Medievil 2

Finché morte non vi separi

Sam il fabbro e il corpo senza testa di Sir Daniel Fortesque osservarono la viscida creatura appropiarsi del corpo inanime a terra del defunto marinaio.
L'aracnoide-piovra dalla gonfia testa verdastra divaricò la sua bocca sottostante e inglobò la testa del maronaio e sprigionò dagli sfiatatoi un gas verde acceso fuori e dentro il marinaio tanto che si gonfiò leggermente e prese vita.

Il defunto era guidato dalla volontà di quell'essere.
Sam si nascose dietro la cassa e guardando il corpo del cavaliere che lo rassicurava stare immobile sussurrò: < tu forse non puoi vedere ma davanti a noi una malvagia creatura ci farà a pezzi! >

Daniel era sommerso nella verde acqua e osservava dal suo unico occhio le creature nuotare ed evolversi, le si avvicinavano e lo studiavano con i loro tentacoli e quante volte gli spruzzarono contro quel gas che come la sabbia implosa nel mare ondeggiava addosso al suo cranio ossuto.
Ma immagini fatue facevano vedere a Sir Daniel o meglio la testa dentro la vasca, Sam il fabbro, il molo e la creatura che aveva ospitato il cadavere.
Vide poi una strada che si allontanava dalla presenza di quell'essere per risalire verso una strada costeggiata da altri edifici: " Andiamo di là".

Sam osservò il corpo senza testa indicare con la mano scheletrica una strada alternativa.
La seguirono e salirono verso il paese.
In lontananza la strada per l'osservatorio.

Il fabbro e il cavaliere si nascosero più bolte dietro barili, casse e furtivamente scansarono altrettanti non morti.

All'entrata dell'osservatorio, la porta era sbarrata.

Nel cortile i non morti vagavano e quelle creature tentacolari sospingevano i cadaveri a vagare.
Sam osservò il macroscopio gigantesco muoversi, l'apertura offriva spazio per entrare ma come avrebbero potuto?

Sir Daniel tirò fuori il calice e lo alzò.
Il calice si illuminò e sprigionò una fiamma che puntò verso un emporio - museo dalla porta spalancata.
I due entrarono dentro e si trovarono prima in una sala poi in un cortile interno, tracle cianfrusaglie spiccava una mongolfiera intatta.

Sam il fabbro osservò il pallone sgonfio e poi vide il piccolo forno al suo interno senza fiamma alcuna.
Il fabbro batté le mani: < Un soffietto! ci vuole un soffietto per alimentare la fiamma e della legna, spacca quella sedia Sir Daniel io cerco a giro il soffietto>.

Sir Daniel soffiò le bolle nella vasca e vide una fiamma proiettarsi in mattonelle, sedie e casse. Ruppe la sedia infiammata e portò i resti a Sam che aveva trovato il soffietto e con esso iniziò a pompare aria nel fuoco acceso grazie all'incandescenza di una pietra focaia da lui conservata.
Dal vetro osservava Mister Mander sfocato che ghignava: < Dov'è il calice? Rispondi miaerabile non morto! >
Mister Dogman batté la testa al vetro : < Grrr, osso, osso>

L'uomo serpente carezzò il canuomo e sibilò: < Immagino Lord Palethron abbia bisogno si silenzio per ritrovare le pagine>.

Sam gonfiò il pallone ed assieme a Dan alzarono la mongolfiera e tagliate le corde presero il volo.
Sam era pratico di macchine atrana, al freak- show capitava di svelare i segreti dei folletti.

In aria la mongolfiera si avvicinò all'Osservatorio e piombò sul macroscopio, l'apertura.
Ci fu un grande BOOM.

Quando Sam riaprì gli occhi si ritrovò davanti Lord Palethron infuriato e stupito: < Un uomo?! La mia mongolfiera! insignificante straccione, il macroscopio! Nooo! Pagherai con la vita questo affronto! >
Sam indietreggiò ma si trovò dietro di sé i due scagnozzi: il cane e il serpente.
Lo tennero stretto.
Lord Palethron gli spense il sigaro in un occhio e il fabbro gridò.

Nella vasca Sir Daniel aveva visto Mister Mander sparire di corsa.

Il corpo di Dan rimase appeso al tetto, poi infiltratosi in una grossa crepa sottostante raggiunse i piani sottostanti al piano del macroscopio es entrò nell'osservatorio.

Il teschio di Dan osservò una figura senza testa entrare. E del fuoco fatuo mostrargli una vasca con dentro tante creature.
Dan picchiò il vetro con la testa: " Il mio corpo!"  Sir Daniel notò che mentre si avvicinava a se stesso, una piovra di quelle che erano nella vasca piovve dal tetto e alla velocità di un ratto che saltella attaccò il suo corpo privo di testa.

Il corpo di sir Daniel aveva dietro la schiena
la piovra che salì sulle spalle e si accovacciò violentemente sul collo di Dan.

" mangiare, linfa, controllo, mangiare, linfa, controllo" questi erano i pensieri di Dan?

Il teschio ospitava il calice, la piovra e i supi pensieri nella sua testa.

" libera fratelli, controllo, controllo ospitanti.."

Il corpo di Sir Daniel manovrato dalla piovra tirò fuori il martello preso al fabbro e schiantò il vetro in mille pezzi.
L'acqua si sparse ovunque e fini tra le fogne assieme a quelle viscide creature attraverso gli spazi del ferro collegante al sottosuolo.

Il corpo ondeggiò e si fermò.

Dan si sentiva intrappolato, seppur ancora tra i frammenti di vetro e a terra.

Con la forza del caluce riuscì a controllare un braccio e a strappare via quel mostro dalla testa che schiantato su una parete morì molliccio.

La sua anima venne intrappolata nella coppa all'interno della gabbia toracica.

Finalmente corpo e testa furono riuniti con un suono secco perché il corpo prese la testa e se la mise.

" Sam!" Pensò Dan.
Qualcosa lo trattenne.
Il calice lo spingeva fuori.
Sir Daniel sapeva che l'oggetto aveva volontà sua ma anche che per riottenere il passaggio nell'aldilà era necessario seguire gli ordini impariti.
Winston apparì : < Non ho potuto aiutarvi! Mi abrebbero visto! Presto da questa parte, ho pattugliato l'area e ae mi segui non ci imbatteremo nelle creature, vieni Dan per il fabbro non c'è niente da fare, Lord Palethron è troppo potente!>
Sir Daniel si stupì: < Tu conosci Palethron! Sapevi di lui! come? >
Winston gli balzò dentro per prenderne il possesso ma la forza del calice lo risputò fuori.
Sir Daniel sentì le urla di Sam e fuggì con Winston.