15.Chiarimenti

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Pov'Jughead
Sdraiato nel letto della mia stanza osservai l'orologio di camera mia.
Sono le 10:30 e la babysitter mi ha appena chiamato per avvisarmi che non riuscirà ad arrivare...dato che gli si è bloccata la macchina a causa del maltempo.
Maltempo totalmente inaspettato dato che stamattina c'era proprio un bel sole.
Per il momento ha smesso di piovere...
Anche se fino a poco fa pioveva a dirotto.
Meglio chiamare Ralph.
Devo avvertirlo del fatto che non verrò oggi.
Mi alzai dal letto per raggiungere il telefono poggiato sulla mia scrivania.
Composi il numero e chiamai.
Squillò per un po' ma non rispose.
Strano...di solito a quest'ora ci sono i corsi....ed essendo che ancora lui non ne ha scelto uno mi pare strano il fatto che non risponda.
Ma va bene lo stesso,vorrà dire che gli manderò un messaggio.
Feci per digitare un messaggio quando all'improvviso ci fu un tuono così forte da farmi cadere il telefono per terra dallo spavento.
Indovinate come è caduto?
Di faccia!
"Dai però che cazzo!"
Da lontano sentii Nichi urlare:"non si dicono le parolacce!"
Ed io a mia volta risposi:"fatti i cavoli tuoi Nichi e quando sarai grande vediamo chi dirà più parolacce!"
Dissi facendolo tacere.
Tornando al mio caro telefono....
Lo alzai...e ovviamente era tutto scheggiato.
Ma che cazzo!
Ci mancava solo questa....
Provai ad accenderlo e per fortuna funziona ancora.
Con L'unico difetto del vetro scheggiato...
Ma fa nulla.
Facendo attenzione a non ferirmi digitai il messaggio di scuse per Ralph.
Lo inviai ma qualche secondo dopo lui mi chiamò.
Misi il telefono in viva voce per non appoggiarlo all'orecchio:"ei Raplh!
Scusami ma non credo che oggi riuscirò a venire a scu-"
"È successo un casino amico!"
La parola casino mi avrebbe preoccupato....se non fosse che lo ha detto ridendo.
"Che casino?"
Chiesi incuriosito.
"Non puoi capire!
Ti sei perso uno spettacolo indi-"
Ad un certo punto Ralph andò a scatti.
"Ralph non ti sento bene!"
"Lil-.....Cel-.....da non creder-..."
"Ralph parla più lentamente che non ti sent- pronto? Pronto?"
Manco il tempo di terminare la frase che cade la linea.
Ma che cazzo dai non me ne sta andando bene una!
Oggi sono proprio nel mood parolacce....
Ma non è colpa mia se oggi questa giornata è iniziata con lo stress e il mistero.
Aggiungendo il fatto che se il tempo non si calma e i miei non tornano in tempo non potrò andare all'ospedale per dare risposte ai miei dubbi.
Bhe direi che ho più di mille ragioni per urlare trecento parolacce al minuto.
Dopo aver fatto questa osservazione fra me e me,cercai di richiamare Ralph;ma senza successo.
Sospirai e me ne scesi di sotto.
Mi buttai nel divano ed accessi la tv.
Beccai il canale meteo....che indicava l'allerta arancione...
Addirittura?
Come per risposta ci fu un tuono forte.
Va bene ok...oggi non è proprio una bella giornata...
Sentii il telefono di casa squillare...
"Pronto?"
"Pronto tesoro...sono mamma"
"Oh mamma...ciao.."
Mi misi sull'attenti.
Dovrà rispondere ad alcune mie domandine.
"Come state tu e Nichi?ho sentito dell allerta arancione....io e tuo padre siamo in un hotel riparati"
"Non siete in città?"
"Bhe no.."
"E dove siete allora?"
"Tesoro te L'ho scritto nel bigliettino"
"Si ma le cose non mi tornano..."
"Che cosa non ti torna?"
"Tu non sei mai uscita con papà...lui non ti ha mai voluta con lui quando si trattava di lavoro.."
"Emh"
Per un po' rimase in silenzio,evidentemente L'ho colta di sorpresa.
"Devo sapere qualcosa?"
"Tesoro non c'è nulla che tu debba sapere...perché non sono affari tuoi!"
La sua reazione fu inaspettata...
Mi sta attaccando...perché?
"Ma che ti prende mamma?"
"Nulla,ma non mi piace che ti impicci in cose che non ti riguardano"
"Non mi riguarda neanche il fatto che lo zio si è svegliato?!"
Dopo aver esclamato ciò là sentii incredula:"ma che cosa dici?
Tuo zio è in coma!Possibile che tu non riesca a fartene una ragione?!"
"Io invece ti sto dicendo la verità mamma...stanotte ho sentito papà parlane al telefono con qualcuno che gli comunicava il risveglio dello zio Jonathan!"
"Io..nono avrai sicuramente capito male...eri stanco,dopotutto era notte!
Non dire assurdità Jughead!"
L'avevo proprio fatta arrabbiare...eppure sembra che lei davvero non sappia nulla.
Ma ciò non toglieva il fatto che mi stava attaccando solo perché gli stavo dicendo la verità.
Sospirai con rabbia e senza pensarci dissi:"io so che mi state nascondendo qualcosa...e lo scoprirò che me lo dica tu o meno!"
"Tesoro asp-"
Gli attaccai il telefono in faccia senza dargli il tempo di replicare.
Andai di sopra preso dalla rabbia:presi il primo cappotto e lo indossai.
Passai dalla camera di Nichi per vedere quello che faceva.
Stava dormendo.
Perfetto.
Chiusi la porta di camera sua e riscesi di sotto prendendo il telefono di casa.
Chiamai con esso al telefono di casa si Ralph.
Per fortuna risposero:"pronto?"
A rispondermi fu Ralph stesso.
"Sono Jughead"
"Ei jug!ti stavo giusto per.."
"Riesci a venire a casa mia?"
Dissi prendendo L'ombrello nel mentre.
"Emh si....quando?"
"Adesso!"
"Non ti offendere ma sono appena tornato a casa e almeno che non sia un'emergenza io non-"
"Forse mio zio si è svegliato!"
Affermai con fare veloce.
"Oh...sono felice per te amico...ma non capisco che centro io"
"Vorrei che badassi a Nichi in mia assenza.Non posso portarlo con me."
Lo sentii sospirare.
"Ok ,sarò da te fra cinque minuti,lasciami le chiavi sotto al tappeto se non riesci ad aspettarmi"
"Perfetto grazie Ral"
Dissi staccando la chiamata.
Presi le chiavi della macchina,mi diressi verso la porta,la aprii e...
Ma che...
Lili?
"Ciao..."
Lili,che fino a ieri mi aveva cacciato da casa sua uccidendo quel piccolo interesse Amichevole che io avevo per lei,si trova proprio davanti a me.
I suoi occhi pieni di lacrime...mi fissavano con tristezza.
Mi soffermai sul suo aspetto.
I suoi vestiti erano bagnati fradici,i suoi capelli bagnati per via della pioggia erano appiccicati al suo volto e aveva il fiatone,Come se avesse fatto una maratona.
Fino a ieri sera volevo solo che lei sparisse dalla mia vista...volevo solo ignorarla e fare finta di non averla mai conosciuta...ma a vederla qui davanti a me...e come se il muro che mi ero creato apposta per lei lo avesse appena abbattuto con un semplice sguardo.
E questa sensazione non mi lascia per niente indifferente.
Ma decisi comunque di mantenere tale tono e con fare freddo dissi:"Che ci fai qui?"
Lei non fu sorpresa dal mio tono...sa benissimo di meritarsi questo mio atteggiamento.
Lei rispose con fare poco sicuro,con poco sicuro intendo intimidito.
"Io...volevo...volevo...vederti..."
Strinsi i pugni...senza rispondere.
I miei occhi tentavano di rimanere indifferenti ai suoi.
Lei non vedendo una mia risposta disse:"ho bisogno di parlare con te..."
A sentire quelle parole mi fece ricordare come ci eravamo lasciati...le parole che ha usato...il suo atteggiamento:tutto.
Non voglio sentirmi come mi sono sentito ieri...e non voglio direttamente sentire lei.
Perciò con fare indifferente dissi:"non abbiamo più nulla da dirci io e te..."
Dissi mettendo la chiave per Ralph sotto il tappetino per poi sorpassarla.
Lei da dietro disse:"dove stai andando?"
"Che t'importa?non siamo mica amici..."
Dissi continuando a camminare verso la mia macchina.
Potei sentire i suoi passi dietro di me.
"Jughead voglio parlarti proprio di que-"
Mi girai di scatto ritrovandomi faccia a faccia con la sua:"Anche se volessi parlarti...cosa che non voglio....in questo momento non posso...devo sbrigare una faccenda che non posso rimandare...perciò vattene a casa e se la cosa di cui vuoi parlare è il progetto ne parliamo domani a scuola col professore....con la speranza che capisca che fra me e te le cose non possono funzione in ambito scolastico..."
Feci per girarmi ma lei mi richiamo:
"Nonono non voglio parlare di questo!"
"Bene allora quello che mi devi dire non mi interessa"
Mi girai dirigendomi alla mia macchina.
Pensando di essere stato chiaro entrai in macchina senza pensare di essere seguito.
La misi in moto e...
Ma che caz-
Lili si era messa davanti la macchina.
"Ma che cazzo fai?!
Ti potevo investire!"
"Lo so..."
Mi guardava in un modo così intenso che non potei fare a meno di sospirare.
E scendendo dalla macchina le andai difronte:"Che cosa vuoi da me?
Perché non mi lasci in pace?
Non pensi di avermi ferito abbastanza?"
Dissi guardandola con fare rassegnato.
"Io...non credevo che ti avrei ferito così tanto....ci conoscevamo a malapena..."
"Si hai ragione...ma allora perché sei qui?Perchè continui a giocare con me?
Cos'è?prima mi insulti...dici che la nostra piccola amicizia non vale nulla e poi vieni da me con gli occhi da cerbiatto per fare cosa?
Per illudermi e per ferirmi di nuovo?"
Lei abbassò la testa...
Io scuotei la testa e feci per tornare in macchina ma la sua voce mi richiamò:"Ricominciamo da capo...ho sbagliato tutto...non si ripeterà più quel discorso..."
Quanto vorrei crederti...
Senza girarmi dissi:"perché dovrei fidarmi?"
La sentii avvicinarsi a me:"perché ho lasciato andare il mio passato...."
Aggrottai la fronte...e lentamente mi girai...
Cosa intende dire...
Lei come per risposta mise un dettaglio in più nella frase:"ho lasciato andare Celeste...le ho fatto vedere chi sono e cosa voglio..."
"Questo...cosa vuol dire?"
"Vuol dire che avevi ragione...avevo un'altra alternativa sin da quando abbiamo iniziato a parlare..."
"E allora perché ti sei voluta far del male da sola?"
Abbassò la testa verso le sue mani...
Si tolse i guanti...
"Sai perché stavo in ospedale...quella notte?"
Disse facendo riferimento alla mano..
Io annui.
"Bene...mia nonna...si trova in ospedale a causa mia..."
Perchè me lo stai dicendo...
Perché vuoi farmi entrare nel tuo cuore?
"E per questo che mi stavo ferendo...quando so di meritarmi del dolore...me lo infliggo....
Stessa con Celeste....
Sapevo di meritarmi il suo odio...perciò avevo fatto come diceva...perché me lo meritavo...anche se questo ha compromesso la nostra intesa..."
Interessato dalle sue parole mi avvicinai ancora di più a lei e le chiesi:"e cosa ti ha fatto cambiare idea?"
Lei mi guardò e facendo un mini sorriso disse:"bhe...Tu..."
"Io?sei seria?"
Lei rise ed indicando se stessa disse:"Guardami!sono qui per te!Non era per niente programmato venire qui...sarei potuta tornare a casa e parlatene il giorno dopo a scuola..."
"Ma non lo hai fatto..."dissi finendo la sua frase...con un piccolo sorriso in faccia...
Lei è qui per me...si è messa a correre sotto la pioggia per venire a chiarire con me...
"Tu sei matta...potevi almeno farti dare un passaggio..."
"Non potevo aspettare..."
Ora che sono più calmo...riesco a notare che Lili sta morendo di freddo...
"Stai tremando...tieni"
Le diedi la mia giacca.
"Grazie..."
Starnutì.
"Sali in macchina...ti accompagno a casa..."
Dissi mettendole una mano sulla schiena...spingendola verso lo sportello destro.
La feci entrare e poi feci il giro mettendomi dentro la macchina.
E senza parlare misi l'aria calda.
Con la coda dell'occhio vidi Lili fissarmi...
Volevo stare in silenzio...
Fare L'offeso ancora un po'.
Ma la verità è che voglio sapere...
"Perché?"
Chiesi dal nulla...
Guardando dritto verso la strada.
Senza guardarla.
Lili affermando il concetto disse:"perché mi sbagliavo...mi dicevo che non valeva la pena lottare per una persona che si conosce a pena..."
Fece una pausa in attesa del mio sguardo...
Perciò mi girai...
"Ma ho imparato che non importa quanto conosci una persona...importa la prospettiva con cui ti fa vedere le cose...
Tu mi fai vedere...una prospettiva fuori dalle mura...
Tu sei stato capace di aiutarmi nonostante non sapessi niente di te...
Tu ti sei preso cura di me...
E ti sei preoccupato per me...
Come un vero amico...
Perciò sono giunta alla conclusione...che per te vale la pena mandare a quel paese tutto e tutti...
Purché rimani con me..."
Il muro che avevo costruito per lei è appena caduto...
Del tutto.
E alla sua affermazione sorrisi...
Lei di conseguenza fece un sorriso a trentadue denti...capendo che L'avevo perdonata.
Io tornando serio dissi:"va bene...ricominciamo da capo allora!"
Dissi tendendogli la mano,come segno di pace...
Ma lei mi abbracciò mettendomi le braccia attorno al collo.
Un abbraccio inaspettato...
La mia mano rimasta tesa...si appoggiò delicatamente sulla sua schiena...e con L'altro braccio chiusi L'abbraccio.
E nonostante lei fosse così fredda di temperatura...non potei fare altro che sentire L'abbraccio caloroso...
Quando si staccò da me solo con la testa...per qualche  motivo la feci rimanere attaccata a me.
Volevo che lei rimanesse attaccata a me...
Che mi sta succedendo?
Lei notò questa cosa...e mi osservò con quegli occhi azzurri come la neve...ma per niente gelidi.
Le sue labbra rosee sono ad un passo dalle mie...
Ma a quel punto...rendendomi conto di star rendendo la situazione imbarazzante la lasciai...
Entrambi fecimo dei colpi di tosse per coprire il momento imbarazzante.
"Io emh..."
Ma per fortuna a salvarmi da quella atmosfera fu il telefono che squillò.
Risposi velocemente.
Era Ralph:"ei amico..."
"Ei Jug...sto arrivando...ho trovato un po' di traffico...sei ancora a casa?"
"No...cioè...in realtà mi sono appena messo in macchina.."
"Ma come?non avevi fretta?"
"Bhe si...ma.."
Guardai Lili e riferendomi a lei dissi:"mi è venuto incontro un contrattempo..."
Lei mi lanciò un sorriso timido.
"Ah ok...mi puoi spiegare dove stai andando...di preciso?"
"Sto andando all'ospedale del centro...e li che tengono mio zio..."
"Ah ok va bene...allora poi fammi sapere...appena torni ti devo raccontare cosa è successo oggi?"
"Ah si è cosa è successo di così apocalittico?"
"Bhe...è un po' lunga da spiegare...ti posso solo dire che si tratta di Celeste e di Lili..."
"Ma non mi dire...sono proprio curioso di sapere..."
Dissi sempre guardando Lili che stavolta si mise una mano in faccia dalla vergogna.
"Gia...dai sbrigati sta tranquillo puoi andare io sono quasi arrivato"
"Va bene,grazie ancora.."
"A cosa servono gli amici sennò?"
Disse per poi attaccare.
Dopo aver posato il telefono guardai Lili e con fare ironico dissi:"c'è qualcosa che mi devi dire riguardo ad oggi?"
"Stai zitto e guida un po' vah"
Disse arrossendo,provocando in me una risata sincera.
"Okok va bene la smetto...
Ti porto a casa..."
"Perché?non devi andare all'ospedale?"
"Bhe si...non pensavo potessi,dato che tecnicamente sei in punizione"
"Bhe in realtà è cosi...ma come ti ho già detto mia nonna sta male...e i miei genitori per qualche strano motivo mi vogliono impedire di visitarla...perciò come si suol dire...ne approfitto..."
"Uuuh mistero famigliare...va bene..."
"E tu invece?"
"Cosa?"
"Mi sembravi preoccupato al telefono...tuo zio sta molto male?"
A quel punto la guardai...
Glielo dico o no?
Ma che devo dirgli?
I miei sono solo dubbi...non voglio mettere in ansia nessuno...
Perciò dissi:"nono tranquilla...mi hanno chiamato per aggiornarmi dato che i miei sono fuori città "
"Capito bhe allora cosa aspetti?
Parti!susu!"
E a quel punto partì:direzione ospedale centrale di Driverain.
Pov's Lili
Siamo in viaggio da 10 minuti,fra meno di venti minuti dovremo raggiungere l'ospedale.
Sto arrivando nonna...

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