Mi incamminati verso la scala principale della scuola.
Il giardino era pieno di studenti che si salutavano e raccontavano delle vacanze appena trascorse, potevo sentire i pensieri di ognuno di loro, cosa si dicevano e cosa provavano in quel momento; ma la cosa più brutta era che potevo sentire ogni vena del loro corpo pulsare sotto la loro pelle e la voglia di bere il loro sangue era forte dentro di me e mi spaventava da morire.
Ero riuscita a frenare la voglia di sangue per tutta l'estate solo grazie alla vicinanza di Damon e la mia quarantena forzata ad imparare tutti i segreti dell'essere una mezza vampira e una mezza strega. Damon e Peter durante l'estate avevano cercato in ogni libro della nonna e della loro libreria una soluzione e soprattutto informazioni sulla mia situazione.
Peter ed Emma uscivano insieme e lui aveva la diviso il tempo tra aiutate me e stare con lei e non smetterò mai di ringraziarlo per questo. Ognuno dei miei amici aveva passato l'intera estate a cercare soluzioni su soluzioni, leggere libri, qualunque cosa, senza trovare nessuna soluzione, senza trovare niente e hanno sprecato solo tempo.
Tempo, esatto, la cosa che per me non scorreva più da qualche mese, eppure mi sembrava passata un'eternità; ero rimasta da sola e dopo la morte di mamma non ero più tornata a casa mia era troppo triste, ogni cosa mi ricordava lei, forse era il momento di provare e rientrarci magari nella libreria della nonna c'era qualcosa che poteva aiutarmi a risolvere questo problema. Un groppo alla gola mi assalì. Era arrivato il momento, dovevo tornare a casa, volevo tornare a casa.
Corsi verso la macchina, aprii lo sportello, gettai lo zaino sul sedile del passeggiero entrai e misi in moto. Mentre andavo verso casa mia avevo una strana sensazione come se sapessi che andando lì avrei trovato sicuramente qualcosa sperando solo che fossero buone notizie, non potevo assolutamente rischiare di fare del male a qualcuno ogni volta che uscivo di casa senza Damon a controllarmi.
In un attimo mi ritrovai davanti a casa mia. Era come la ricordavo. Il portico, le scale, le sedie dove prendevo il thè con mamma sotto di esso erano come le avevo lasciate; improvvisamente mi si strinse il cuore, i ricordi affioravano sempre di più e mi si riempirono gli occhi di lacrime che non riuscii a frenare, ora le mie emozioni erano aumentate e non riuscivo ancora a controllarle. Mi feci forza e con ancora le lacrime che mi rigavano le guance, scesi dalla macchina, montai le scale che portavano sotto il portico, cercai le chiavi nello zaino e aprii la porta. La serratura scattò e la porta si aprì.
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Innamorata di un vampiro||Parte 3°||Damon Salvatore
Roman d'amourClarie e Damon sono tornati, ancora innamorati, ancora insieme pronti per una avventura. Sono passati 3 mesi da quando Clarie ha dato la sua vita per salvare Peter, il fratello di Damon, ma nonostante questo qualcosa non va, è un vampiro ma anche un...