5.

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Entrambi si staccatono senza fiato, le accarezzò ancora il viso poi le sorrise.
-Tu...che cosa mi hai fatto?
Chiese dolcemente lui, sorridendole raggiante.
-Oh mio amato principe io...non potete capire cosa io davvero  provi per voi.
Disse con le lacrime agli occhi.
Una guancia venne rigata da essa ma Luca, prontamente l'asciugò.
-Shhh piccola, non piangere.
Abbassò lo sguardo imbarazzata,cercando di andare via ma lui le afferrò il polso, impedendole i movimenti.
Una scarica elettrica percorse il corpo di lui.
-Non andare.
La pregò con lo sguardo.
-La prego.
Lo guardò negli occhi, teneramente.
-Angelo mio, ora che t'ho trovata, non posso e non voglio lasciarti andare.
Ti prego diventa la mia sposa.
Le chiese speranzoso.
Le prese una mano fra le sue e, col pollice cominciò ad accarezzarne il dorso.
Lei lo guardò negli occhi e gli sorrise.
-Mio signore io...
Le porte della stanza si spalancarono,il re entrò come una tempesta non curandosi affatto di ciò che stava accadendo all' interno.
Guardò i due intenerito, aveva sempre creduto ed immaginato che ci fosse del tenero tra quei due giovani.
Prese subito parola.
-Figlio mio ascoltami.
Pronunciò atono.
La ragazza si inginocchiò al suo cospetto, in segno di rispetto e devozione assoluta.
-Mi duole dirlo ma dovrai guidare gli uomini nella battaglia.
Infuria, da tempo una guerra contro l' Impero di re Enrico.
Abbiamo bisogno di rinforzi, tra sette giorni partirai.
Concluse, rammaricato il re.
Non voleva spedire suo figlio in guerra.
Non poteva sopportare un'altra dolorosa perdita.
Erano passati solo 6 anni dalla triste morte della sua amata regina e moglie.
Non si era mai rimesso da quella spaventosa perdita ed il suo vecchio cuore non poteva reggere un' altra opprimente morte.

Disperata, Giulia alzò il viso, con rispetto passò accanto al re correndo al fiume con le gote rigate dalle calde lacrime.
-No non può essere,lui partirà e mi lascerà sola.
Come potrò mai sopportare la sua lontananza.
Come potrò...
Io lo amo.
Pianse calde ed amare lacrime.
Cominciò a cantare una triste melodia.
-E tutto il dolore
che gridava al mondo
e diventa un rumore
che scava profondo
nel silenzio di una lacrima.
Luca corse a cercarla, non poteva perderla.
Non voleva perderla.
Arrivò al fiume, conscio di trovarla lì.
Smontò da cavallo,la trovò in ginocchio, piangente.
Le mise una mano sulla spalla, accarezzandole.
Lei  sussultò, spaventata e si voltò.
Aveva smesso di cantare.
Luca le sorrise amorevolmente.
-Oh dolce Giulia.
Le si inginocchiò accanto, fece scontrare le loro fronti.
Con le mani nei capelli, le accarezzò la nuca.
-Mi lascerete sola non è vero?
Chiese, disperata la serva.
-No no no certo che no, amore mio,tornerò e sarai mia sposa.
È una promessa.
Si chinó verso di lei e uní le loro labbra in un tenero e disperato bacio.
Tutto questo era giusto,il loro amore,i loro baci,i loro sorrisi, loro...

"Chi giudica non può aver amato mai."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora