Le cose peggiorano col tempo.
Nei successivi quattro giorni i due ragazzi non si parlavano mai, né di giorno né la sera.
E se parlavano era solo per litigare o tirarsi un'occhiataccia di fuoco l'uno contro l'altro.
Insomma, non se facile andare d'accordo tra di loro.
Harry continuava a ignorare Louis mentre Louis continuava a prenderlo in giro per la sua scarsezza nella magia.
Harry sapeva gestirsi in quei casi, ormai aveva imparato a gestirsi, doveva solamente ignorarlo.
Nonostante ciò Harry si sentiva un po'solo, avrebbe tanto voluto fare una chiacchierata con lui, senza dover litigare di continuo su cosa futili.
Harry dopotutto stava ancora imparando a usare la magia.
La cosa che più lo seccava era che Louis sembrava sicuro di sé ma non l'aveva mai visto usare la magia.
Ma nonostante questo continuava a non parlargli, gli stava fin troppo antipatico per poter parlare civilmente con lui.
Ormai ci aveva perso le speranze a riuscire ad andare d'accordo con quel ragazzo.
Era questo che pensava quella sera, mentre fissava il fuoco, Louis si era allontanato come suo solito per stare lontano da Harry, come se il riccio avesse una malattia contagiosa che lo mandasse alla morte.
Harry ormai si stava per addormentare quando sentì una voce che cantava.
Harry riconobbe subito che era quella di Louis, così senza fare rumore si avvicinò a Louis e lo ascoltò.
Era una canzone triste, infatti sentiva ogni tanto che il ragazzo singhiozzava.
Parlava di un addio, probabilmente Louis stava pensando a qualcuno che aveva perso, forse parlava di suo nonno.
O della sua famiglia, questo non lo sapeva.
All'improvviso Louis si zittì e Harry temette che Louis avesse notato che qualcuno lo stesse guardando così tornò al suo posto.
Louis: tanto lo so che mi stavi spiando
Harry quasi rabbrividì nel sentire la sua voce alle sue spalle ma continuò a fare finta di niente. Come se Louis non esistesse.
Louis: a volte mi chiedo che ci sto a fare qui
Silenzio
Louis: che hai? Il gatto ti ha mangiato la lingua?
Harry: e allora, se ti dà tanto fastidio stare qui perché non te ne vai?
Louis: allora la lingua ce l'hai!
Harry: che scoperta! Pensavi fossi muto
Louis: ci ho sperato, sei davvero fastidioso
Harry: tu lo sei mille volte di più
Louis: ti detesto
Harry: e io ricambio
I due si guardarono in cagnesco come sempre per poi tornare alle loro posizioni. Distanti tra loro.
Harry: a volte vorrei avere un amico, non un idiota esibizionista che sa solo trattarmi in quel modo
Harry disse queste parole sottovoce sperando di non essere sentito.
Ma in realtà Louis aveva sentito tutto e si sentì tremendamente in colpa. Stava davvero esagerando.
Harry non gli aveva fatto nulla, lo stava solo proteggendo da Crystal, e lui lo stava trattando da schifo. Forse avrebbe dovuto chiedergli scusa.
Si addormentò con questo pensiero nonostante sentisse come se qualcuno lo stesse osservando.
Ma non ci diede molto pesoAngolo autrice
Altro capitolo
Fatevi forza che prima o poi andranno d'accordo
Siate pazienti
Chi stava osservando Louis?
Alla prossima!
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The Prisoner Of The Bottle {Larry Stylinson}
FantasyL'armonia nel villaggio RamRiver viene minacciata dal ritorno di Crystal. Harry è l'unico che riesce a salvarsi dalle sue grinfie durante l'attacco al suo villaggio e perciò, su consiglio del suo maestro Hector fugge in cerca della Grande Magia, l...