Capitolo 10
"È scritto in Storia di Hogwarts...io l'ho letto."Quel primo settembre Harry Potter si svegliò di buon ora. Come ogni mattina, la prima cosa che fece fu allungare la mano verso il comodino e inforcare gli occhiali senza i quali non riusciva a distinguere una persona da una scopa, poi si guardò intorno sentendo uno strano peso sullo stomaco. La chioma scura e riccia di Allyson le copriva il viso ma Harry era sicuro che sua sorella dormisse ancora sia perché era davvero troppo presto per i suoi standard sia perché poteva sentire distintamente la sua cassa toracica alzarsi e abbassarsi regolarmente.
Cercò di rammendare la ragione per cui sua sorella gli stesse dormendo addosso e si ricordò che il giorno prima, essendo troppo nervosa ed eccitata per dormire, gli aveva chiesto di raccontarle una storia, una di quelle babbane che a Harry tanto piacevano; lui per accontentarla le aveva raccontato la storia della Bella e la Bestia e lei si era addormentata abbracciata al fratello proprio come la prima notte che Harry aveva passato in quella casa.
Lasciò vagare lo sguardo nella stanza fino a quando vide il suo baule ancora aperto in attesa di essere riempito e una scarica di consapevolezza lo colpì in pieno.
Quel giorno sarebbe andato ad Hogwarts, avrebbe lasciato casa, si sarebbe separato per la prima volta dai suoi genitori, da sua sorella e da suo fratello.
E se l'idea di allontanarsi dalla sua famiglia lo spaventava e lo rattristava un po', la consapevolezza che avrebbe vissuto là dove avevano vissuto James e Lily Potter lo riempiva di gioia. Era ad Hogwarts che i suoi genitori si erano conosciuti, era lì che avevano passato gli anni migliori della loro vita, era al castello che i Malandrini avevano fatto centinaia di scherzi e si erano beccati ancor più punizioni e lui avrebbe camminato per quei corridoi, avrebbe mangiato su quei tavoli, avrebbe studiato in quelle aule che, ne era certo, ancora conservavano la memoria di quella generazione distrutta dalla guerra.
Facendo molta attenzione a non svegliare Allyson, uscì da sotto le coperte e si avviò giù per le scale da dove proveniva un invitante odore di pancakes.
Quando entrò in sala da pranzo trovò Dorcas e Marlene sedute al tavolo e, chissà per quale miracolo, anche Sirius e Regulus erano completamente svegli e intenti a mangiare.
"Buongiorno." borbottò con gli occhi ancora arrossati di sonno, sedendosi accanto alla madre.
"Buongiorno, Harry James." rispose Marlene arruffandogli i capelli già disordinatissimi. "Pronto? Oggi è il grande giorno." disse entusiasta anche se Harry intravide perfettamente un'ombra di tristezza attraversarle gli occhi azzurri.
"Un po' nervoso ma si...pronto." rispose sorridendo.
"Buongiorno, Bambi. Allyson ancora dorme?" chiese Sirius imboccando Regulus.
Harry annuì gustandosi gli strepitosi pancakes al cioccolato di Marlene che gli sarebbero sicuramente mancati, poi indicò la porta da dove la diretta interessata stava facendo il suo ingresso con i capelli più arruffati del solito, i calzini di due diversi colori e una maglia di suo padre addosso. Camminò con gli occhi semichiusi verso la sua sedia e ci si lasciò cadere di peso borbottando un "Buongiorno" e iniziando a mangiare ad occhi chiusi.
Tutti i presenti, compreso Regulus, scoppiarono a ridere; era davvero buffa la mattina e somigliava a Sirius in una maniera incredibile.
"Ha-ha che divertimento." disse Allyson lanciando un'occhiataccia alla sua famiglia che non accennava a smettere di ridere.
"La smettete? Non fa-" cercò di protestare prima che Regulus le lanciasse un pancake dritto in faccia.
"TU" ringhiò indicando il bambino che per le troppe risate aveva la faccia rossa. "SEI UN PICCOLO TROLL."
"Tool!" esclamò entusiasta Regulus alzando le manine al cielo.
"Esatto, un troll!"
"Ally, non gli parlare così." la rimproverò Marlene cercando di risultare severa con scarsi risultati; lei era la prima che dava del troll a Sirius, di tanto in tanto.
"Beh, un po' troll lo è..." intervenne Dorcas ricevendo un'occhiataccia dalla madre.
Harry scoppiò di nuovo a ridere; sì, la sua famiglia gli sarebbe mancata."Okay, voi due piccoli Malandrini. Venite qui, devo darvi un paio di cose." disse Sirius portando i suoi due figli più grandi nella camera sua e di Marlene. Li fece sedere sul letto e andò verso l'armadio, recuperando qualcosa che i ragazzi non riuscirono a vedere.
Esitò qualche momento, buttò fuori tutta l'aria che aveva nei polmoni e porse ad Harry un mantello, ma non un mantello qualsiasi...il mantello. Il piccolo Potter lo guardò con gli occhi spalancati dalla sorpresa.
"Il...il mantello di papà!" esclamò afferrandolo.
"Esatto, il mantello di tuo padre. Moony l'ha recuperato dalla casa dopo...dopo quello ed è giusto che lo abbia tu." disse guardandolo con affetto. Quel mantello era stato uno degli strumenti più importanti e utili per la riuscita degli scherzi che organizzavano a scuola e in un certo senso ci era affezionato. Ci pensò qualche istante, poi infilò una mano in tasca e ne cacciò due specchietti.
"Questi.." disse mostrandoli ai due bambini "sono gli specchi gemelli che io e James usavamo per parlare quando eravamo in punizione in posti separati. Voi potete prendere il mio e io terrò il suo...se vorrete parlare con me vi basterà dire il mio nome e io risponderò." spiegò loro porgendogli quella che un tempo era stata la sua ancora di salvezza durante le lunghe e noiosissime punizioni con Gazza. Mentre i due osservavano lo specchietto, Sirius si avvicinò alla scrivania e da un cassetto tirò fuori una vecchia pergamena rovinata e consumata dal tempo.
"Per questa non penso che vi servano spiegazioni." disse porgendogliela.
"La mappa!" esclamarono contemporaneamente, sorridendo.
"Esatto, è vostra ora."
Quando Ninfadora era arrivata ad Hogwarts Sirius gliene aveva parlato e lei era riuscita a fregarla dall'ufficio di Gazza. Successivamente era passata in mano ai gemelli Weasley ma ora che Harry ed Allyson sarebbero arrivati al castello era loro diritto poterla usare.
"Grazie papà." esclamarono i due abbracciandolo.
"Usateli bene, mi raccomando." disse facendo loro un occhiolino d'intesa "Sono fiero di voi."
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A better life || Harry James Potter
FanficCosa sarebbe successo se qualcuno avesse saputo dell'innocenza di Sirius Black? Come sarebbe stata la vita del Bambino-Che-È-Sopravvissuto se avesse avuto una famiglia a sostenerlo? Harry James Potter è la fotocopia di suo padre. Ironico, esuberant...