarla lui stesso non appena si rendeva conto che il castano non si sarebbe presentato nemmeno quel giorno. Una settimana dopo l'incidente, inoltre, Niall aveva scoperto che Louis avesse dimenticato un pacchetto di Marlboro a Villa Horan, e l'aveva consegnato ad Harry perché potesse restituirglielo. Il riccio l'aveva aperto, aveva contato cinque sigarette e un accendino rosso e l'aveva portato a casa, dove aveva deciso che l'avrebbe custodito in attesa del ritorno del castano. Quando gli capitava di rivolgergli un'occhiata, Harry non poteva fare a meno di sentirsi tremendamente solo.
Fu questo il modo in cui si rese conto di sentire davvero la mancanza di Louis. Il pacchetto di sigarette iniziò ad assumere sempre di più l'aspetto di un feticcio, un oggetto inanimato e privo di valore che, tuttavia, in virtù della sua presenza, non faceva altro che ricordare al riccio l'assenza del suo possessore. Un piccolo promemoria di cartoncino il cui unico scopo era quello di tormentare la mente confusa di Harry, il quale si ritrovò costretto ad ammettere di non poter fare a meno di pensare al castano. Lo ammise ogni volta che fallì nel suo intento di riconoscere il proprio riflesso allo specchio e lo ammise quando realizzò che non gli mancasse qualcuno con cui parlare, ma che gli mancasse proprio parlare con Louis. Ogni sigaretta fumata lo riportava a quel pacchetto, e quel pacchetto lo riportava inevitabilmente a quel pomeriggio di due settimane prima e, di conseguenza, anche all'incidente. Ma non solo.

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BITE [in revisione]
ФанфикHarry Styles ha deciso che la vita non ha più alcuna importanza. Rinnega le emozioni, concedendo tutto se stesso alla droga nel disperato tentativo di scappare da quella realtà così crudele che non ha fatto altro che condannarlo sin dal primo giorno...