Bad Moon Rising –
Creedence Clearwater Revival
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Estate.Le strade erano luminose e l'asfalto caldo, bollente come lava. Rifletteva i raggi di un sole abbandonato solitario nel cielo, nessuna nuvola ad ostacolare il suo cammino, la luna un ricordo piacevole che decorava le notti rinfrescanti. Gli alberi si erano riempiti delle foglie più verdi, e le case brillavano come fossero specchi dalle cornici dorate. I bambini correvano lungo i marciapiedi e i passanti indossavano cappelli e sandali dai mille colori, mentre le ragazze passeggiavano nelle loro minigonne, le gambe abbronzate pronte ad essere baciate, ancora una volta, dal caldo sospiro estivo.
Sfrecciava tutto velocemente davanti agli occhi di Louis, saldamente in equilibrio a bordo di uno skateboard che non aveva usato per anni, ma di cui aveva pensato di approfittarne vista la bella stagione. La schiena dritta, tenuta ferma da uno zaino pieno di vestiti e troppe sigarette, le cuffiette nelle orecchie e qualsiasi canzone avesse nel telefono a rimbombare nel suo cranio, arricciando le sue labbra e riempiendo il suo petto, facendogli desiderare di andare ancora più veloce. Si piegava appena per poter spingere una gamba sull'asfalto, schiacciando la punta della scarpa per darsi la spinta necessaria, per poi tornare alla posizione iniziale, lasciando che lo skateboard lo trascinasse in avanti.
Si corrucciò sorpreso quando la musica si interruppe improvvisamente, scuotendo leggermente la testa non appena riconobbe la suoneria, segno che qualcuno lo stesse chiamando. Non pensò nemmeno di fermarsi, spingendosi in avanti con ancora più forza ed estraendo il cellulare dalla tasca dei pantaloncini, riconoscendo il nome di Alice e facendo scorrere il dito sullo schermo.
"Sto arrivando," disse immediatamente, evitando una bicicletta come fosse niente.
"Datti una mossa," lo riprese la sorella. "Ti stiamo aspettando."
"Arrivo tra cinque minuti!" esclamò lui con un sorriso, e poté letteralmente sentire Alice scuotere la testa e sospirare.
"Questa sera ti fermi da Harry?" domandò subito dopo. Le labbra di Louis si arricciarono ancora di più, mentre il viso si contorceva in una dolce, delicata smorfia innamorata.
"Come sempre," mormorò prima di chiudere la telefonata, fermandosi al lato del marciapiede per poter riprendere fiato, decidendo comunque di accendersi una sigaretta e rimettersi in viaggio. Il riccio ed i ragazzi lo stavano aspettando al grande parco di Doncaster, dove Elle e Timmy avevano proposto di organizzare un picnic all'aperto.
Ed era proprio insieme a loro che si trovava Harry, i capelli ricci raccolti in una bandana dai colori accesi, le mani esili avvinghiate intorno ad una macchina fotografica, comprata con i soldi che sua madre gli aveva lasciato. Rise di gusto quando Alice si mise in posa ed Elle corse davanti all'obiettivo contorcendo il viso della smorfia più ridicola, cadendo sulla schiena in balia delle risate quando Niall e Timmy chiesero una foto ed il castano si spogliò completamente, rimanendo in mutande e scomponendo l'espressione del biondo, che venne catturata nella fotografia.
"Sei un coglione," gli disse scuotendo la testa.
"Accetto il titolo con onore, ti ringrazio."
Harry ridacchiò ancora, stropicciandosi gli occhi con il dorso della mano libera e accettando un bicchiere pieno fino all'orlo di succo quando Alice glielo offrì con un sorriso. Estrasse una sigaretta dalla tasca dei pantaloni e la incastrò tra le labbra arrossate, accendendola con un gesto secco, lui luminoso come il sole. Si guardò intorno, gli occhi brillanti e il cuore leggero.
Erano passati quasi tre mesi dalla sera in cui sua madre gli aveva fatto visita. Ora si trovavano nel pieno dell'estate, ma non era ancora riuscito a capire se il ricordo di quella notte gli paresse lontano decenni o recente, troppo recente, come fosse successo solo una manciata di giorni prima. Non che ci desse peso – in fondo, quel che era fatto era fatto, e non avrebbe dovuto pensarci eccessivamente.
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BITE [in revisione]
FanfictionHarry Styles ha deciso che la vita non ha più alcuna importanza. Rinnega le emozioni, concedendo tutto se stesso alla droga nel disperato tentativo di scappare da quella realtà così crudele che non ha fatto altro che condannarlo sin dal primo giorno...