Se Phoebe avesse dovuto decidere un nome per rappresentare quella giornata, sicuramente la scelta sarebbe ricaduta su: depressione post-gran premio.
Era da un paio di ore che giaceva inerme sul letto, senza nemmeno avere la forza di alzarsi. Continuava a rotolarsi tra le lenzuola, continuando a posticipare il momento in cui la sua giornata avrebbe dovuto avere un inizio.
Il problema è che si sentiva svuotata da tutta l'euforia del giorno prima, come se ora tutta la positività l'avesse abbandonata. Stava soffrendo il calo di adrenalina, un po' come quando si torna da un concerto pazzesco e la mattina dopo il proprio umore è a terra.
Phoebe non riusciva nemmeno a guardare la coppa del terzo posto davanti a lei. Non voleva metabolizzare tutte le emozioni vissute il giorno prima. Si voltò verso il comodino, afferrando il cellulare con la testa che le scoppiava.
Come immaginava nello schermo campeggiavano già varie telefonate senza risposta di Paul. Ma in quel momento non aveva voglia di parlare con il suo manager. Lo avrebbe contattato nel pomeriggio, ben sapendo che avrebbe dovuto affrontare la sua ira per essere stato così palesemente evitato a lungo dalla sua pilota. Phoebe ridacchiò, pensando che prima o poi si sarebbe sicuramente licenziato al colmo della disperazione. Ma ora che lei era all'apice della sua carriera non era conveniente nemmeno per lui compiere questo gesto estremo.
La ragazza notò anche di aver ricevuto alcuni messaggi da Aidan e Mick. Si rifiutò di leggerli, notando come il sorriso sul suo volto si fosse rapidamente spento. Forse era stato persino un bene aver litigato con loro, dal momento che la rabbia accumulata durante lo scontro si era poi trasformata in furia competitiva il giorno dopo. E probabilmente era anche positivo essersi allontanata da entrambi i ragazzi. Magari a mente lucida avrebbe potuto ragionare meglio e giungere finalmente ad una decisione conclusiva.
Ma non aveva le forze di tormentarsi a lungo su quell'argomento, non ora.
Accese la televisione appesa alla parete della sua camera da letto. Non lo faceva quasi mai, però in quel momento aveva bisogno di sentire altre voci umane per coprire il suono assordante dei suoi pensieri.
"E ora la frase del giorno! – esordì il presentatore del canale tv su cui si era sintonizzato l'apparecchio accendendosi- appartiene a Robert Frost, noto poeta contemporaneo statunitense. La nostra bellissima Chantal lo leggerà per noi".
Phoebe incrociò le braccia e sollevò un sopracciglio osservando quella modella bionda con un vestitino addosso che lei non avrebbe indossato nemmeno per andare al mare, cercare in modo impacciato di leggere dal gobbo la frase senza inciampare nelle parole.
"Dicono alcuni che finirà nel fuoco il mondo, altri nel ghiaccio. Del desiderio ho gustato quel poco che mi fa scegliere il fuoco. Ma se dovesse due volte finire, so pure che cosa è odiare, e per la distruzione posso dire che anche il ghiaccio è terribile e può bastare"
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Fire is my element
ActionIn pista sono i piloti a fare la differenza, sempre. Tuttavia ogni pilota si spinge al limite perché sa che al termine di ogni curva insidiosa, alla fine di ogni rettilineo veloce, c'è una postazione di commissari pronti ad intervenire, compresi i c...