26 ~ Dopo

2.3K 72 31
                                    

~This is the last time I'm asking you why you break my heart in the blink of an eye~


Caro Step, mi dispiace moltissimo per quello che ho detto, non era mia intenzione...
No, non scriverei mai in maniera così ossequiosa.
Caro Step, mi dispiace per averti ferito, non avrei mai dovuto presupporre che tu mi amassi ancora. Ma è così, giusto?
No, meglio di no.
Caro Step, sono una cogliona...
Sì, perfetto, ottimo!

Dannazione. Il mio cervello si smembra e si assembla da due ore nel disperato tentativo di venire a capo di una soluzione che mi permetta di scusarmi con Stefano e di riacquistare un'immagine dignitosa ai suoi occhi. Non volevo mancargli di rispetto né essere presuntuosa. I miei sentimenti hanno preso il sopravvento ma non ho scusanti. Ad allontanarmi dalla mia stessa miseria ci pensa il clacson assordante del furgoncino di Chris, che ho imparato a riconoscere dopo tutto questo tempo, e non ho bisogno di controllare sbirciando dalla finestra per sapere che è venuto a raccattare la sua ragazza preferita sotto casa. Non ne ho bisogno, ma sbricio lo stesso, perché sono curiosa. Mi accascio contro il vetro, godendomi la vista di Maggie mentre cammina spensierata verso Chris con una borsa tracolla lunga fino alle ginocchia che le sbatte contro le gambe facendole assumere un'andatura bizzarra. Il ragazzo, che la sta aspettando contro la fiancata dell'auto, la scimmiotta quando la vede avvicinarsi in quel modo ridicolo, e scoppiano a ridere come se non avessero preoccupazioni al mondo. A me viene voglia di ridere assieme a loro e di piangere e di pulirmi il moccio sulla manica della maglia come succede nei più spazzatura dei film americani, guardarmi un film d'amore nel bel mezzo della mattina e raschiare con il cucchiaio il fondo di una vaschetta di gelato o un intero piatto di spaghetti al sugo.

Appena vedo Maggie poggiarsi sulla fiancata dove poco prima c'era Chris e fondersi con la sua faccia, mi scosto dalla finestra e mi scordo del mio moccio. Le invio un messaggio veloce per sapere dove se ne va, nel mezzo di una giornata uggiosa di gennaio, con quell'enorme carico addosso, scortata da Chris. Non risponde subito, come c'era da aspettarselo, ma appena lo fa vengo a sapere che deve dare un esame in sede universitaria e Chris l'accompagna.

L'università, quell'istituzione di cui mi sono completamente dimenticata, di cui ho fatto a meno. Non dovrebbe sorprendermi così tanto che Maggie sia impegnata con lo studio, come immagino lo siano anche Chris e Stefano, non saprei dire di Benedetta, ma rimane comunque un mondo dal quale mi sono tirata fuori. Le auguro buona fortuna e mi sposto in salotto per ingannare il tempo. Le notizie al telegiornale sono sempre più disastrose man mano che si susseguono i giorni. Sono tristi, allarmanti, deplorevoli, assurde. Quando Nora fa capolino da qualche corridoio, abbasso il volume per evitare che senta. Tra poco ricomincerà la scuola e nemmeno la sua compagnia mi sarà più di conforto. Sprofondo nel divano mentre mi crogiolo in questa miseria, sgranocchiando una carota fredda, senza sapere come evadere da questa prigione.

Perché sono tornata se non c'è niente qui per me?

Forse sarà meglio che torni su, al mio lavoro precario, ai miei nuovi amici inglesi, alla mia vita meno grigia. Lì, lontana, non avevo tempo per pensare a un qui così opprimente. Ripenso al sorriso sul volto di Maggie di poco prima, così fuori posto in questo temporale, eppure così spontaneo. L'invidia mi corrode lo stomaco brontolante.

Piangermi addosso è una mia specialità, se mia madre fosse presente lo direbbe senza mezzi termini. Avrebbe ragione. Chissà quante volte ha avuto ragione ma io non ho voluto ascoltarla, non ho saputo capirla. Quante altre lei non è stata capace di ascoltare me. Il vero problema della comunicazione sta nel non saper ascoltare, prerogativa che nella famiglia Bianchi di solito funziona abbastanza bene. Nella mia invece, oltre a non saperlo fare bene, rincariamo la dose usando parole appuntite, maleodoranti, pesanti, nostalgiche, esagerate. Ma da chi abbiamo ereditato tutta questa teatralità?

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 08, 2020 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Senza di te mai || 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora