happiendo

268 19 2
                                    

-c'è stato un piccolo fraintendimento Zoro- Disse Usopp, alzando le mani, mente il biondo guardava il marimo arrabbiato,

-perché sei qui?, perché ci hai allontanato? Perché non sei con NicoRobin- chiese Sanji, alzandosi, o almeno tentando di farlo, quasi cadendo ma riuscendo a reggersi appoggiando la mano, sulla spalla del riccio, che cercava di andarsene da lì, il prima possibile non perché come al solito era codardo ma perché sentiva che i due avessero bisogno di stare da soli, sapeva che quel tipo di situazioni erano difficili da chiarire soprattutto tra due ragazzi e soprattutto con caratteri così diversi.

-dove dovrei essere?- chiese il marimo non aspettandosi una domanda del genere,

-dovresti essere dove eri fino a poco tempo fa vicino alla donna che ami- disse Sanji con la voce spezzata dal pianto, ma Zoro non lo notò come del resto non si era accorto ancora dei sentimenti che provava, non sapeva di amarlo, sapeva che lo aveva amato, sapeva che l'avrebbe fatto anche se il comportamento del biondo sarebbe cambiato, anche se il biondo non l'avrebbe ricambiato come aveva fatto tanto tempo prima.

-non sai chi amo o no- disse Zoro, il tono era decisamente alto, tanto che fece sussultare il biondo, già molto debole sia fisicamente che mentalmente, ma a quella risposta sembrò andare su tutte le furie,

-allora perché l'hai baciata?, se non la ami, perché sei andato da lei?, perché l'hai ricambiata senza provare il vero amore?, perché sei andato?, perché l'hai illusa? perché le hai spezzato il cuore?- disse Sanji, avvicinandosi al marimo e puntandogli il dito contro il petto guardandolo male, come se fosse un mostro, non aveva neanche guardato così male Creek, perché da lui non si sarebbe aspettato pietà, mentre da Zoro si sarebbe aspettato la verità, che lo odiava e che se non fosse che Rufy lo avesse costretto ad andare non avrebbe dovuto assistere a quello scenario, e con gli occhi nuovamente lucidi, segno che il cuore era stato spezzettato ancora di più in piccole parti già frazionato, spezzato e calpestato da tutte le cose che aveva detto e fatto il marimo, tutte le azioni, da quando lo ignorava, quando lo guardava e quando dopo averlo fatto sentire importante lo aveva gettato via passando alla prossima persona, che si ritrovava ad essere sempre lui, come se fossero in un circolo vizioso,

-SEI UN BASTARDO- disse Sanji, facendo scendere la prima lacrima, poi la seconda seguita dalla terza e da una quarta, Zoro sentì un nodo allo stomaco, lo aveva già sentito quando Creek aveva semplicemente toccato il biondo, e riprovarlo gli fece uno strano effetto, iniziò a capire che ciò che aveva sempre tentato di tenere nascosto era vero, amava il cuoco, amava tutto di lui, amava lui, lo amava, e aver ammesso questa cosa finalmente fece aprire gli occhi allo spadaccino, rimasti chiusi da quel dimentichiamoci cosa è successo quella fatidica frase fece chiudere gli occhi e il cuore dello spadaccino.

Zoro si risvegliò da quel trauma quando sentì la mano del cuoco che veloce arrivava sulla sua guancia, e su di essa per l'impatto era rimasta limpronta della mano, il volto di Zoro era rimasto basso girato verso sinistra,

-BASTARDO- ripeté per lultima volta Sanji prima di superare lo spadaccino, che lo bloccò per il polso, per poi tirarlo verso di se, facendo aderire la schiena del cuoco al suo petto, il cuoco notò il battito accelerato dello spadaccino e per un breve lasso di tempo non si mosse, forse godendosi gli ultimi attimi di quel calore così rassicurante, le braccia muscolose del marimo che lo abbracciavano la sua fronte poggiata sulla spalla del cuoco rendeva il momento più magico e più speciale, la loro storia era giunta al termine, questo era vero.

-le ho spezzato il cuore e allora? Lho illusa e allora? Dovevo illuderla per il resto della sua vita? Mentre io mentre io- lo spadaccino si stoppò, o meglio non riusciva a continuare, la voce per la prima volta era spezzata, Sanji sentì le lacrime dello spadaccino scorrergli sulla spalla, attraversando la giacca per poi scorrergli lungo la schiena.

Il cuoco si girò, e iniziò ad accarezzare i capelli morbidi del marimo che continuò a tenere bassa la testa, continuando a piangere.

-Sanji, lho rifiutata, io...io ti amo- disse lo spadaccino tra le lacrime, mentre il cuoco sussultò, gli occhi sembrarono prendere di nuovo vita, il cuore batteva all'impazzata e il le labbra che fino ad allora erano sempre state inarcate verso il basso per la tristezza e il disprezzo che provava verso il marimo, ora era inarcata verso laltro, e si sentiva di nuovo vivo,

-Zoro ti amo anchio- disse il cuoco, con un tono felice e pieno di tutto l'amore che provava verso l'altro. A quella frase lo spadaccino alzò la testa, facendo vedere gli occhi leggermente gonfi e rossi per le lacrime, per poi prendere il viso del cuoco e poggiare le sue labbra su quelle dell'altro, finalmente erano di nuovo insieme, e questa volta nessuno avrebbe potuto dividerli, nessuno e niente avrebbe potuto separarli una seconda volta neanche loro stessi, consapevoli ora che senza l'altro non sarebbero potuti vivere, perché il cuore di uno, non avrebbe potuto continuare a battere senza laltro, che batteva in sincronia con il proprio, e le loro labbra non avrebbero più sforato altre labbra se non quelle dellamato.

Quando si staccarono si guardarono,

-non andartene più via da me- disse Zoro, tenendo stretto al suo petto il biondo che poggio la sua testa sulla spalla dello spadaccino,

-si non me ne andrò più via da te- disse Sanji prima di unire la propria mano con quella del marimo.

I due in quel momento non pensavano ad altro che alla persona che stavano abbracciando, alla persona che avevano amato, che amano e che ameranno fino alla fine, finalmente la loro storia aveva un lieto fine.

insegnami ad amare Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora