10. 𝐃𝐮𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐞𝐚𝐭𝐞 𝐚 𝐋𝐨𝐧𝐝𝐫𝐚 (Theseus)

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Quel mattino si sarebbero ritrovati tutti all'ingresso di Hogwarts, pronti per andare a Londra a cercare Charlotte e Bunty. Theseus si era alzato prestissimo e fu uno dei primi ad arrivare (aveva deciso di non svegliare suo fratello e Jacob).
Ad aspettarlo trovò Silente, Nagini e Tina, con il cappotto di Newt tra le mani. Si chiese il perchè ce lo avesse lei.

«Buongiorno, Theseus. Sempre impeccabile» Silente ammiccò all'abbigliamento dell'auror.
«Beh, professore, mio padre dice sempre che come una casa ha bisogno di essere abitata da più di una persona-»
«Cosí una persona ha bisogno dei vestiti giusti per essere dignitosa. Cavoli, fratellone, sei troppo prevedibile» Newt arrivò con Jacob e Kama al seguito.
Theseus sbuffò e si rivolse a suo fratello.
«Grazie di questa considerazione. E comunque qualcuno ha qualcosa che ti appartiene, o sbaglio?» disse, guardando Tina.
«Oh si, giusto. Tieni» la ragazza restituí il cappotto a Newt, il quale lo prese, ringraziandola. Tra quei due c'era del tenero, ne era sicuro.

«Dunque, io devo sbrigarmi, se Dippet mi vede qui rischio il lavoro» cominciò Silente «Dopo aver trovato le vostre amiche vi converrà viaggiare via mare o via aerea per evitare qualsiasi tipo di incidente. La professoressa Hicks mi ha mandato una lettera proprio ieri sera, vi aspetta alla scuola di magia e stregoneria di Ilvermorny. Dovrete fare tappa lì prima di dirigervi a Rio».
«E come faremo? Dal Massachussets a Rio de Janeiro è tantissima strada...» osservò Tina. Effettivamente aveva ragione.
«La professoressa Hicks ha un'amica, Laurentia Fletwock: è un'allevatrice di cavalli da corsa e ha molti esemplari di Granio. Ve ne presterà qualcuno per il viaggio. Sono addestrati e molto intelligenti: una volta arrivati a Rio troveranno la strada del ritorno da soli».
«Cioè viaggeremo su dei cavalli alati?» chiese Jacob, con una faccia sorpresa e allo stesso tempo eccitata e preoccupata.
«Temo che sia necessario, signor Kowalski» ribatté il professore.
«Per quanto riguarda Grindelwald e i suoi accoliti, vi converrà usare qualsiasi arma a vostra disposizione. Mentre voi sarete a Rio cercherò di capire il più possibile sui suoi piani. Sta a voi agire, impedirgli di scatenare una guerra e di fare del male a persone innocenti. Fate attenzione al ragazzo, cercate di riportarlo alla ragione, o saremo ufficialmente spacciati».
In quel momento la torre dell'orologio cominciò a suonare.
«Devo proprio andare ora. Le lezioni cominceranno tra pochissimo» assumendo un'aria più seria e decisamente più preoccupata, Albus Silente si rivolse a tutti e sei.
«Il destino del mondo magico dipende da voi. Buona fortuna».
"Rassicurante" pensó Theseus. Non aveva ancora capito perchè Silente non potesse semplicemente spaccare il patto di sangue e venire con loro. Il caro vecchio Silente nascondeva qualcosa...

«Bene. Smaterializziamoci allora: davanti a Wenstminster sembra un buon posto. La signorina può venire con me. Newt, tu puoi portare Jacob» Theseus porse il braccio a Nagini. La ragazza esitò un secondo, con aria diffidente, poi si aggrappò. Insieme, tutti e sei si smaterializzarono, diretti a Londra.

Comparvero due alla volta davanti ad un gigantesco palazzo che si affacciava sul Tamigi. Un'alta torre dell'orologio si ergeva al suo fianco ma la parte alta non era visibile a causa della nebbia. A Londra ce n'era sempre troppa, secondo Theseus.

«Ok, dovremmo esserci tutti. Dunque è meglio dividerci. Jacob, tu sei il piú esperto in materia babbana, perciò andrai con Kama a prendere i biglietti per New York, dato che dobbiamo far tappa ad Ilvermorny prima. Io e la signorina Nagini andremo a prendere Bunty, la mia assistente, mentre Theseus e Tina, voi andrete al Ministero a cercare la signorina Malfoy. Ci troviamo alle due a Trafalgar Square e poi ci smaterializzeremo al porto. Tutto chiaro?»
«Sembra un buon piano» constatò Jacob «Mi piace. Andiamo!». Perlomeno lui riusciva ad essere entusiasta. Dopotutto non aveva mai davvero potuto visitare Londra e ora ne aveva l'occasione.

Si divisero e Theseus si incamminò con Tina diretto all'ingresso che conduceva al ministero della magia britannico.
«Ora per di qua: prenderemo l'ingresso per i visitatori» la fece svoltare all'angolo di Scotland Yard e insieme arrivarono in una strada laterale. Era una strada vuota, una come le altre: l'unica cosa che la distingueva era una cabina rettangolare di un grigio spento. Theseus sapeva benissimo a cosa servisse.
«Una cabina telefonica? Pensavo avessero scartato il progetto per quelle cose...» disse Tina.
«Questo dicono i giornali babbani. Il ministero ha trovato un modo per negoziare con l'inventore di queste bellezze e ora ne hanno installata una come ingresso alternativo».
«Almeno sai come funziona?»
«Tu fidati. Entra, su. Prima le signore».
Entrarono entrambi. Theseus non usava spesso quell'ingresso, ma meno davano nell'occhio, meglio era. Girò la rotellina sul telefono, compose il numero 62442 e la cabina si mosse, trasformandosi in un ascensore (cosa che lasciò Tina visibilmente sorpresa, almeno da quanto notò Theseus).

Sotto la pioggia (a Fantastic Beasts Fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora