pianto nel passaggio segreto

174 15 4
                                    

Harry correva, correva più velocemente che poteva finché non si trovò davanti a due sentieri.
Uno che andava verso destra e uno che andava verso sinistra.
Fu lì che Harry crollò.
Era esausto, era stanco, non si reggeva più in piedi e finalmente le lacrime che aveva trattenuto fino a quel momento iniziarono a rigargli il volto.
Non sapeva che cosa fare, aveva paura, era solo, non c'era Hector a dirgli cosa fare, non c'era nessuno che gli desse forza e conforto. Aveva paura, paura di morire, paura di rimanere solo in quel buco.
Si accasciò a terra e ormai sfinito si addormentò profondamente sul pavimento freddo e scomodo.
Nel sonno gli parve di sentire qualcuno che gli accarezzava il volto e parlava sottovoce, ma così tanto sottovoce che non riusciva a capire niente di quello ch e diceva. Aprì lievemente un occhio e vide nuovamente l'ombra dagli occhi azzurri che lo tormentava continuamente da un mese ogni notte.
Harry allora aprì entrambi gli occhi ma l'ombra stava di nuovo diventando trasparente fino a scomparire del tutto e tornare nella bottiglietta che Harry portava al collo.
Harry: ma chi sei?
Nessuno gli rispose, si guardò intorno e vide che era ancora nel corridoio del passaggio segreto, ancora dove il sentiero si divideva in due, e solo in quel momento vide che nel sentiero che portava verso destra c'era una luce.
Harry: l'alba! Dev'essere mattina, allora ho dormito tutto il pomeriggio e tutta la notte
Harry aprì la sacca da viaggio che Hector gli aveva dato ma quando vide il cibo che il mago aveva messo gli si chiuse lo stomaco. Non se la sentica proprio di mangiare in quel momento, doveva uscire da lì, al più presto.
Si alzò tutto indolenzito e vide che le torce si erano quasi del tutto spente, doveva muoversi o si sarebbe perso nel buio.
Camminò nel corridoio da dove proveniva la luce fino a raggiungere una parete rocciosa. La luce proveniva da sopra.
Iniziò quindi ad arrampicarsi, per fortuna da piccolo aveva il vizio di arrampicarsi sugli alberi quindi non ebbe problemi a salire in cima.
Attraversò il pezzo di sentiero e finalmente uscì venendo accecato dalla luce del sole che era sorto da un bel po'.
Si trovava proprio davanti al bosco che si estendeva davanti al villaggio.
Pensò al villaggio quindi si voltò e quello che vide lo spaventò.
Il villaggio era ridotto a un cumulo di macerie e di rovine e delle piante stavano già cominciando a crescere intorno alle statue degli abitanti.
Gli occhi tornarono lucidi, si voltò e si mise a correre, doveva andare via da lì, doveva fare quello che Hector gli aveva chiesto. Trovare il nipote di Arthur.

Ma ancora non sapeva che chi cercava era molto più vicino di quanto credesse

Angolo autrice

La gif che ho messo a inizio capitolo mi ha ispirata a scrivere il capitolo

Anche se ammetto che da un momento all'altro stavo per mettermi a piangere

Spero vi sia piaciuto il capitolo

Cosa pensate che accadrà?

Alla prossima!

The Prisoner Of The Bottle {Larry Stylinson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora