Ero seduta a tavola, dritta come un fuso, e mi ficcavo il cibo in bocca cercando di non vomitare. Era un peccato non poter gustare quel capolavoro di culinaria, e la causa del mio malessere era seduta proprio di fianco a me, con un sorriso sornione stampato in faccia.
Non mi ero potuta opporre, e mi era toccato sedermi accanto a Mr Daniel.
Era alla mia destra, e chiacchierava amabilmente di cavalli con Mr Rogers, seduto di fronte a lui. Alla sinistra c'era Ellie, che conversava con la signora Marvin.
Non avevo mai avuto l'onore di vederla... e per fortuna: dubito che mi avrebbe riconosciuta, ma se fosse accaduto non sarei di certo rimasta nel ristorante.
Era sulla cinquantina, ma sembrava molto più giovane. Se non fosse stato per i capelli striati di grigio, l'avrei scambiata sicuramente per una trentacinquenne.
Si accorse che la stavo osservando, e mi rivolse uno sguardo altezzoso, poi ne indirizzò un altro a Mr Daniel, ma adulatore.
"Vi sentite bene, signorina Corr?" trillò.
All'istante tutti gli sguardi delle persone sedute al mio stesso tavolo si spostarono su di me, ed io ebbi l'istinto impellente di scomparire all'istante, per non riapparire mai più.
Le conversazioni si erano smorzate, e cinque paia di occhi fissavano insistentemente i miei.
"S-sì, sto bene, grazie..." balbettai piano, torcendomi le mani sotto al tavolo. E se, in qualsiasi modo, ella mi avrebbe riconosciuta?
"Siete sicura? Avete un viso così pallido... non è vero, Daniel?"
A quel nome sussultai impercettibilmente, e mi voltai verso il diretto interessato, che bofonchiò qualcosa a proposito di bambole di porcellana.
"Hai ragione, figliolo, la sua pelle è così bella che sembra delicato come quello di una bambola" ridacchiò "ah, la gioventù!" Lanciò una risata cristallina e civettuola, sistemandosi meglio il tovagliolo di pizzo sul grembo.
"Al mio ragazzo piace davvero tanto cavalcare , e a voi, signorina Corr?"
Ci misi qualche secondo per capire che la madre di Mr Daniel, il ragazzo che mi aveva baciato, mi stava rivolgendo la parola, e non per una semplice cortesia. Che stesse cercando di fare conoscenza con una poveraccia? Ovviamente la Signora non lo sapeva, ma risi comunque sotto i baffi per l'assurdità di quella situazione.
Bevvi una sorsata di vino pregiato, per calmare i nervi e la voce.
"Non ho mai cavalcato, signora..." dissi, sorprendendomi della fermezza del mio tono, nonostante avessi emesso poco più che un sussurro.
Non ho mai cavalcato cavalli, pensai.
Rammentai quei pomeriggi della mia infanzia a tormentare Argo, il grosso cane da pastore della mia famiglia, con una certa nostalgia.
"Ah, no? E cosa fate nel tempo libero?" si piegò in avanti, incuriosita.
Tempo libero. Sbuffai nella mia mente.
"Leggo poesie, signora..."
A quell' affermazione Mr Daniel si girò di scatto verso di me... probabilmente sorpreso di avermi sentita affermare di essere capace di leggere. Mi reputava così povera?
"Che passatempo impeccabile! Beato chi ti prenderà in moglie" augurò la donna, facendomi arrossire.
Mi ficcai un pezzo d'insalata in bocca, tentando di smorzare l'imbarazzo che si era creato.
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Underwater
ChickLit1912. Il Titanic salpa il 10 Aprile. Lei: Helen Corr, passeggera di terza classe. Sogna di poter andare in America per trovare lavoro e aiutare i suoi genitori, semplici contadini irlandesi. Lui: Daniel Marvin, prima classe. E' di ritorno da un vi...