Quando Izuku fece ritorno a casa era esausto, nonostante non avesse prestato molta attenzione alle lezioni.
"Che cosa farà Kacchan?" Si chiedeva.
La madre non era ancora arrivata a casa, ed Izuku decise di sfruttare quel momento di solitudine per svolgere gli esercizi assegnatogli quel giorno a scuola. Determinato andò in cucina, si preparò un tramezzino e tornò nella propria stanza, si sedette alla scrivania, controllò il diario, aprì il libro della prima materia scolastica che incontrò nello zaino, poi... Guardò attentamente la pagina del quesito, prese la matita e... Chiuse il libro.
Non poteva farcela, se il suo pensiero fisso era Kacchan. Voleva rivederlo, anche quello del sogno gli sarebbe andato bene. Si dondolò qualche secondo sulla sedia, pensieroso. Poi scese e si diresse sul letto. Non ce la faceva più ad aspettare.Nonostante tutte le urla che aveva dovuto subire non appena la madre era tornata da lavoro, Katsuki era rimasto sotto le coperte. Aveva letto un paio di fumetti, fatto un po' di compiti assegnati i giorni precedenti... Sempre rimanendo a letto. Non aveva neanche pranzato, essendosi alzato tardi non aveva avuto molta fame. Pensò che quella giornata ormai fosse buttata, quindi si rimise a dormire, sperando di cadere nuovamente in quel bellissimo sogno.
E così fu.Un viale enorme, pieno di ciliegi in fiore era il nuovo luogo creato in quell'immenso spazio vuoto. I due ragazzi camminavano insieme, le dita delle mani intrecciate e i sorrisi sul volto, anche se non si guardavano.
- dove porterà questa strada? - chiese Izuku.
- Non lo so, dobbiamo solo inventarlo. Dove ti piacerebbe che portasse? -
- Hmm... - fece Izuku pensieroso - mi piacerebbe un posto tranquillo... Nella natura -
- Tipo questo? - disse Katsuki indicando davanti a loro. In un battito di ciglia una specie di grande aiuola verde era apparsa davanti ai loro occhi, era contornata da cespugli e da scaffali, e al centro erano posizionate due poltrone dall'aspetto molto comodo.
- Manga? - chiese Izuku - Manga! - realizzò subito dopo, e con uno strattone tirò la mano di Katsuki, facendo sì che l'altro fosse obbligato a seguirlo.
"Tanto l'avrei seguito lo stesso" si disse Katsuki "con quell'enorme sorriso che mi sta mostrando ora...."
Katsuki sorrise, abbassando un secondo lo sguardo dagli occhi di Izuku per veder di non inciampare sui suoi stessi piedi.
Ciò che vide lo stupì, e lo fece preoccupare, non poco.
- I-Izuku aspetta - gridò, facendo sì che l'altro lo guardasse.
- Quello... - Indicò le loro mani incrociate - che cos'è? -Izuku abbassò lo sguardo. Il filo rosso connetteva il mignolo di Izuku a quello di Katsuki, come sempre. Percorse con lo sguardo quel bellissimo simbolo d'amore, ma la sua vista si fermò poco lontano dalla propria mano.
- C-cosa...? - pronunciò con voce tremante - Un... Nodo? --------------------------
Capitolo corto oggi eeeee :3
E siamo già a 10 capitoli ugh-- 😂
[Capitolo del 16/08/20]
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The Red String
FanfictionE se la leggenda del filo rosso non fosse come tutti ce l'hanno sempre raccontata? °°°°°°°°°°°°°°°° Nonostante la storia si svolga in Giappone data la provenienza dei personaggi, il regolamento scolastico e la gestione delle scuole sono come quelle...