La mattina successiva Harry si svegliò presto, poco prima dell'alba in modo da poterla vedere dal vivo dalla finestra della sua stanza.
Il cielo era bellissimo a quell'ora.
Guardò l'orologio a pendolo che aveva nella camera e decise di uscire a fare colazione e non si stupì affatto di trovare Hector già sveglio
Harry: buongiorno maestro
Hector: buongiorno anche a te Harry, come mai già in piedi?
Harry: volevo vedere l'alba e poi volevo essere già pronto per andare a vedere il mercato di RamRiver
Hector: ah già, che sbadato! Già che vai al mercato, potresti fare alcune commissioni per me? Sono ingredienti particolari per delle pozioni e incantesimi che purtroppo si trovano solo al mercato. Lo faresti?
Harry: ma certo maestro
Hector: te l'ho detto tante volte che puoi anche non chiamarmi maestro ma semplicemente Hector, non sono poi così vecchio sai?
Harry: lo so ma sa com'è, l'abitudine! All'orfanotrofio me lo insegnavano di continuo a chiamare così le persone
Hector: capisco, dai, ora fai colazione e poi fila al mercato!
Harry: signorsì!******
Il mercato annuale di RamRiver era un momento importante per tutti, tutti i villaggi sparsi nelle vicinanze si riunivano in quest'evento per condividere le tradizioni popolari con gli abitanti provenienti da luoghi esotici o magici.
Il villaggio di RamRiver era sovrastato dal castello del sovrano che la gente aveva riconosciuto in Hector nonostante lui non si definisse un re ma un mago ed era lì che Harry viveva.
Harry in quel momento aveva chiuso le porte d'ingresso del castello per introfularsi nel mercato che, nonostante l'ora era già pieno di gente che chiacchierava coi venditori o chiedeva informazioni sui contenuti delle bancarelle.
Harry riuscì in un paio d'ore a comprare tutto quello che Hector gli aveva chiesto e gli erano rimasti ancora un po'di monete per comprarsi qualcosa per sé stesso.
Aveva appena lasciato una bancarella che vendeva dei dolci dall'aspetto appetitoso quando notò poco lontano da sé una bancarella che in un primo momento non aveva notato e che era presidiata da una donna anziana dai lunghi capelli bianchi e vestita di stracci che cercava di vendere la sua merce ma tutti i passanti storcevano il naso nel vederla in quello stato e se ne andavano.
Harry ebbe compassione per la donna e le si avvicinò
Harry: buongiorno signora
X: anche a te bel ragazzo
Harry: vuole favorire?
Harry le porse uno dei dolci che aveva appena comprato e la donna lo guardò confusa
X: ma sono tuoi
Harry: lo so, ma ho notato che lei sembrava affamata, vuole favorire signora?
La vecchia donna sorrise riconoscente
Kim: ti ringrazio e per favore chiamami Kim, e come ricompensa per la tua gentilezza scegli pure tra gli oggetti che ho in vendita
Harry sorrise alla donna mostrando le sue fossette e si mise a guardare i vari oggetti.
Erano per lo più oggetti di argenteria, dei gioielli di scarso valore.
Il suo sguardo all'improvviso si posò su una bottiglia dall'aspetto quasi mistico di medie dimensioni attaccata a una catena dorata
Harry: è molto bella questa bottiglietta
Kim: oh è un oggetto molto speciale che trovai non molto tempo fa da uno sceicco. Pare che un tempo vi abitava un genio che un giorno venne liberato dal suo proprietario ma la sua magia è rimasta un po' al suo interno ecco il perché di quelle lucine al suo interno, vedi?
Harry: oh, wow, vorrei acquistarla, quante le devo?
Kim: consideralo un regalo per ricompensare la tua gentilezza
Harry: oh grazie
Harry prese la bottiglietta e se la mise al collo e essa parve brillare più di prima ma non ci fece molto caso.
Lasciò comunque qualche moneta a Kim e se ne andò salutandola per poi tornare a casa.
Harry: maestro! Sono tornato! Ho trovato quello che mi aveva chiesto
Un'esplosione seguita da delle risate risuonò nell'aria e Harry corse al laboratorio dove vide Hector ridere come un matto mentre il suo laboratorio era tutto soqquadro
Harry: cos'è successo?
Hector: ho messo la fiala sbagliata e credo di aver creato un incantesimo....per far ridere
Hector scoppiò di nuovo dal ridere mentre Harry riuscì a creare una barriera protettiva su se stesso per evitare di inalare il gas e ridere anche lui in modo da non fare casini con gli oggetti che il mago gli aveva chiesto di acquistare.
Riuscì a sistemare tutto e incredibilmente anche a sistemare il laboratorio e anche Hector che si riprese.
Hector: come puoi vedere anche i migliori fanno sbagli, l'importante è riprovarci
Harry: questo lo vedo maestro
Hector: bella collana
Harry: l'ho comprata al mercato, secondo la donna che me l'ha venduta una volta ci viveva un genio
Hector: hai provato a stritolarla?
Harry: sì ma non ha funzionato
Hector: immaginavo, comunque penso che sarai affamato
Harry: muoio di fame! Nel pomeriggio faremo lezioni di addestramento
Hector: se proprio insisti certamente, ma non combinare guai chiaro?
Harry: secondo me dovrebbe essere lei a preoccuparsi
Harry scoppiò a ridere e corse via come un bambino mentre il mago sorrise scuotendo la testa.
Nonostante l'età Harry rimaneva ancora un po'quel sedicenne che aveva trovato davanti alle porte del castello. Decise di raggiungerlo ma prima di uscire dal laboratorio il suo sguardo si spostò sul piccolo quadro che era ben nascosto dalle ampolle che ritraeva due uomini e una ragazza sorridenti.
Scosse la testa scacciando quei vecchi ricordi e si mise a camminare quando sentì Harry che lo chiamava.Angolo autrice
Secondo capitolo
Cosa ne pensate?
Piccolo spoiler: Kim riapparirà più avanti nella storia ma non vi dirò né come né quando
Siate pazienti
Alla prossima!
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The Prisoner Of The Bottle {Larry Stylinson}
FantasyL'armonia nel villaggio RamRiver viene minacciata dal ritorno di Crystal. Harry è l'unico che riesce a salvarsi dalle sue grinfie durante l'attacco al suo villaggio e perciò, su consiglio del suo maestro Hector fugge in cerca della Grande Magia, l...