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Lewis quell'anno finì per vincerlo realmente il mondiale, così come quello seguente, raggiungendo così il record che fino ad allora sembrava indistruttibile, di Michael Schumacher.

Isabella era lì, al suo fianco, sotto il podio più importante.
Quel settimo mondiale non fu complicato da conquistare per Lewis, che potè festeggiare il settimo Campionato con tre gare di anticipo.
Quel giorno, però, per la famiglia Hamilton acquistò un colore ancor più particolare, perchè il pilota, sul gradino più alto, si inginocchiò e davanti a tutto il mondo chiese la mano della ragazza che gli aveva rubato il cuore.

"Non ho mai creduto a questi cliché" Disse durante la promessa, alle nozze "Ma Isabella ha stravolto tutto. Ha portato nella mia vita il desiderio di fermarmi, di riflettere, di amare e di mettere radici. Se me l'aveste chiesto un paio di anni fa avrei riso al solo pensiero del matrimonio, eppure oggi non c'è nulla che baratterei con questa sensazione".

Di lì a pochi mesi i neo coniugi Hamilton annunciarono l'imminente arrivo del loro primogenito, Aaron Lando Hamilton Holland.
Inutile dire che Lewis non prese bene il secondo nome che Isabella volle a tutti i costi dare al bambino, ma finì per farsene una ragione.
Dopo di lui, Charlie Hamilton Holland e la principessa di casa, Diana Hamilton Holland.

Diana nacque in una fredda giornata d'inizio inverno, in una clinica privata londinese, riempiendo di una rinnovata gioia la famiglia.

Contemporaneamente dall'altra parte del mondo, più precisamente ad Abu Dhabi, Lando Norris arrivò secondo nella gara più importante della sua vita, la gara che gli consegnò il primo, ed unico, titolo di campione del mondo, di pochi punti davanti al quarto classificato in gara, George Russel.

Il primo campione inglese dopo Hamilton, la cosa fece molto sorridere il ragazzo, ormai uomo, che guardò il cielo emozionato, non riuscendo a trattenere le lacrime.

Isabella, così felice per l'arrivo della sua bambina, si dimenticò perfino di congratularsi con il pilota.

Per anni, poi, i due non si videro più.
Lando continuò ancora per molto le corse, ritirandosi all'arrivo della sua prima ed unica figlia, Victoria.

Hamilton, dal canto suo, non abbandonò mai totalmente il mondo della Formula 1, continuando a recarsi spesso ai Gran Premi per sostenere i nuovi giovani piloti, che vedevano e vedono tutt'ora in lui un eroe, un idolo e un esempio da imitare.

Ma il suo più grande orgoglio è senza dubbio suo figlio, Aaron. Salito sul primo kart a due anni, ha seguito le orme del padre in tutto e per tutto, vincendo al primo colpo ogni categoria in cui abbia partecipato e ritrovandosi da un paio d'anni in Formula 1.

Silverstone, 2042

LANDO

"Norris, è un piacere rivederti nella tua pista. Sappiamo che qui hai conseguito il tuo maggior numero di vittorie, qualche consiglio per i connazionali che oggi proveranno a prendere il gradino più alto?" Sorrido ripensando alla mia prima vittoria a Silverstone, forse il ricordo più caro che ho, dopo il mondiale, l'ultima vittoria e la prima gara...Già, a dirla tutta ho una bella collezione di ricordi.
"Onestamente, ho sempre creduto che Silverstone scelga il suo vincitore prima che si scenda in pista, quindi non ci resta che sperare sia uno dei nostri! Certo, se i ragazzi si ricordassero di non alzare il piede in partenza non sarebbe male".
I giornalisti ridono, così come il sottoscritto, prima di essere interrotti dall'arrivo del 'Re d'Inghilterra', com'è stato soprannominato anni fa.

"Ma abbiamo due campioni al prezzo di uno! Hamilton forza unisciti a noi, in fondo oggi ci sarà anche tuo figlio a giocarsi il podio" Lewis sorride, stringendomi la mano cordialmente e sedendosi al mio fianco.
"Ho sentito cosa ha detto Lando, non posso far altro che sperare la pista riconosca il sangue degli Hamilton" Ride divertito, facendo nascere un sorriso anche sul mio viso.

Wonderwall - Lando Norris Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora