Le ossa dei morti non devono essere profanate

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Il picchiettio di pioggia  è udibile ovunque a Kensington: sta piovendo.
L'acqua schizza via dalle molte pozze lercie e viene spazzata via dalle ruote del carro trainato dai due enormi cavalli.
La carrozza avanza lungo il viale, ruotando intorno alla fontana:
la struttura in pietra rigetta acqua dai suoi basso-rilievi introducendo il cancello del cortile a fiancheggiante il museo di storia di Kensington.
È davanti alla fontana che la carrozza si ferma: ha una cassa legata sul tetto.
I cavalli nitriscono e sbavano; i loro occhi sono iniettati di sangue.
Qualcuno esce dalla carrozza sbattendo la porta, qualcun'altro scruta silenzioso per poi strisciare fuori insospettito.
Due uomini di mezza età e colleghi escono dalla carrozza aprendo i propri ombrelli. I due  non hanno un bell'aspetto: Il più alto è magro, allungato dallo sguardo gelido; Il più tozzo dei due uomini è grotteaco in viso e borbotta.
I due sinistri individui portano sulla loro carrozza, un carico importante legato da una corda.

I due colleghi provengono da uno dei tanti scavi finanziati dal Lord Palethron.
I due sono i servi del lord.
Questa volta, lo scavo era situato nella regione di Gallowmere a differenza dei precedenti sparsi in tutto il mondo.

Kensington è pregna di puzza: il maleodorante fetore della morte che divampa dai corpi putrefatti dei non-morti.
I vivi sono nascosti,
i non-morti fermi e intontiti pattugliano le strade.
La carrozza in sosta davanti alla fontana è incantata: questo permette ai due colleghi sinistri di vagare per la città inosservati e protetti dagli attacchi dei non-morti.
Il più alto apre l'ombrello: <Mister Dogman, sii prudente: Palethron non vuole che rimaniamo troppo a lungo allo scoperto. Vieni caro, la porta di casa sua è proprio qua davanti>.
Il piccolo uomo sbuffa tre volte: < Padrone! Padrone! Ossa! Ossa! Dare lui mano!>
Mister Mander, detto la serpe sibila: < Abbiamo fatto un buol lavoro mio caro, vedrai che il nostro signore: unico sovrano di questa terra ci premierà per il lavoro compiuto>.
L'uomo avanza con la chiave appuntita tra le mani lunghe e verdi.
tre giri, il pomello tirato fanno aprire la porta di legno d'acero con un suono secco.

Mister Mander entra e Mister Dogman gli corre dietro scuotendosi per togliere l'acqua dal cappotto poi toltoselo lo appende all'appendi abiti.
Mister Dogman si struscia al pavimento per asciugarsi dopo tutto è un cane dalle fattezze umane.
La bestia scavalca le lunghe scale a chiocciola, eccitato: <Padrone, padrone, padrone! Ossa! Ossa!>
Mister Mander sale ad agio le scale senza fare rumore.

La stanza è illuminata dal fuoco del caminetto postp nella stanza, arazzi rossi sono sparsi sulle pareti e  le finestre sbarrate da assi in legno inchiodate al muro.
Le ombre delle statue create dalla luce sprigionate dal fuoco tingono di nero le pareti di acero nella stanza.
Sono Gargoyles e sono esposti nel salotto di Lord Palethron.
Ci sono macerie di statue rotte dappertutto: scarti di esperimenti del mago caduto.
Non è casa sua, almeno non lo era fino a quando il suo collega non venne  sconfitto e cacciato nel sotto-suolo.

La scala ha il suo apice al pavimento della stanza dove è situato il caminetto.
La visione di una stanza così teatrale permette di inquadrare lo schienale dell'unica poltrona dominante nella stanza: quella di Lord Palethron che  giace pensieroso davanti al caminetto scoppiettante.
Un leggero fumo è sprigionato dal suo sigaro. Questo basta per calmare Mister Dogman.
Palethorn parla piano con tono calmo e una voce profonda: < È qui?>
Mister Mander si inginocchia e striscia verso i piedini della poltrona: <Come avete ordinato, maestro. Abbiamo recuperato i resti del cavaliere caduto in battaglia giace polveroso nella sua armatura arrugginita dentro la cassa posta sopra il vostro carro.>
Lord Palethron respira il fumo e sbuffa: <Portalo da me, ho bisogno del suo spirito non della sua armatura>.

Mister. Dogman sale le scale con sopra tutto il peso della cassa sulla sua schiena seguito da Mister Mander.
In mezzo alla stanza Lord Palethron è in piedi: indossa la vestaglia con un cappuccio che copre il suo viso: Le fattezze da diavolo sono colorite dall'arancione acceso del fuoco mischiato a quelle del suo colore naturale: il rosso.

Il lord ghigna col sorriso malefico: < Scassinatela>
Mister. Dogman sradica il legno scardinando il ferro.
La polvere fa tossire i servi del Lord.
Lord Palethron pronuncia dei versi in una lingua morta: la polvere ora di un verde acceso cade depositandosi sulla salma.
Lord Palethron attende la fine del depositarsi della polvere sul cadavere che si alza, scosso dai tremori liberando scariche elettriche verdastre in tutta la stanza.
La sua orbita, ora languida pulsa e mostra l'unico occhio del suo teschio privo di mascella.
Sir Daniel Fortesque è risorto.

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