-Haz, Lì si sta già preparando?- chiese Niall, avvicinandosi ad Harry, affacciato al vetro che divideva la sala d'aspetto con la stanza del ragazzo. Si intravedeva dalle tendine Malik seduto su una sedia a parlare con Liam avvolto da un camice da ospedale.
Il respiro del riccio appannava leggermente la superficie trasparente, lasciando delle leggere goccioline di condensa. Il suo sguardo era rivolto all'amico steso su quel letto così enorme e ricoperto di fili e flebo. In parte era preoccupato, ma i suoi pensieri si rivolgevano alla sera precedente, in cui Payne beccò lui e Lou abbracciati sul divano.
Sperava se ne fosse dimenticato, ma non ne era sicuro. Insomma, dopo una tale sbronza, un coma e un ricovero di tre giorni in un ospedale sperduto, nel bel mezzo di un tour mondiale, magari quel piccolo dettaglio era già sepolto nell'angolino più remoto della sua memoria.
-Nì, mi chiami Lou per favore? Devo parlargli...- decise occhi verdi.
-E' fuori a fumare. Harry che hai?- chiese il biondino, con una punta di preoccupazione nel suo tono solitamente calmo di voce.
-N-nulla Nello, solo devo risolvere una cosa tra noi- si giustificò vagamente.
-C'entra con quello di ieri sera? Cioè il motivo per cui Liam...- continuò Niall, venendo però interrotto dal riccio che ormai quasi tremava.
-Niall. Nulla. Devo solo parlare con lui. Te aiuta Zayn a preparare la borsa di Lì. Si riparte tra mezz'ora- concluse andandosene via a passo svelto verso le scale di emergenza al di fuori dell'edificio.
HARRY POV'S
Perché non può semplicemente annuire? Ti dico NULLA, significa NULLA. Non insistere! Odio quando fa così. Davvero, mi da i nervi. Mi dispiace essere così freddo con il mio migliore amico, ma lo sa quanto odi le persone insistenti.
Tutto ciò passa in secondo piano quando, camminando svelto, riesco a cogliere dal vetro della porta d'emergenza i capelli color miele di Louis. E' affacciato alle scale d'emergenza, con il viso rivolto verso il sole.
Ha gli occhi mezzi socchiusi e quelle famose fantastiche rughette che si creano quando è concentrato. Il volto illuminato di profilo da qualche raggio di luce tenero che non fa altro che accentuare tutta la sua bellezza. Gli occhi azzurri luccicano, LETTERALMENTE. Poi quelle sue labbra carnose e rosee, in parte ferite. Sembra un angelo. Un semidio. Una divinità greca. E ancora non mi spiego come abbia fatto sua madre in soli nove mesi a creare una tale opera d'arte, patrimonio dell'UNESCO.
Penso di stare a fissarlo imbambolato...si, proprio così.
-Signore, ma cosa guarda di così bello? Sembra ghiacciato come un polaretto!- sento una vocina acuta e molto dolce, che mi fa risvegliare dalla mia trance. Mi volto e vedo una piccola bimba che in confronto a me è davvero una miniatura.
Ha i capelli raccolti in due codine e sparse migliaia di mollette colorate e brillantini arcobaleno. Una maglietta bianca con degli schizzi colorati di vernice, sembra fatta a mano. Una salopette con un...cavallo cornuto troppo colorato...al centro e varie collanine e braccialetti ovunque.
-Hai visto un fantasma?- mi sussurra urlando (?) aggrappandosi alla mia caviglia come un koala. Ho una voce davveeeeero acuta. Quasi troppo. MI sta per venire il diabete con tutta questa dolcezza.
-Io ho paura dei fantasmi...- si giustifica ancora aggrappata stretta ai miei Jeans skinny neri. Ha anche una risatina...inquietante oserei dire. Una parte di me mi urla che è adorabile, un'altra invece mi consiglia di scappare da questo mostriciattolo colorato.
-N-no, ma che. Non esistono i fantasmi...- balbetto perché i suoi due occhioni enormi marroni mi mettono in soggezione. Sono enormi...ENORMI! Ti fissano come fossi una nuova scoperta del giorno, un alieno da studiare da testa a piedi.
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Me and Lou|| Larry Stylson
Fanfiction5 semplici ragazzi che con un provino e la scelta di un giudice hanno cambiato totalmente la loro vita... 5 semplici ragazzi che volevano solo divertirsi, facendo ciò che il cuore diceva loro... Poi 2 semplici innamorati, i cui cuori erano destinati...