Giorno della partita; la squadra di Sanji stava vincendo 2-0
-Hisoka-kun passa- disse Sanji, fortunatamente il ragazzo fece un ottimo passaggio e il calciatore provetto scartò tutti i giocatori e si diresse verso la porta dove Zoro aveva il ruolo del portiere, ma il suo sguardo rimase incollato alla figura di Sanji, dove la maglietta sudata metteva in mostra il bellissimo fisico del giocatore, con gli addominali ben scolpiti, e le braccia muscolose ma non troppo come quelle sue, le goccioline di sudore sembravano che lo facessero risplendere al sole più di quanto non lo facesse di solito, il ciuffo legato al lato, da una molletta probabilmente regalatogli da qualche ragazza della classe, che raramente facevano vedere i suoi grandi occhi blu, che risplendevano di loro già molto, ma quando giocava sembrava che stesse guardando qualcosa di inestimabile, e Zoro, cercava di non pensare al desiderio di volere che quello sguardo fosse rivolto a lui, quando ritornò alla realtà, era steso a terra, con il naso sanguinante, dopo aver ricevuto una pallonata in faccia da un calcio di Sanji, a quest'ultimo sembrò che quel calcio fosse maledetto, aveva colpito in piena faccia Zoro, e si sentì pervaso da un'ansia che non aveva mai provato, aveva paura che lo spadaccino si fosse fatto male?...no ripensandoci l'aveva già provata quest'emozione così forte.. non si è mai chiesto perché non si è fermato ed è venuto direttamente verso di lei non pensando alla sua stessa vita? Da quello che ho capito come ora non andate molto d'accordo, è sicuro che sia odio? furono quelle le parole che balenarono in testa al cuoco, che disperato stava correndo verso la porta nemica per andare dallo spadaccino con un'espressione preoccupata e sconvolta, non avrebbe mai dovuto ricominciare a giocare a calcio, e in quel momento un altro ricordo si fece strada nella sua testa, sei maledetto, il tuo calcio è maledetto, non giocare più se non vuoi ferire gli altri era questa la frase detta da uno dei suo fratelli precisamente il più grande dai capelli rossi,
-marimo, ohi marimo, svegliati- disse Sanji, alzando delicatamente la testa dello spadaccino appoggiandola sulle sue gambe,
-Hisoka, Tanaka, Gintoki andate a chiamate Law-sensei dall'infermeria, i tre chiamati annuirono mentre disse a ad atri due di condurre le classi in una delle due classi, mentre un altro a chiamare Nami-sensei, perché li vedesse visto che era la sua ora libera, quando tutti se ne andarono Zoro si svegliò
-marimo idiota tutto bene?- chiese il cuoco con preoccupazione che fece stupire l'infortunato,
-si tutto bene tutto bene- disse Zoro tentando di alzarsi, ma appena tentò di farlo ebbe un giramento di testa e quando stava per cadere il cuoco lo prese al volo per non farlo cadere, e poi lo fece sedere e sdraiare di nuovo sulle sue gambe,
-non è necessario che stia sulle tue gambe cuoco insulso- disse il marimo, leggermente rosso in viso, poiché il cuoco non smetteva di chiedergli come stesse però non si scusava, a quella frase appunto quest'ultimo tolte di getto le gambe da sotto la testa dello spadaccino facendo entrare in contatto bruscamente la testa dello spadaccino con il terreno e l'erba,
-non era necessario che lo facessi, ahia- disse lo spadaccino guardando il cuoco, che aveva distolto lo sguardo e si era girato dall'altra parte, ma quando tronò a guardarlo rise -marimo la tua testa si confonde con l'erba ti posso scambiare per l'erba, ahahahahah- disse il cuoco, mentre lo spadaccino gli fece una smorfia, il telefono vibrò,
Hisoka: Law sensei non c'è
Sanji: veniamo noi in infermeria
-dobbiamo andare quell'inutile professore non c'è mai- disse Sani tentando di alzarsi, ma venne fermato dalla mano di Zoro che lo spinse verso di sé
-stai fermo così per un po'- disse il marimo poggiando la testa sulle gambe del cuoco facendo poggiare le mani del cuoco sulla sua testa, che di riflessione iniziarono a coccolarlo, giocando con i suoi capelli,
-perché dovrei ascoltarti brutto marimo idiota- disse il cuoco,
-perché voglio ricaricarmi, e perché devi farti scusare- disse guardando il cuoco che era arrossito.
-muoviti marimo- disse il biondo fissandolo, Sanji lo aiutò ad alzarsi mentre continuavano a insultarsi l'uno l'altro, in quel frangente di tempo i loro sguardi si erano incontrati più volte e le loro bocche erano molto vicine,
-Law maledizione non ci sei mai- disse Sanji quando arrivarono all'infermeria,
-che vuoi Ru- mi ero fermato a parlare con un amico- disse lui, mentre visitava Zoro
-e vatti a fare una doccia che puzzi- disse il medico indicando il calciatore, il quale uscì arrabbiato diretto alle docce.
Anche Zoro quando finì di essere visitato si diresse alle docce, ma sentì ancora l'acqua che scorreva, segno che Sanji fosse ancora sotto la doccia, decise di entrare e di iniziare a spogliarsi, ma sentì un tonfo dalle docce si precipitò di lì mezzo nudo con solo i boxer a dosso, mentre sentì il cuoco che diceva -maledetto, maledizione non devo più giocare non devo più entrare nel campo da calcio- ma la sua voce venne interrotta, quest'ultima era spezzata e sembrava stesse piangendo, calde e amare scendevano,
-maledizione smettila di ossessionarmi, lasciami stare- disse accasciandosi a terra
-qualcuno venga a salvarmi- continuò a dire il cuoco-Zoro- chiamò il cuoco sempre con lo sguardo basso, -Zoro vieni qui salvami- disse il cuoco tra le lacrime, Zoro intervenne immediatamente quando il cuoco lo chiamò
-Sanji sono qui- disse Zoro abbracciandolo e stoppando il flusso d'acqua, che continuava incessante a scendere, il corpo da Sanji si bloccò all'istante, al contatto con quello dell'altro, e si rilassò immediatamente, Zoro fece girare il corpo di Sanji e coprì la schiena di Sanji con la sua giacca, Sanji lo guardò mente Zoro ricambiava il suo sguardo, preoccupato, le lacrime di Sanji che prima continuavano a scendere incessanti dal suo viso sembravano che fossero sparite, come se Zoro avesse il potere di fermarle, lo spadaccino delicatamente prese il viso del cuoco le scacciò le ultime lacrime che scendevano, mentre Sanji sembrava essersi tranquillizzato, una cosa che odiava era vedere che il cuoco stava piangendo
-sei più tranquillo?- chiese il marimo, vedendo il cuoco perso nei suoi occhi,
-marimo marimo.-disse accasciandosi al petto dell'altro,
-Sanji va tutto bene non ti preoccupare- disse Zoro, accarezzando i capelli, che trovò incredibilmente morbidi, come si ricordava,
-marimo grazie- disse Sanji, quella frase fece sobbalzare l'altro, che lo strinse ancora di più contro il suo petto, dopo pochi minuti alzò lo sguardo e fece rincontrare il blu con i verde, un mentre le loro labbra erano attratte l'uno de quelle dell'altro, le ultime gocce che cadevano dalla doccia facevano da sfondo a quella scena, quando le labbra si incontrarono per un breve periodo come se fossero state proibite, come se non si potessero toccare, si rincontrarono, dando vita ad uno di qui baci magnifici che nessuno dei due aveva mai provato con altre donne, se non quando erano ragazzi ma con quella stessa persona che ora stavano baciando.
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insegnami ad amare
Fanfictionla leggenda del filo rosso del destino dice che esiste un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra di ogni persona, ed è sempre collegato a quello di un'altra, è impossibile vederlo, e non si può mai spezzare... Sanji e Zoro credevano nell'e...