Capitolo 7: Tempi Supplementari

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"Cosa diavolo sta succedendo!?"

È la prima cosa che penso, dopo aver dato un'occhiata attorno.

Il silenzio è assordante: non percepisco il minimo rumore, nulla di nulla. Decine di auto, centinaia di persone... Tutto, attorno a me, è completamente grigio e immobile.

Tutto, o quasi.

"Akira, tutto ok?"

Una voce, credo quella di Aiko.

Mi alzo in piedi, facendo pressione sull'asfalto con le mani. Voltandomi riconosco Miku e gli altri, che camminano verso di me. Con loro c'è anche il ragazzo muscoloso.

"Credo di si" rispondo "piuttosto, cosa sta succedendo qui?"

"Te lo dico io cosa succede, qui è tutto fermo" dice Hayate, avvicinandosi con la sorella. Dal fatto che si stia muovendo deduco che abbia deciso lui di non colpirmi, prima.

"Non credo ci voglia un genio per capirlo..." lo interrompe Miku "la vera domanda è un'altra: perché è tutto fermo?"

"Credo di essere l'unico, al momento, in grado di rispondere al tuo quesito"

Un'altra voce, questa volta sconosciuta.

Viene dall'alto.

E, la sola vista del proprietario, mi blocca sul posto.

L'uomo in nero.



L'uomo misterioso scende lentamente e, una volta atterrato in mezzo a noi, ci osserva. Nessuno osa muoversi o emettere il benché minimo suono. Noto che porta una maschera, ma il cappuccio mi impedisce di scorgerne la forma.

Il primo a rompere il silenzio è Hayate "Senti, non so chi diavolo tu sia, ma è meglio che ti dia una mossa con le spiegazioni se non vuoi ritrovarti questa mazza nel..."

Il teppista non riesce a finire la frase; con un semplice gesto della mano, dell'enigmatica figura ammantata, Hayate è prima levitato in aria e poi bloccato a terra, incapace di parlare. Mi pare di scorgere un briciolo di divertimento in lui, mentre lo fa.

"Suvvia, non è necessario scaldarsi tanto" ironizza l'uomo mascherato "se cercate risposte, ora è il momento di fare domande"

Non ne capisco la ragione ma, mentre parla, non assomiglia neanche lontanamente all'immagine che mi ero fatto di lui, quella del mostro che ogni loop sta cancellando il nostro mondo. Anzi, sembra piuttosto amichevole.

"Perché fai questo?" chiede Aiko "perché vuoi distruggere tutto?!"

"Un'ottima domanda da cui partire; a dire la verità, se fosse per me possibile, non vorrei affatto compiere un simile gesto" inizia "ma, per spiegarvi meglio tutto, mi conviene cominciare dall'inizio..."



"Vedete, questo mondo è stato creato da un essere superiore. Egli ha guidato l'umanità sin dalla sua comparsa, per far prosperare l'opera da lui compiuta; in effetti, si può dire che gli esseri umani siano stati generati proprio per preservare questo grande esperimento che è la vita, in vece del creatore. Ovviamente niente va come dovrebbe: col tempo agli uomini è stata lasciata più libertà, per dare loro l'opportunità di crescere e imparare senza il bisogno di una guida; ultimamente, questo ha però causato una serie di problemi: proprio coloro che avrebbero dovuto proteggere questo mondo, ora lo distruggono per i propri interessi, per la propria sete di potere, per avverare i propri desideri... Le persone più potenti si dimenticano degli altri; alla fine è questo il motivo per cui esistono povertà, malattie e ogni altra cosa negativa. Ma, soprattutto, quello che sta soffrendo di più ora è il pianeta, che è sempre più sporco, caldo e devastato..."

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