7.

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-Che diavolo pensi di fare?! Giulia!
La ragazza era in piedi sul cornicione della finestra, appoggiata all'infisso in legno di noce.
Sussultò girandosi,  sperando di trovare il suo Luca.
-Ah Riccardo sei tu.
Disse solo.
-Che volevi fare eh? Pensi che uccidendoti, ririsolverai tutto?
No invece.
Pensi che gettandoti nel vuoto, lui tornerà?
No, Giulia.
No.
Ammise severo il paggio.
-Riccardo tu non capisci...il lo amo.
Rispose la ragazza, disperata e in lacrime.
Improvvisamente perse l'equilibrio,  la presa sull'asse di legno venne a mancare.
Sentì il vuoto sotto i suoi piedi ed, istintivamente chiuse gli occhi.
Due forti braccia la sostennero per i fianchi, facendole posare i piedi sul pavimento.
-Invece lo so Giulia.
Sussurrò, al suo orecchio, Riccardo.
Le si avvicinò e le baciò le labbra.
Non attese il suo permesso, insinuò la sua lingua nella bocca della serva, con forza e prepotenza.
Si staccarono  entrambi senza fiato e lei gli diede un sonoro schiaffo in pieno viso.
-Ma che fai?
Chiese, arrabbiata lei.
-Ti amo Giulia,ti prego sposami.
Io ti renderò felice, ti amerò per sempre.
Sostenne lui, inginocchiandosi e prendendo la sua mano fra le sue.
-No, io amo Luca e lui ama me.
Lui tornerà, me lo ha promesso.
Lui...tornerà da me ed io lo sposerò.
Rispose, sicura.
Una luce di speranza impreziosiva gli occhi della bella giovane.
Riccardo uscì, furioso da quei appartamenti, lasciandola sola ai suoi pensieri.

"Chi giudica non può aver amato mai."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora