16.Misteri in casa

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POV'S Lili

Il cuore mi batte forte.
Non mi sono mai cacciata in situazioni del genere.
E di certo non avrei mai potuto pensare che seguendo Jughead mi sarei ritrovata a nascondermi da degli uomini.
Parlando di essi:sembra che se ne siano andati.
Guardai Jug e chiesi per conferma:"se ne sono andati si?"
Lui però mantenne lo sguardo concentrato fuori e non rispose.
"Jug!Mi vuoi rispondere!?"
Lui come se lo avessi risvegliato da un sonno profondo,saltò in aria e mi guardò dicendomi a gran velocità:"io... scusami devo andare!"
Disse per poi uscire velocemente dallo stanzino.
Che significa questo!?
Nono non mi può lasciare in aria così.
"Jug non me ne faccio nulla delle tue scuse"
Dissi uscendo anche io dallo stanzino per seguirlo.
"Voglio sapere cosa è successo!"
Dissi gridandogli,visto che lui aveva il passo veloce.
Vedendolo camminare senza rispondere,mi misi a correre e dopo averlo raggiunto lo bloccai per il braccio:"Jug mi vuoi spie-"
Ma lui liberandosi della presa si girò verso di me con fare arrabbiato:"Si può sapere che cazzo vuoi!?Non ti basta come risposta tutto ciò che hai visto!?"
"Io...volevo solo sapere da chi ti stai nascondendo..."
Dissi con fare innocente,ma lui:
"Non sono affari tuoi!"
Rispondendomi in questo modo mi fece solo venire la rabbia.
Perché mi risponde così....non mi sono messa io dentro lo stanzino di mia volontà.
Lui fece per andarsene e allora io gridai:"Ovviamente non sono affari miei....certo avrei dovuto pensarci....
Ma non mi hai dato tempo di farlo visto che sono stata buttata dentro uno stanzino ad origliare una conversazione che avrei preferito non origliare perché mi ha messo paura!"
Lui sentendo l'ultima parola si fermò di scattò e sospirò.
Si girò e tornò verso di me dicendo:"mi dispiace non avrei mai dovuto buttarti nello stanzino con me...dopotutto tu non correvi alcun rischio....ma mi sono così spaventato che...."
A quel punto si avvicinò ancora di più e mise le sue mani nelle mie spalle e continuo:"che ti ho trascinato in questa situazione senza rendermi conto che tu non c'entri nulla..."
Poggiai le mie mani sulle sue braccia:"Jughead io sono spaventata..."
"Lo so lo so...non avrei mai dovuto trascinarti in questa situazione..."
"No Jug non hai capito....sono preoccupata per te...anzi sono spaventata per te..."
Lui si staccò da me...guardandomi sconcertato...
"Jughead permettimi di aiut-"
"No Lili forse non ci siamo capiti.Devi starne fuori!
Hai già i tuoi problemi...non andrebbe a tuo favore prenderti pure i miei.
E adesso scusami ma devo tornare a casa"
E senza farmi rispondere corse via.
Cercai di seguirlo ma venni bloccata da una voce.
"Signorina Davis?"
Mi girai dato che la voce mi venne a conoscere...
È il dottore che sta seguendo mia nonna.
"Salve!Dottor....?"
"Bakingan....Silvio Bakingan"
Lo guardai senza sapere cosa dire,ma parlò lui per me.
"scusami se ti ho disturbata ma volevo conoscerti..."
Stranita dal suo modo di parlare dissi:
"Ah ok...Emh io sono Li-"
"Io so chi sei... ovviamente"
E allora se sa chi sono perché ha detto di volermi conoscere?
"Oh certo...emh"
Dissi toccandomi i capelli.
"Però tu per qualche strana ragione non sai chi sono io..."
"Non capisco dove sia il problema..."
Dissi con fare imbarazzato,mettendomi le mani in tasca come per difesa.
Per un attimo lui si stese zitto.
Questa situazione sta diventando alquanto imbarazzante.
Nel silenzio che stava momentaneamente regnando io analizzai l'aspetto del dottore:
Ad occhio e croce è messo bene di fisico... nonostante il grande camice che lo copre,
Il viso non presenta tante rughe....ne ha poche...
Sembra abbia l età dei miei genitori ma leggermente più giovane.
Occhi azzurri e capelli biondi...
Esattamente come me...ma di una tonalità più spenta.
I suoi occhi mi stanno squadrando dalla testa ai piedi...
Perché mi sta analizzando?
"Senta...non per essere maleducata ma...devo proprio andare"
Dissi turbata dal suo squadramento.
Mi girai ma la sua voce richiamò la mia attenzione:"Eppure so che hai delle domande...riguardo tua nonna"
Nel sentire quella frase...mi rigirai:"come prego?"
"Hai sentito bene..."
Io mettendomi sulla difensiva chiesi:"come fa a saperlo?"
Dissi non capendo come lui sappia dei miei dubbi...
Lui,felice di aver attirato la mia attenzione disse:"lo so perché,prima che chiedesse aiuto per la situazione medica di sua nonna....ho accidentalmente origliato la vostra conversazione..."
Mi accigliai.
In effetti mi sentivo osservata...ma non ci stavo facendo molto caso visto le cose che stava farfugliando mia nonna.
Lui vedendomi silenziosa disse:"ma evidentemente i tuoi genitori ti avranno detto la sua situazione attuale....scusami se ti ho importunata..."
Disse girandosi pronto ad andarsene....
Ma riflettendo bene sulle parole pensai
Che dovevo trovare un modo per farmi dire la situazione di mia nonna senza fargli capire che in realtà i miei non mi hanno informato di nulla.
Perciò dissi:"bhe sì è vero...so molto sulla situazione di mia nonna....i miei genitori mi tengono ben informata..."
Lui si girò con uno strano sorrisetto e mi ascoltò:"ma i miei genitori mi hanno mandato qui...perché volevano che gli dessi un resoconto..."
"Un resoconto?"
Chiese accigliandosi.
Io risposi:"un resoconto di tutti i suoi stati...come è stato tutto l'anno Emh"
Pensavo non capisse ciò che gli stavo cercando di dire...ma come se lo avesse già pronto...mi porse un libretto:"qui ci sono tutti i problemi che sua nonna ha avuto,tutti gli alti e bassi...i giorni in cui ha pernottato qui per via dei controlli....
E per finire,il risultato di tutte le analisi che ha fatto negli ultimi mesi.."
Guardai prima il libretto e poi lui...
Perché ho l'impressione che dentro quel libretto leggerò qualcosa che non mi piacerà?
Non so perché ma sento che se leggerò quel libretto scoprirò ciò che i miei non mi hanno detto sin dal mio arrivo.
Lì dentro c'è la chiave per i miei dubbi...
Questo mi fece paura e stentai nel prendere il libretto...
Ma il dottore mi porse ancora di più il libretto e disse:"forza lo prenda...non è mica un arma... è solo un libretto...non c'è nulla di cui spaventarsi"
Io tenendo  gli occhi sul libretto allungai la mano e me lo poggiò su essa:"bene...detto questo...sappiate che vostra nonna non potrà tornare a casa per un bel po"
"E perché mai?"
Chiesi preoccupandomi.
Lui prima di andarsene del tutto disse:"la risposta sta nel libretto Lillian"
Affermò per poi andarsene senza darmi il tempo ne il modo di replicare.
E con in mano l'arma del delitto,lasciai l'ospedale.
Presi il primo taxi ed andai da Camilla dato che eravamo rimaste che,dopo che avrei chiarito con Jug,sarei andata da lei visto che non sono più in punizione.
Devo averle fatto così tanta pena che ha preferito togliermi la punizione senza il consenso di mio padre.
Ovviamente si era arrabbiato ma dopo un po' ha ceduto e mia madre mi ha dato il consenso di uscire per andare da Camilla.
Tecnicamente non ero libera di andare all'ospedale...ma l ho fatto comunque.
E non ho voglia di tornare a casa sapendo che potrei vedere mia madre litigare con mio padre per questo.
Arrivai da lei per le 13:00.
Scesi dal taxi e suonai al campanello.
Dopo pochi secondi mi apri la porta lei stessa:"accidenti ce ne hai messo di tempo...ti credevo dispersa!"
Disse facendomi entrare:"lo so hai ragione avrei dovuto avvisarti del mio ritardo...ma ho avuto un imprevisto..."
Dissi con una faccia triste,cosa che fece preoccupare Camilla:"non dirmi che Jughead non ti ha perdonato!"
"Macché nono!
Anzi è andata benissimo...mi ha perdonato ...gli ho proposto di ricominciare da capo e lui ha accettato..."
Dissi sedendomi sul divano del salone.
"E allora chi è l origine della tua tristezza?"
Chiese sedendosi accanto a me.
"Mia nonna...sono passata a trovarla oggi...per questo ho fatto ritardo...pensavo che l'avrei trovata in coma...ma in realtà ho scoperto che non ci era mai entrata..."
"Che vuoi dire?"
"Voglio dire che i miei genitori mi hanno mentito...."
Lei mi guardò confusa.
Io allora entrai nello specifico.
"Fino a ieri i miei genitori mi avevano detto era ancora in coma,quando in realtà si era già svegliata il giorno prima"
"Ma questo non ha senso...perché ti avrebbero dovuto mentire?"
"Non lo so Camilla,so solo che durante la mia assenza qualcosa è successo...
Ed io scoprirò cos'è..."
Dopo la mia affermazione presi dal giubbotto il libretto.
Lo analizzai...
"E questo che cos'è?"
Chiese Camilla analizzando insieme a me il libretto.
"La risposta alle mie domande...la verità sulla salute di mia nonna..."
"E che aspetti...aprilo!"
Grazie alla curiosità di Camilla riuscì a dimenticarmi per un attimo della mia ansia ed aprì il libretto.
Tutto fino ai primi mesi sembrava corrispondere alla versione del dottore,tutto sembrava regolare
"Ma questo non ha senso.."
"cosa c'è Camilla?"
"Il dottore o i tuoi ti hanno per caso detto quando è iniziata la sua situazione?"
"Bhe ecco...no mi hanno soltanto detto che ha iniziato a stare male subito dopo che io ho iniziato a mancare"
"E allora perché nelle analisi non c'è un segno di peggioramento?"
Aggrottai la fronte e riguardai meglio tutte le pagine precedenti.
E notai che effettivamente cominciano ad esserci dei cambiamenti solo due mesi prima del mio arrivo.
"Hai ragione...non capisco..."
Camilla prese il libretto e continuò a spogliare le pagine.
Nel mentre io analizzai al meglio la scoperta.
"I miei genitori e mio nonno mi hanno mentito...mi hanno fatto credere che soffrisse di depressione ma qui non  c'è nulla che lo provi!"
Ero così intenta a sbraitare che non mi accorsi che Camilla stava facendo una faccia strana.
"Oh ma adesso quelli mi sentono...o si che mi sentono..."
Perché mi hanno dovuto fare sentire in colpa, perché!?
Che cosa gli ho fatto di male da farmi credere che fossi io la causa di tutto!?
Feci per alzarmi ma senti una presa che mi bloccò:Camilla mi aveva preso per un braccio e mi ha fatto risedere.
Io alterata dissi:"Camilla lasciami"
"Capisco che sei arrabbiata,ma credimi ...non è delle loro menzogne quello di cui ti devi preoccupare"
"E di cosa mi dovrei preoccupare allora!?"
"Di questo..."
Camilla mi porse il libretto...che era all' ultima pagina...ovvero le ultime analisi che sono state fatte su mia nonna e...
Oh mio dio...
"Intossicazione medicinale!? Questa è la cosa che ha afflitto mia nonna!?"
Per un attimo non capii come fosse possibile...ma nel libretto è scritto chiaro:"la Causa dell'intossicazione è stata  causata dall'esagerata quantità di Anti-Depressivi...non capisco..."
"Lili non c'è nulla da capire...tua nonna non è mai stata depressa...altrimenti sarebbe scritto nelle altre pagine..."
"Ma allora se non è mai stata depressa...perché ha subito questo genere di intossicazione?"
Camilla giustamente non sa come rispondere alla domanda dato che ovviamente la famiglia è la mia...
Guardai nuovamente la ultima pagina in cui è presente il risultato delle analisi...
Pensai a quali tipo di medicinale avesse assunto...con che motivazione e perché....
Ma poi mi ricordai le parole di mio nonno....quelle famose parole che mi hanno mandato in tilt....
Perché mi ha voluto mettere in testa il fatto che fossi io la causa del suo malessere?
Perché farmelo credere...
Sentii Camilla leggere:"non c'è scritto il medicinale...perché mettere la causa senza il movente...?"
Il quel momento mi ricordai delle parole del dottore:'la risposta sta nel libretto Lillian'.
Un lampo a ciel sereno colpi la mia mente...
No...
Non può essere...
"Non può essere..."
"Cosa?"
"Nononono!"
Mi alzai e misi le mani fra i capelli.
Camilla si alzò:"cosa succede Lili?"
"Io...credo che..
Nonono...i miei non fanno cose del genere...è vero...sono cambiati...hanno un segreto ma mi rifiuto di credere a quello che penso...!"
"Perché,che cosa pensi?!"
Guardai Camilla...e con fare poco sicuro dissi:"Penso che l' abbiano avvelenata..."
"Ma chi  i tuoi genitori!?
Ma sei seria Lili?perché dovresti pensare quest-"
"Camilla hanno fatto credere a mia nonna di soffrire di depressione...questo spiegherebbe perché nelle analisi non risulta...non  sono stati di certo i medici a somministrargli degli antidepressivi ma la mia famiglia...ehanno usato mio nonno la parte più debole della famiglia per farmi credere che soffrisse davvero di depressione"
"Non ha senso!"
"Ha tutto senso invece adesso!Sin da quando sono arrivata ho notato che mia nonna era in piena salute...non l' ho vista stare male... E non ho visto mio nonno strano...gli unici strani e diversi sono i miei genitori!"
Mio dio è una teoria così folle...
Credere che i genitori abbiamo avvelenato mia nonna.
Ma sembra anche la teoria più normale per me al momento.
"Ma perché ?che motivo avrebbero i tuoi genitori per avvelenare tua nonna!?"
Chiese Camilla spaventata dalla mia teoria.
Stentai per un attimo a rispondere.Ma la risposta è troppo ovvia.
Mia nonna ha cercato di avvertirmi sin dal primo giorno...
Perciò risposi con sicurezza:
"Per via di un segreto"
Camilla ancor più confusa chiese:"che segreto Lili di che stai parlando!?"
"Sin da quando sono arrivata mia nonna ha alluso a molti misteri ...ma principalmente si soffermò su una cosa,La chiave...
"Che chiave?"
"La chiave che mi porterà a scoprire qualcosa di più grande di me"
Camilla aggrottò la fronte come per pensare a cosa mi stessi riferendo...ma poi i suoi occhi si illuminarono:"E se...fosse la tua collana...se fosse quella la chiave ma te l' ha spacciata per una semplice collana...?"
I miei pensieri dopo l'affermazione di Camilla andarono alla collana:che in questo momento è nascosta nel posto più pericoloso.
In casa mia:"Camilla se è come dici tu...devo recuperare la collana immediatamente!"
Presi lo zaino e mi diressi alla porta.
Ma vengo bloccata nuovamente:"aspetta Lili...non abbiamo prove che i tuoi genitori abbiamo avvelenato tua nonna...essere strani e avere un segreto non è un movente"
"Dipende dal segreto!"
Provavo un sacco di emozioni insieme e Camilla se ne accorse e mi mise Entrambe le mani nelle spalle:"proprio perché non sappiamo cosa nascondono devi restare qui...almeno fino a quando non scopri le loro intenzioni...dopo tutto tua nonna non è morta...se la volessero morta l avrebbero già uccisa...
E in ogni caso tua nonna è nel posto più sicuro al momento..."
Non direbbe la stessa cosa se sapesse quello che ho passato con Jug stamattina.
Ignorando quella frase dissi:
"Ma io devo scoprire ciò che sta succendo!'
"E lo farai...ma se tu torni adesso a casa agitata come sei i tuoi genitori si allarmeranno mentre a te conviene agire di nascosto"
Pensai alla sua affermazione:"hai ragione...fino a quando loro pensano che io non sappia nulla..."
"Avrai tempo per mettere insieme i pezzi..."
Camilla vedendomi più calma mi tolse le mani.
Mi Conviene comportarmi normalmente se non voglio far sospettare i miei genitori.
Ma una cosa è certa:questo segreto deve essere svelato.
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Si fecero le 16:00.
Questo perché, dopo aver fatto gli investigatori ,ci siamo cucinati un po' di pasta al volo e siamo andati in camera di Camilla e scordandoci dei misteri e dei drammi famigliari, entrò in gioco il Dramma di Camilla:Ralph.
"Alloraaa,ero così presa dai fatti miei che non ti ho chiesto com'è andata ieri con Ralph..."
Lei mi guardò con una faccia colpevole...
"Lili...ti giuro che ho cercato di resistere....ho davvero fatto tanti sforzi...ma"
Io Risi e alzando gli occhi al cielo chiesi:"vi siete baciati vero?"
Lei spalancò gli occhi ed esultò:"è stato lui ha baciarmi non io!"
"E che differenza c'è?vi siete comunque baciati!"
Dissi divertita dal suo provare a difendersi.
Ma lei era determinata:"Bhe c'è molta differenza...io mi sono allontanata non sai quante volte...e poi in un momento in cui avevo abbassato le difese mi ha baciato!"
"Non hai scusa cara...!"
"Io ho cercato di fare la difficile lo giuro!"
"Evidentemente non abbastanza visto che ti sei fatta baciare....e poi diciamocela tutta...tu quel bacio lo volevi.."
Lei per risposta alzò le mani...
Aveva una faccia troppo divertente,dato che aveva una faccia perversa ma innocente allo stesso tempo.
"Sono colpevole a tutti gli effetti...non posso negarlo..."
Ma lei non sembrava esaltata all idea di essersi baciata con Ralph...
La vedevo strana:"Tutto ok Cami?"
"Si..."
Disse titubante,sedendosi sul letto.
"Cami..."
"Okok...in effetti oltre al bacio è accaduta una cosa che...credevo aver superato..."
Tesi le orecchie:"tu sai che la mia prima volta non è stata piacevole...anche se come te l' ho  raccontata sembra una cosa da niente ma in realtà è proprio l'opposto"
Ora che ci penso non ho idea di come ci si sente ad essere...violentati...posso anche immaginarlo...ma subirlo...
Lei continuò:"lo so che da come mi comporto con i ragazzi tu avrai pensato che la ho superata...
Ma ogni volta che un ragazzo mi tocca o si sta per avvicinare in quelle zone...
Mi ritorna in mente tutto....
Il mio flirt...
Il mio rifiuto...
La mia prima volta...ha preso qualcosa che avrei voluto dare a qualcuno che mi amasse davvero...
Spettava a lui...chiunque sia e quello se le preso senza il mio permesso...!"
La vidi stringere i pugni,alzai lo sguardo verso la sua faccia...aveva gli occhi lucidi ma non voleva piangere...
"Con Ralph...mi è successo..."
"Cosa...?"
"Ralph mi stava sfiorando...aveva a mala pena toccato le coscie...ma io ho cominciato a sentire le mani di quel viscido ovunque...Ralph non era più Ralph ma Klaus...era lui...e non ero più nella stanza con Ralph...ma nell'hotel con quel viscido..."
Klaus è il tipo che l' ha violentata...mentre lei parla sembra ricordare la scena come fosse ieri...anche se è accaduto un mese fa:"E li ho iniziato a dare di matto,ho iniziato a gridare Klaus che in realtà era Ralph di lasciarmi...inutile dire che Ralph si era staccato subito...oserei dire che si era spaventato di aver osato troppo...
Mi sono chiusa in bagno e dopo qualche minuto mi calmai..."
"Oh Camilla...mi dispiace purtroppo posso solo immaginare cio che hai passato..."
Dissi mettendomi vicina a lei.
Lei vuole fare la dura,ma io la abbracciai,costringendola a sciogliersi.
Dopo esserci staccate Camilla asciugò le poche lacrime silenziose che le erano uscite:"bene emh haha....credo proprio che mi verrà difficile superare questa cosa...dopotutto...essere violentate non è una cosa da tutti i giorni..."
Lo dice con così tanta nonchalance che sembra davvero che non gli importi nulla... È proprio vero che non tutto è come sembra...
"Stai tranquilla...non c'è un tempo limite in cui è scritto che devi superare questa cosa ad ogni costo....prenditi il tuo tempo"
Dissi mettendogli la mia mano sopra la sua...lei mi sorrise e strinse la mia mano.
Per un po' regnò il silenzio...ma poi sentimmo squillare:"È il mio"
Disse Camilla alzandosi per andare a prenderlo.
Lo prese e sorridendo disse:"Parli dell'angelo e spunta l'aureola..."
Mi mostrò il telefono per farmi vedere chi la stava chiamando,era Ralph."perché mi sta chiamando?"
"Bhe forse vuole parlare del vostro bacio"
"Mh..."
"Bhe che fai,Non rispondi?"
"va bene..."
Aveva ansia ma alla fine rispose.
Mise il telefono all'orecchio:"pronto?.."
"Ciao Cami sono io..."
Mi attaccai a lei per sentire la conversazione.
"So che sei tu...mi spunta il nome della persona che sta chiamando haha"
Disse cercando la sua risata.
Ma lui non rise,cosa che turbò Camilla.
"Ha..ha già...senti Camilla...oggi volevo parlati ma con tutto il casino che è successo oggi...alla fine sei stata irraggiungibile"
"Si lo so scusami...ma è stata davvero una giornata pensante...non mi sono potuta fermare un momento..."
"Immagino si...ma non è di questo che voglio parlare..."
"E di cosa mi vuoi parlare...?"
"Della nostra frequentazione...io credo che debba finire qui..."
Come scusa!?
Prima se la bacia e poi la rifiuta!?
Guardai Camilla...il sorriso che aveva prima è andato via del tutto dopo questa frase,ma lei anche se ci era rimasta palesemente male disse:"ah...e perché mai si può sapere?"
"Bhe,non fraintendermi...sei una bella ragazza ma...io non voglio impegnarmi..."
Disse come se fosse una cosa scontata.
Camilla come se si aspettasse una risposta del genere fece una risata sarcastica e disse:"Ah bhe non c'è che dire...siamo proprio telepatici"
"Perché?'
"Perché stavo proprio per dirti la stessa cosa..."
La guardai bisbigliandole:"ma  che fai!?"
Lei mi ignorò e Ralph rispose:"Ah e perché mai scusa?"
Ha pure il coraggio di chiedere anche lui il motivo come ha fatto Camilla,ma lei con fare altezzoso disse:"perché ti importa saperlo?dopotutto non hai interesse nei miei confronti se non quello sessuale..."
"Camilla..io"
"Oh avanti...smettila di nasconderti...ti sei appena tolto la maschera...hai voluto baciarmi solo per semplice attrazione e divertimento e forse anche per noia...ti capisco eh...non sei nè il primo nè l ultimo che mi vuole solo per quello ma tu sei stato originale...mi hai voluto soltanto illudere e scappare non appena la cosa stava andando oltre l'attrazione ed io l'avevo capito...
Ma ho voluto tentare..."
Ralph non rispose evidentemente Camilla è stata così tagliente da togliere la parola a tutti persino a me.
Ralph non si sta difendendo perché sa che è la verità...quindi può solo subire.
"Ma sta tranquillo...da domani per me tu sarai già acqua passata...non preoccuparti!"
"Camilla aspe-"
Ma non lo fece finire perché gli attaccò il telefono in faccia.
Come una vera è proprio diabla.
"Come sono andata?"
"Sei stata grande Cami...detto Francamente...peggio per lui...non sa cosa si perde...
Però so che tu ci tenevi..."
"Ci avrei tenuto ....se mi avesse dato modo di conoscere se stesso...ma non mi ha dato alcun modo di accedere...ed io non rincorró nessuno.
Se mi vuole bene,se non mi vuole,avanti il prossimo!"
Disse con fare teatrale.
"A parte gli scherzi...tutto bene?"
"Purtroppo si...Jughead involontariamente mi aveva avvertita...mi ha fatto svegliare prima di farmi capire che il sogno si sarebbe trasformato in una illusione...
Anche se mi aveva consigliato di tentare...cosa che feci come hai visto...
Ma ovviamente è andata come pensavo..."
Lei si rattristì ma come per riprendersi scosse la testa e disse":Oh ma chissene frega!
Come ho corteggiato lui,posso corteggiare altri!"
Disse incoraggiando se stessa per poi dire:"E tu cara mia oggi rimarrai a dormire da me,ho bisogno di una serata fra sole ragazze e in più domani... usciremo!"
"Eiii frenati un po...va bene per dormire ma Dove vorresti andare?"
Dissi frenando l'entusiasmo,pensavo che oggi avrei dovuto fare la parte dell'amica che doveva sopportare le crisi dell' amica.Pensavo che avrei dovuto consolarla per tutta la sera.
Ma invece la vedo euforica.
Lei come a leggermi nel pensiero affermò:"Se pensi che starò a casa a deprimermi perché un ragazzo senza cervello e tutto muscoli mi ha respinto bhe ti sbagli di grosso!"
"Ok signora festa che vorresti fare allora?"
Domandai divertita.
Lei per un attimo ci pensò e poi mi lanciò un sorrisetto che tramava qualcosa,e porgendomi il telefono disse:"il tuo ragazzo ha voglia di creare un uscita a quattro?"
Per un attimo non capii le sue intenzioni...ma osservando il suo sguardo perverso mi misi a ridere e digitando il numero di Ken dissi:"ok che uscita a quattro sia!"
Pov's Ralph
"Camilla aspe-"
Mi attaccò il telefono in faccia ancora prima che io possa rispondere
"Mi ha appena chiuso in faccia?"
Dissi guardando il Telefono sbalordito.
Roba da non credere...di solito sono io sono io quello che attacca in faccia ....non lo faccio per cattiveria ovviamente...ma perché spesso quella persona si rifiuta di essere lasciata e comincia a diventare psicopatica.
Colpito con la mia stessa arma,colpo basso.
"Che ti aspettavi...che ti facesse i complimenti?"
Saltai in aria sentendo la voce di Jughead dietro di me,perciò mi girai e me lo ritrovai davanti:"Dio santo Jughead!Potevi anche avvisarmi del tuo ritorno!"
Lui con nonchalance mi passò dritto:"È casa mia, no?
Posso fare quello che voglio!"
Siamo di cattivo umore eh?
Si sedette nella scrivania senza degnarmi di uno sguardò:"intendevo dire che avresti potuto darmi un cenno di vita ,visto che hai ritardato più del previsto!"
Lui aveva la sedia rivolta al muro...ciò gli faceva dare le spalle a me, perciò video che la sedia ha le rotelle girai la sedia e di conseguenza lui:"E in più mi devi delle spiegazioni!"
Più di una a dire il vero....
Sono ancora incredulo a ciò che ho trovato.
"Non credo si doverti alcuna spiegazione!"
Si alzò pronto ad uscire dalla stanza.
"Ah no?!"
Ma io bloccandogli il passaggio esclamai:"Non hai davvero nulla da dirmi!?"
"Si può sapere di che cosa stai parlando!?"
"Sto parlando di questa imbecille!"
Nel mostrare l'oggetto,Jughead si pietrificò.
L'oggetto in questione era la cosa più impensabile che potessi mai trovare nella casa del mio migliore amico:Una pistola.

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