-Sanji non è normale che tu vomiti sangue- disse Zoro, rivolgendosi al cuoco, sempre con il suo tono apatico, che si stava lavando la faccia.
Il cuore di Sanji batteva all'impazzata proprio ora dovevano lasciarlo solo quei due imbecilli che lo avevano allontanato dagli altri. Ma forse era maglio così?... le ragazze non lo avevano visto in uno stato così pietoso, ma chi lo doveva vedere ora? Proprio il ragazzo di cui era innamorato, e questo a Sanji non piaceva.
-non ti sei mai preoccupato per me ti preoccupi ora? Non è niente- disse il cuoco dandogli le spalle, ma lo spadaccino lo stoppò prendendogli il braccio proprio dove aveva uno dei lividi più dolorosi e grandi, questo gli fece emettere un soffocato gemito di dolore, che il biondo provò a non far sentire all'altro, ma ovviamente non passò non ascoltato.
-vedi ti fa male persino se uno ti tocca- disse il marimo, lasciando un po' la presa, sperando che il cuoco si girasse, ma rimase immobile, dandogli le spalle, e sperando che lo spadaccino non lo costringesse a girarsi.
-si fa male come è ovvio che lo faccia- disse il biondo -e ora lasciami- continuò ordinandolo allo spadaccino, che continuò a tenere la presa.
-chi ti ha fatto questo?- chiese lo spadaccino apatico, il cuoco a quella domanda sembrò irrigidirsi, manon era per la domanda in se, ma per il tono, come poteva chiedergli una cosa del genere con quel tono con cui parla sempre, con tutti.
Perché lo aveva rincorso se non era preoccupato, perché aveva scelto di aiutarlo se non voleva essergli accanto? erano queste le domande che si poneva Sanji e ognuna di queste sembrava una pugnalata al cuore.
-ti ho detto di lasciarmi marimo- disse il cuoco, alzando di un po' il tono di voce, di certo lo spadaccino non fece come gli era stato detto dall'altro anzi strinse ancora di più la presa,
-rispondi alla mia domanda- disse lo spadaccino, il suo tono era un po cambiato, era arrabbiato, e questo fece infuriare ancora di più il cuoco.
-non ti è mai importato, se non fosse stato per Rufy non avresti mai scoperto niente, come se questa fosse la prima volta- disse il cuoco di getto, senza pensare a cosa stesse dicendo sempre con lo sguardo rivolto verso terra, quando realizzò ciò che aveva detto si irrigidì immediatamente, anche lo spadaccino ebbe una reazione del genere.
-cuoco mi stai dicendo che questo è già successo?- chiese lo spadaccino sperando in una risposta negativa, ma quando vide l'espressione del biondo cambiò idea,
gli occhi lucidi e le palpebre quasi socchiuse, mentre le prime lacrime iniziano lentamente a scendere, mostrando allo spadaccino una parte di Sanji che non avrebbe mai potuto vedere se non gli fosse corso in contro, Sanji in quel momento si stava maledicendo, perché doveva farsi vedere in uno stato così pietoso?, voleva scappare e non farsi più vedere, non era accettabile che si facesse vedere in quello stato proprio da Zoro.
L'unica opzione che gli venne in mente fu quella di abbracciare il cuoco, che sussultò a quella reazione, ma poi si tranquillizzò smettendo anche di piangere, i loro cuori battevano in sincronia, il battito accelerato di Sanji perse il ritmo di quello di Zoro, calmo e rilassato anche se lo stato d'animo dello spadaccino era tutt'altro che tranquillo, dentro di lui si agitava qualcosa che credeva di aver sepolto, credeva di aver dimenticato quello strano affetto che provava per il cuoco, ma quell'abbraccio sembrava aver sciolto qualcosa, sembrava aver riacceso in lui quella sensazione che voleva nascondere pensando non è amore, non è amore.
Quando Sanji si staccò da Zoro, il suo viso fu afferrato dalle grandi mani di Zoro, che con il suo pollice scacciò l'ultima lacrima che sfuggì, a quel gesto il cuoco avvampò leggermente, quella piccola rosatura sulle guance del cuoco non sfuggì al marimo, che pensò che carino ma resosi conto di ciò che aveva appena pensato scacciò via quel pensiero scuotendo la testa, lasciando il cuoco perplesso.
-stai meglio- disse lo spadaccino accennando un sorriso,
-si grazie- disse il cuoco sorridendogli, a quella reazione improvvisa del cuoco il battito tranquillo e stabile dello spadaccino accelerò improvvisamente, mentre l'unica frase che venne in mente al cuoco fu allora era collegato a te il filo rosso no? continuando a fissare gli occhi verdi dello spadaccino.
Quando uscirono dal bagno trovarono i due che precedentemente non li avevano seguiti, con due ghiaccioli in mano, e quando videro il cuoco e lo spadaccino tornare tranquilli, tirarono un sospiro di sollievo,
-Zoro mi accompagni in libreria? Non arrivo agli scaffali più alti- gli chiese il piccolo medico che vista la sua bassa statura non poteva prendere i libri negli scaffali posti più in alto e i libri che venivano messi lì, generalmente erano sempre quelli più rari e ricercati, il marimo acconsentì annuendo solamente.
-restami accanto e non perderti- lo avvertì il medico,
-per chi mi hai preso per un idiota?- disse Zoro sentendosi preso in giro, seguendo il piccolo medico, alla ricerca dei libri che cercava.
-beh effettivamente lo sei se non hai ancora capito niente- disse Sanji sottovoce cercando di non farsi capire da nessuno, ma per sua sfortuna Rufy sentì ciò che disse.
-cosa non ha capito?- chiese ingenuamente Rufy saltandogli addosso, ovviamente il cuoco gli diede un calcio facendolo scendere,
-se un idiota non può capire, neanche un altro idiota lo può fare- disse con un tono disperato il cuoco, mettendosi una mano sulla faccia e sedendosi,
-cosa? Chi è un idiota?- chiese Rufy seguendo a ruota il cuoco,
-niente Rufy niente- disse il biondo, mentre l'altro iniziò a sbuffare.
-comunque quand'è che tu e Zoro vi fidanzate?- chiese Rufy, facendo restare di stucco il cuoco e lo fece arrossire più di quanto non lo fosse già,
-come?- chiese con tono sbalordito il cuoco,
-tu ami Zoro vero?- chiese, mente Sanji disperato annuiva, era così facile leggerlo?
-e Zoro ama te- disse convinto Rufy, mentre il biondo scuoteva la testa in segno di negazione, oramai rassegnato, mentre Rufy guardava l'altro con un'espressione poco convinta.
-allora sei anche tu un'idiota se non te ne sei accorto- disse Rufy, prima di trovarsi con la faccia sotto la scarpa del cuoco, che fumava una sigaretta,
-chi è l'idiota scusa?!- chiese Sanji, mentre l'altro si scusava.
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insegnami ad amare
Fanfictionla leggenda del filo rosso del destino dice che esiste un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra di ogni persona, ed è sempre collegato a quello di un'altra, è impossibile vederlo, e non si può mai spezzare... Sanji e Zoro credevano nell'e...