Sono le 15:55. Ed io sono qui che mi sto mettendo la tuta,le scarpe da ginnastica e mi sto per dirigere nella sala simulazioni per dare l'esame pratico.
I capelli raccolti in una coda molto alta e senza un velo di trucco,con le fascette nere intorno alle mani,gli scaldamuscoli grigi fino alle ginocchia.
Arrivai davanti alla cattedra dove vi erano sempre gli stessi 8 professionisti. 3 dei quali erano anziani ormai.
Uno degli 8 cominció a darmi degli ordini,prima che me ne accorgessi stavo già volteggiando in aria tirando calci e pugni a più non posso contro le professioniste che erano state chiamate per far da cavie durante il mio esame.
Ero tutta sudata e mi facevano malissimo i piedi peró più vedevo quelle ragazze cadere e sbattere più mi saliva l'adrenalina che mi impediva di fermarmi.
Ad un certo punto vidi l'uomo farci un cenno di smettere e prese la parola un'altro.
Il secondo fece portare dei fucili e delle pistole con dei cerchi che servivano da bersaglio.
Presi quella che mi sembrava la pistola migliore...e iniziai a sparare quando centrai tutti i bersagli questo mi disse che la pistola si era scaricata e dovevo ricaricarla e rilanciare contro degli altri bersagli ma più difficili dei precedenti perché erano in movimento.
Così caricai la pistola stando ben attenta alla scelta delle pallottole che erano di tre tipi diversi: a salve,pallottole perfette e normali pallottole.
La caricai con le pallottole normali ed una perfetta.
Cominciai a colpire tutti i bersagli ed uno che proprio non riuscivo a colpirlo al centro lo colpii più in basso ma diede segno di spegnimento e quindi che era stato "ucciso" proprio perché quei colpi sono così micidiali che ovunque colpiscono non hai più scampo.
Il terzo si alzó in piedi e mi disse di avvicinarmi ad un tappeto per correre e mi feci 8 minuti di corsa alla velocità di 9.0 senza mai diminuirla.
Il quarto mi fece fare un esercizio per sviluppare i riflessi.
L'ultima prova invece fu di mettere in atto un travestimento e preparare una borsa con tutto ció che sarebbe potuto servire.
Infine dopo 10 minuti di pausa....feci l'esame orale che duró 2 ore.
Poi mi fecero aspettare venti minuti in un altra sala e mi chiamarono per darmi il risultato.
Ero ansiosa ma sapevo che ero andata molto bene.
Mi avvicinai alla cattedra e feci un salto enorme appena vidi che il risultato era 110 per entrambi.
Ero felicissima e non vedevo l'ora di dirlo a Megan.
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Una qualunque
General FictionIo sono Giuly. La solita ragazza che appare silenziosa ma che ha tanto da raccontare. Vivo in un piccolo paese spagnolo. Ho due sorelle che però non vedo mai. Loro abitano in Italia con nostra madre ed io qui con mio padre e mia nonna.Si i miei geni...