22.

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Era passato ormai un anno.
Un anno di estremo dolore, provato da tutto il regno.
Un anno di solitudine, la regina Giulia aveva rifiutato qualsiasi pretendente che le si fosse presentato regnando in completa solitudine il suo regno.
La piccola Celeste cresceva e, di anno in anno diveniva sempre più bella.
Aveva 17 anni, presentava una graziosa figura slanciata, sottile e snella.
Le gote paffute lasciarono spazio a zigomi sensuali che contornavano due occhi da cerbiatto, immersi nel più cristallino mare.

Era nella sua stanza, sdraiata a pancia sotto sul suo letto a baldacchino, intenta ad accarezzare Mar.
Quel cucciolo le era rimasto sempre accanto dopo la morte del re.
Un leggero bussare la destò dal suo stato di tepore, facendole voltare il capo verso la direzione del rumore.
-Prego, avanti.
La voce non era più quella squillante ed acuta di una bimba, ma era sensuale, dolce e giovanile.
Charlotte, la sua governante varcò la soglia della stanza da letto tenendo tra le braccia un abito cremisi di seta.
-Buongiorno principessa, vi ho portato gli abiti per la mattina.
Ho scelto per voi un cremisi di seta. Spiegò paziente la donna.
Celeste le si avvicinò baciandole una guancia e prendendo la stoffa tra le sue braccia.
-Grazie Charlotte, la mamma è già sveglia?
Chiese gentile e tranquilla.
Aveva perso da tempo la spensieratezza e labtranquillita ma aveva imparato a simularla molto bene.
-Sì, vostra altezza...vi aspetta nel salone principale per la colazione.
-Arrivo subito!
Esclamò, contenta la giovane andando a pettinarsi i lunghi capelli mentre la governante le preparava un bagno caldo.

-Buongiorno mamma, oggi è una splendida giornata per andare a cavallo, non trovi?
Chiese la principessa, una volta esser entrata nella sala da colazione andando a baciare la guancia materna.
-Sì tesoro, dopo colazione cavalcheremo un po'.
È da tanto che non faccio visita a Sky.
Acconsentì la regina.
Dopo la morte del re si era chiusa in sé stessa, divenendo più severa e meno permissiva.
Poche volte passava giornate intere con la figlia, troppo impegnata con gli affari di Stato.
Tuttavia, si ritagliava dei momenti di tempo per farle visita e passare del tempo con lei.
In quell' anno eran cambiate molte cose.
Aveva deciso di regnare da sola, rifiutando altri matrimoni.
Chiedeva consiglio a suo suocero e a suo fratello per le decisioni riguardanti il regno e l'educazione della principessa.

Finirono di far colazione e si recarono nelle stalle reali, dopo aver preparato i reciproci destrieri, le due donne presero a cavalcare nel bosco...ignare di ciò che sarebbe accaduto di lì a poco.

"Chi giudica non può aver amato mai."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora