I vampiri sono legna e il sole é la scintilla

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Dan la mano entrò nel cucinotto.
Zampettó la manina ovunque, si nascose on una tazza e con il suo unico occhio osservò il gobbo uomo puzzettone.
L'uomo tossiva, aveva la pelle grigia: era una vittima del vampiro e sicuramente lo serviva.
L'uomo gobbo e dall'unico occhio funzionante aveva appesa la chiave, sicuramente per aprire la porta, ma per essere sicuro il corpo di Dan bussò alla porta violentemente.
Il vecchio fece un peto violento e uscì dal cucinotto. Sir Daniel vide che un piccolo ascensore della biancheria collegava quello stanzotto alla superficie, un tavolo e qualche barile erano li dentro.
Dan la mani seguì l'uomo. L'ingresso era piastrellato di mattoni neri e bianchi, decorato da un tappeto rosso.
Le finestre erano tutte sbarrate e il buio governava le stanza. L'uomo gobbo infilò la chiave per sicurezza per vedere se era chiusa la porta. Dan aveva visto tutto e ora era nascosto sotto il tavolo.
Quando arrivò Dan la mano non la sentí arrivare: una bambina dai capelli blu era dietro le sue "spalle".
La bambina pallida aveva gli occhi luminlsi al buio: un vampiro.
Stritolò Sir Daniel affettuosamente e gli mordicchiò il dito in cerca. di sangue. sputando la bile gettò la mano a terra. Silenziosamente la bambina saltò al collo dell'uomo che restò fermo e intontito.
L'uomo lasciò che la bambina facesse il suo dovere. La bimba vampiro succhiò il sangue lentamente e avidamente.
Dan la mano afferrò la chiave e con un balzetto uscì dalla finestra di cuina.
Il corpo e la mano di Sir Daniel Fortesque si riunirono e usaromo la chiave per entrare.
Quando la luce entrò, bambina e uomo goppo caddero a terra.
La bambina urlò infiammata dalla luce del sole ed esplose im cemre che Dan raccolse in quantità e riempì la sacca.

Sir Daniel sguainò l'ascia. la luce era entrata in tutta la sala.
una scalinata saliva davanti a Dan per divisersi nuovamente in due parti.
Al piano superiore la porta dava l'accesso a un largo corridoio con molte stanza laterali.

Dan spaccò il legno delle assi che inchiodavano le porte.
Il largo corridoio proseguiva diritto.
Dan proseguí cautamente ma nel mentre poggiavo il suo piede su un'asse, il legno marcio cedette e Dan sprofondò di un piano.
Nella caduta il buio lo investí di nuovo, non vedeva niente.
Winston illuminò con la sua apparizione la stanza.
Il cavaliere se avesse avuto la pelle sarebbe diventato molto pallido: dal soffitto pendevano creature grigie nude, alate appese che dormivano. Una di queste scoprì il viso dagli occhi enormi e completamente neri lucidi.
La bestia utilizzò l'udito poiché era cieco per visualizzare il cavaliere.
Quando lo video lanciò un urlo di allarme. Dan i ritrovò in mezzo a un nido di vampiri che generò il caos.
Le bestie morsero il cranio do Dan, lo graffiarono e gli saltarono addosso.
Nel buio Winston gridò a Dan: < DAN! DA QUESTA PARTE! >
Il cavaliere non morto era sommerso da vampiri, aggrappatosi ad uno si fece trasportare dalle sue ali fuori la crepa. Dalla crepa sul pavimento emersero come tanti scarafaggi, i vampiri, le creature alate nude e non più umane dalle orecchie a punta e le teste calve.

Sir Daniel rotolando si riprese e corse lungo il corridoio e alzato la coppa dorata si fece. guidare dal calice.
La fiamma portava a una finestra sbarrata in alto.
Dan lanciò la sua ascia e mise in frantumi i legni che fecero piovere luce in tutto il corridoio, bianca pura luce del giorno che incenerí i vampiri xhe esplosero in cenere e. carne bruciata per tutto il corridoio.
Dan raccolse quello che poté e colmò la. sacca, da um braccio ancora pulsante. prelevò un campione di sangue.

Il calice mostrò il cammino verso un piano superiore che collegava a una scala segreta al sottosuolo.
Il calice iniziò a vibrare impazzito.
Dan riconobbe che presto si sarebbero trovati allanfonte di questo male vampiresco avrebbe dato scacco ancora una volta al Lord Palethron.

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