9. Right Now

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-Ma che cazzo sta succedendo qui?!- chiese sbalordito Payne, appena avvicinatosi ai due per scambiare due chiacchiere. In effetti ora da cose da dire ne avevano...

Mentre Harry era visibilmente in ansia, quasi quanto Liam, Louis non riusciva proprio a preoccuparsi...doveva riprendersi da prima.

-Abbiamo giocato a obbligo o verità e mi ha dato un bacio a stampo per un obbligo. Lì, non penserai mica...- tentò il riccio, recitando davvero male. 

-E sempre ad obbligo o verità gli hai fatto un succhiotto sul collo. Ora capisco, scusate, continuate pure a giocare. Spiegazioni più plausibili?- disse sarcastico il ragazzo, ancora in piedi paralizzato. 

Intanto i due si staccarono e si misero a sedere sul divanetto, composti e """"""seri""""". Harry, di nascosto, stringeva la mano di Louis da dietro la schiena, come sperando che gli desse la forza di non svenire sul posto. 

-Ci siamo...lasciati trasportare dal momento. Tutto qui, vero Hazza?- sorrise il più calmo possibile Tomlinson. 

-Si..si giusto- confermò più insicuro che mai il riccio, mentre si torturava le labbra mordendole ripetutamente per il nervosismo. 

-Ok. Bhe...si, ci può stare ecco...è strano...molto. Cioè...voglio dire che vedervi così, non nel senso che è sbagliato, per carità, ma ecco...vedete...io sono abituato a vedervi e vederci tutti come...no aspetta non nel senso vedere tutti così, tipo voi adesso...voi...cioè te ed Harry...no eh te e Louis...cioè...Larry...eh? No ape...-      Liam iniziò ad andare in tilt piano piano. 

Giusto per riassumere: dieci minuti dopo erano tutti e tre a rotolarsi dalle risate per terra, con un pò di birra e delle patatine. Poi li raggiunsero anche gli altri due, che, senza nemmeno chiedere il perché, si unirono nella risata generale. 

-Oddio la pancia...Lou ma l'hai sentito? Larry...sto male- scoppiò Harry sorseggiando l'ennesimo bicchiere. 

-Si. Ma poi come balbettavi Lì? Sembravi uno straniero cimentato in uno scioglilingua del cazzo!- commentò Louis da sopra una poltroncina capovolta. 

-Ehi, dovevate vedere le vostre facce del tipo "oh no la mamma ci ha scoperti mentre rubavamo le caramelle!" - disse Liam accasciato per terra con la testa appoggiata ad un divanetto. Lui, tra tutti, era quello messo peggio. 

-Ma perché ridiamo? Io non l'ho capito- osservò ridendo Zayn.

-Ma che cazzo ne so? Sono venuto qua con te che stavano per terra a mangiare patatine e bere un goccio di birra e poi mi hanno fatto ridere e quindi ti sei messo a ridere pure te e poi anche loro- rise Niall, ricordando. 

-raga siete brilli, dai su smettetela- disse Zayn, che tra tutti era il più sobrio, anche se pure lui qualche bicchierino di troppo lo aveva bevuto. 

-Io sto perfettamente bene!- camminò a zig zag Harry verso di lui, per poi dargli una pacca sulla spalla. 

-Harold vieni dalla zia!- scherzò Lou, che dopo Liam era quello messo peggio. 

-Subito zia Luisa!- Harry corse. Harry cadde. Harry rise. Harry si rialzò. Harry cadde. Harry si rialzò. Rise. Cadde. Rise. Rise. Bevve. E rise. E poi raggiunse le braccia di Lou, steso sul divanetto. 

-Bravo nipotino- li prese in giro il biondo, che faceva a gara con Lou per il più sbronzo. 

Loro scherzavano, si, mentre Zayn li teneva d'occhio. Si divertivano come normali adolescenti. E Zay era lì, stranamente, per tenere a bada le cazzate che potevano fare in quello stato. Ma nulla di che...

Liam però...era messo male. Dopo il primo bicchiere non si stacco più dalla bottiglia, buttando giù molto più di una semplice birra tra amici. Era quasi irriconoscibile: le occhiaie messe in risalto, gli occhi lucidi, lo sguardo bloccato da una barriera di incoscienza. 

Me and Lou|| Larry StylsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora