Erano passate due settimane da quando il cuoco e lo spadaccino si erano baciati, e come detto da Zoro, sembrò che i due si fossero dimenticati del bacio, ma i loro cuori no, anche se davanti agli altri si azzuffavano quando erano soli, soffrivano, perché quello che provavano l'altro non lo sapeva, e arrivò un momento in cui anche quella fasulla fase di tranquillità arrivò al termine.
-come va la caviglia?- chiese la rossa, abbracciando da dietro il professore che sembrò apprezzare molto il gesto, e le sorrise,
-molto meglio grazie a te Nami-swan- le disse il cuoco, con gli occhi che sembravano avessero preso la forma di due cuori, ma per i professori era una cosa molto normale, infatti scoppiarono a ridere come ogni volta.
-Sanji, quando ci cucini un po' di carne?- chiese Rufy, iniziando a sbavare immaginando la deliziosa carne che cucina ogni volta il cuoco, mentre quest'ultimo non pensa proprio alla domanda posta, ma si era accorto che mancava qualcuno all'appello, si che non avrebbe comunque riso, ma si vedeva che mancasse la sua presenza, ma Sanji non lo disse, se lo avesse detto, tutti avrebbero notato che cera qualcosa di strano, infatti i due non si erano mai cercati lun l'altro, almeno davanti ad altre persone soprattutto davanti agli altri, pensando che nessuno avesse notato che tra i due per un periodo ci fosse stata dell'intesa.
-Sanji, Sanjiii- lo chiamò di nuovo Rufy, e quest'ultimo non avendo risposta dal cuoco gli saltò addosso facendolo risvegliare dallo stato di trance in cui si trovava,
-Sanji allora mi cucini un po' di carne?- chiese Rufy, avendo finalmente l'attenzione del cuoco,
-si si va bene allora ci vediamo domani a casa mia- disse il biondo sorridendo, mentre gli altri annuivano; Sanji sperava che si accorgessero che mancava lo spadaccino perché sarebbe parso strano se lo avesse fatto lui quindi aspettò e finalmente qualcuno cercò lo sguardo dello spadaccino ma non trovandolo chiese agli altri se sapessero che fine avesse fatto ma tutti fecero un cenno negativo con la testa, compreso Sanji.
-vado a cercarlo tanto ho l'ora successiva di buco- disse Brook, facendo tirare un sospiro di sollievo ai ragazzi, ma venne stoppato dalla donna con i capelli neri
-Brook tranquillo ci penso io, credo di sapere dove si trovi e dovevamo parlare di una cosa importante- annunciò NicoRobin, arrossendo un po', la rossa la abbracciò facendole i complimenti come se fosse una cosa che aspettava da tempo, infatti NicoRobin era innamorata di Zoro dalle superiori però non aveva mai avuto il coraggio di confessarsi allo spadaccino troppo preso tra gli studi e il suo club, ma alla ragazza sembrò non sfuggire che ci fosse una terza cosa che teneva occupata la mente e il cuore dello spadaccino, però non riuscì a capire cosa e quando si rincontrarono dopo anni anche in quel caso quella sensazione non era sparita, ma sembrava essersi appesantita ancora di più soprattutto ultimamente, ma con tutto il suo coraggio un giorno chiese allo spadaccino di uscire e lui, sembrò, accettare con serenità la proposta della donna.
Quando NicoRobin disse quella frase il biondo sembrò svenire, non aveva più forza nelle gambe e lo stomaco in un secondo era sottosopra, sentiva la nausea, e questo lo costrinse ad andare il più velocemente possibile in bagno, lasciando tutti spiazzati tranne uno Rufy.
quel bastardo mi ha baciato, mi ha detto di dimenticarmene, e ci siamo ignorati per tutto questo tempo e lui...lui era fidanzato con Robin, non ci posso credere, perché tutte a me perché questa sfortuna va tutta a me, perché il mondo ce l'ha con me, non posso essere felice, non posso desiderare o avere un po' di felicità? Merda.sto iniziando a piangere, basta basta basta, non posso amare una persona così, non lui, potevi dirmelo bastardo, potevi non baciarmi, potevi lasciarmi perdere come avevamo sempre fatto, potevi farmi soffrire in silenzio lasciandomi piangere all'interno, continuando a sorridere come sempre come se niente fosse successo, bastardo pensava Sanji mentre si dirigeva il più velocemente possibile verso i bagni dei docenti, sperando che non lo seguisse nessuno, perché non voleva farsi vedere in quello stato pietoso, non voleva farsi commiserare da qualcuno, non voleva che nessuno provasse pietà per lui.
Quando arrivò ai bagni l'unica cosa che fece fu vomitare e piangere, le lacrime scendevano mentre il vomito saliva dalla trachea, e la corrodeva con la sua acidità, per poi arrivare alla laringe e uscire dalla bocca, lasciando un sapore acido e aspro.
L'unica cosa positiva è che nessuno l'aveva seguito, e quando smise di vomitare cercò di mascherare ciò che era successo meglio che poteva, ma era difficile, gli occhi rossi e la gola che gli faceva male non glielo permettevano, quindi l'unica scelta era quella di chiedere a qualcuno di sostituirlo e andarsene a casa prima, e l'unica persona che poteva farlo era Law.
-Law per favore- gli chiese il cuoco, ne tentativo che accettasse la sua proposta visto lo stato in cui si trovava, ma sembrava non voler accettare, fino a che non vide il cuoco accasciarsi a terra per la nausea e mettersi una mano davanti alla bocca, cercando qualcosa in cui vomitare,
-tieni questo- gli porse una sacchetto il medico, e quando Sanji si tolse la mano, ci vomitò dentro, e solo a quel punto il medico accettò, sbuffando, dando delle medicine al cuoco e mandandolo a casa
-grazie Law- lo ringraziò il cuoco, mentre l'altro sventolava la mano davanti alla bocca come per dire che per lui non era un problema,
-avvisa gli altri saranno preoccupati per te- lo raccomandò il medico, a quell'affermazione il biondo sembrò incupirsi, e rispose sotto voce cercando di non farsi capire
-non tutti però, almeno non lui- ovviamente il medico lo sentì, non chiaramente ma lo sentì e capì pure a chi si riferiva, ma ovviamente fece finta di non sentire.
-Rufy, sono andato a casa non mi sono sentito bene, se puoi raggiungimi a casa con delle medicine quelle che trovi prendi ti ridò i soldi- chiese Sanji al telefono, con Rufy, che acconsentì e si diedero appuntamento a più tardi.
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insegnami ad amare
Fanfictionla leggenda del filo rosso del destino dice che esiste un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra di ogni persona, ed è sempre collegato a quello di un'altra, è impossibile vederlo, e non si può mai spezzare... Sanji e Zoro credevano nell'e...