Phoebe fermò per l'ennesima volta la sua macchina, maledicendo il navigatore.
Era la prima volta che si recava a Faenza e nonostante la scuderia le avesse offerto un passaggio dall'aeroporto, lei si era ostinata a voler guidare da sola fino alla sede del team. Ovviamente ora era a bordo di una fiammante Honda NSX e non più di un'Alfa Romeo.
Non conosceva le strade però e il suo navigatore come impazzito la faceva svoltare nelle vie più strette e assurde. Provò a rielaborare il percorso nuovamente, non risparmiando insulti pesanti all'oggetto tecnologico. Notò che era più vicina di quello che pensava. Disattivò del tutto il navigatore e partì in accelerata verso la sede dell'Alpha Tauri, sorta dalle ceneri della Toro Rosso. Un po' come una fenice, forse anche per questo avevano scelto lei come nuova pilota.
Finalmente dopo vari isolati di fabbriche, notò l'enorme vetrata raffigurante il logo bianco-blu notte della scuderia. Individuò subito un parcheggio all'interno della struttura, ma quando si avvicinò notò un'altra Honda NSX rossa, posteggiata sopra le linee di demarcazione di ben due parcheggi.
"Incredibile! -sbottò Phoebe sbattendo una mano sul volante- comprano macchine del genere e non sanno nemmeno parcheggiarle civilmente". Si slacciò velocemente la cintura di sicurezza e scese dalla Honda, con il motore ancora in funzione. Assestò un calcio al paraurti della vettura incriminata, insultando tutti i parenti del proprietario incapace.
Il finestrino della Honda si abbassò improvvisamente e un ragazzo con i capelli biondo scuro e l'accento francese si sporse verso di lei "A giudicare dal forte impatto, direi che ci aggiriamo attorno ai 500 euro di danni".
Phoebe lo guardò rassegnata, poi esclamò "Pierre Gasly! Ma chi diavolo ti ha dato la Superlicenza? L'hai vinta con i punti del supermercato?".
Il ragazzo scosse la testa, uscendo dalla vettura "Phoebe Evans. Saluti sempre così i tuoi nuovi compagni di squadra?" "Quelli che non dovrebbero nemmeno poter avere un'auto, sì, li saluto così" replicò lei indispettita.
"Oh, vedo che avete già fatto conoscenza" esclamò Franz Tost, comparendo alle loro spalle, avvolto nella giacca con il logo Alpha Tauri.
"È la prima volta che parlo con questo individuo e spero sia anche l'ultima" ribatté Phoebe indicando Pierre. "Gasly, che hai combinato? -lo riprese bonariamente Franz- devi trattare bene la ragazza, eh".
A Phoebe salì il sangue al cervello in meno di un millesimo di secondo. Si mise le mani sui fianchi, esclamando "E per quale motivo? Perché sono una femmina? Spero di non risentire più un discorso simile! Perché, se proprio devo dirla tutta, io sono più maschio di voi due messi insieme! Ora entro in fabbrica e non serve che mi indichiate la strada o che mi accompagniate, so perfettamente arrangiarmi!".
Si voltò facendo volteggiare nell'aria i capelli lunghi e lisci in modo plateale, mentre si allontanava verso l'entrata con i pugni stretti lungo i fianchi e le fiamme che ribollivano nelle vene.
Franz si voltò perplesso verso Pierre, che fischiò come a dire che da quel momento avrebbero dovuto gestire un vero terremoto. I due uomini, inermi, seguirono in silenzio la ragazza dentro la sede ufficiale Alpha Tauri.
Phoebe li aspettava impaziente, battendo un piede. "Suppongo mi dovrai mostrare la fabbrica -disse rivolta a Franz quando si furono avvicinati a lei- oppure pensi non sia importante dal momento che sono una donna?". Il team manager non replicò e la sorpassò, mentre Pierre affiancò Phoebe. "Ti do un consiglio da amico- le sussurrò- fossi in te non tratterei così il mio capo. Soprattutto dal momento che sei appena arrivata e forse certe confidenze non te le puoi ancora permettere. Sai, qui ci impiegano davvero poco tempo a licenziare. Te lo dico per esperienza".
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Fire is my element
ActionIn pista sono i piloti a fare la differenza, sempre. Tuttavia ogni pilota si spinge al limite perché sa che al termine di ogni curva insidiosa, alla fine di ogni rettilineo veloce, c'è una postazione di commissari pronti ad intervenire, compresi i c...