sore wa yokunai ne

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-meglio andare direttamente a casa- si disse tra sé e sé Sanji, mentre si massaggiava le tempie, sperando che il mal di testa si alleviasse un po', a casa avrò qualcosa per il mal di testa speriamo altrimenti chiederò a Rufy di comprarlo pensò, affrettando il passo per raggiungere il più velocemente possibile casa.

-sono a casa- disse il cuoco, invano, poiché viveva da solo, come sempre non cera mai stato nessuno ad aspettarlo e neanche questa volta, come tutte le volte.

Il cuoco raggiunse lo sportello dei farmaci e cercò con foga i farmaci che gli servivano,

-dove l'ho messo, andiamo deve essere qui da qualche parte- disse il cuoco imprecando, quando trovò la scatola, lasciò il bagno e andò a prendere un bicchiere d'acqua per poi prendere la pillola, si sedette sul divano.

Iniziò a sentire gli occhi pesanti, e sbadigliò diverse volte nell'arco di pochi minuti

-tra gli effetti collaterali cera la sonnolenza? - si chiese il cuoco, cercò di alzarsi ma non ci riuscì le gambe erano cos deboli da non riuscire a reggere neanche il suo peso, mise una mano sulla spalliera del divano e con tutta la forza che aveva poggiandosi sul divano, si alzò per poi buttarcisi sopra,

-mi sa tanto che dormirò qui- disse il cuoco, poco prima di chiudere gli occhi e cadere nelle braccia di Morfeo.

Quando Sanji si svegliò sentì subito che c'era qualcosa che non andava, si era svegliato poiché il suo corpo era coperto di brividi, faceva freddo, era fuori?, eppure stava dormendo come aveva fatto ad arrivarci? Avrò lasciato una finestra aperta si diede da solo questa risposta che era la più razionale, ma quando provò a muovere le braccia non ci riuscì e lì sentì una stretta ai polsi, era legato, non gli avevano messo niente sulla bocca, ma così come le braccia anche le gambe erano legate,

-Oi la merce si è svegliata- disse una voce profonda, proveniva dalla parte anteriore del camion, erano in due, perché l'altro si mise a ridere.

Il cuoco avevano un bruttissimo presentimento,

-dove sono?- chiese il cuoco, cercando di alzarsi, e mettersi seduto, uno dei due uomini si affacciò attraverso una piccola finestrella creata spostando un po' di quel tessuto che ricopriva il camion,

-siamo quasi arrivati, aspetta un altro po – disse per poi scoppiare a ridere, e girarsi verso l'altro che lo aveva seguito ridendo.

Il corpo di Sanji continuava ad essere ricoperto di brividi, tremava faceva freddo, ma non disse niente sopportò in silenzio, pensando a tutte le possibilità in cui poteva scappare, i due, per quando sembravano stupidi, ma sembravano molto forti, quindi non sarebbe riuscito a scappare da solo, o almeno in quelle condizioni con le gambe legate.

Quando si stopparono, la frenata fu così brusca che la frenata lo spinse in avanti, erano finalmente arrivati, ora doveva vedersela con chi aveva fatto quella buffonata,

-merce siamo arrivati- disse l'uomo che si era affacciato prima, che afferrò bruscamente il braccio di Sanji e lo strattonò verso di se facendolo cadere fuori dal camion.

i due lo squadrarono dall'alto al basso, per poi tirarlo verso l'alto facendo alzare il biondo,

-mi sa che dopo il capo mi faccio anche io un giro- disse quello che fino ad allora non aveva proprio parlato, aveva solamente riso, e dopo quella battuta il cuoco tentò di dare un calcio a quello che aveva appena parlato, ma fallì, i due lo guardarono per poi mettersi a ridere nuovamente,

-buono buono- dissero insieme, iniziando a camminare verso una casa, non distante dal centro.

-Capo- disse uno attirando l'attenzione dell'uomo seduto di spalle,

-abbiamo portato ciò che ci aveva chiesto- disse l'altro, completando la frase iniziata prima dall'altro.

Sanji sbiancò, come poteva dimenticarsi una persona così subdola?!.

-mi hai riconosciuto vedo- disse l'ormone, avvicinando la faccia a quella di Sanji, che appena vide lo scatto in avanti che aveva fatto, distolse subito lo sguardo, ma fu costretto a guardarlo negli occhi quando l'ormone prese con due dita il mento di Sanji.

-Creek- disse Sanji rivolgendo all'altro un sorriso amaro.

L'ormone sorrise per poi guardare i due scagnozzi e girarsi di spalle, aprendo una valigetta e prendendo due mazzette di soldi, dando uno ad ognuno dei due uomini che stavano lì.

Appena ebbero la ricompensa lasciarono andare Sanji, facendolo cadere a terra,

-bene bene- disse Creek, avvicinandosi al cuoco, che continuava a guardare male gli altri due, ma non degnava di uno sguardo l'altro, e questa cosa infastidì l'ormone,

-uscite- ordinò, i due non lo sentirono, probabilmente troppo concentrati sulla ricompensa avuta,

-uscite ho detto- urlò l'ormone, la sua voce sembrò tuonare dentro quell'edificio, e l'eco non fece altro che aumentare la potenza di quell'ordine, quando lo disse i due scagnozzi sembrarono avere i brividi, mentre Sanji, che prima non aveva degnato di uno sguardo l'ormone si girò guardandolo.

I due fecero come gli era stato ordinato e uscirono dalla struttura lasciando da soli i due, Sanji sembrò avvertire una brutta sensazione, il cuore batteva forte nel petto e sembrava uscirgli dalla bocca, mentre la mente iniziava lentamente a ricordare tutto quello che era successo quando lo aveva incontrato la prima volta, comprese tutte le sensazioni, tutte nessuna esclusa.

-come sta lo spadaccino?- chiese l'ormone ridendo, il cuoco non rispose ma lo fulminò con gli occhi guardandolo meglio, Creek era un uomo alto, molto muscoloso, i capelli bianchi con delle sfumature lilla, erano segno dell'invecchiamento, infatti dall'ultima volta che si erano visti era cambiato molto sul viso si vedevano molte rughe e le occhiaie erano più profonde, quando si videro per la prima volta il 26 giugno, già quella volta

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