Di Aliceddc
Copertina:
L'immagine da te scelta la trovo molto bella e pertinente con la tua trama, perché rappresentativa di una sofferenza primordiale, che nasce nell'infanzia e cresce come un cancro nella vita della protagonista, con rimandi a un mondo onirico che ci portano a non inquadrare bene l'origine. Non mi piace però la citazione, e avrei scelto un tipo diverso di scritte e un colore più chiaro per il nome autrice.
Voto: 4,5/5Grammatica:
È un testo scritto bene. Non ho riscontrato errori significativi se non una perplessità mi è giunta quando ho notato che fai un uso spropositato di punti e virgola e che, soprattutto, li fai seguire da una lettera maiuscola e che vai anche a capo alle volte. Non essendo sicura al 100% che la cosa si potesse fare ho fatto delle ricerche in merito, ho chiesto in giro e - non ancora contenta - ho telefonato a mio nonno (professore universitario), e alla fine ho raggiunto il verdetto che è sbagliato. Il punto e virgola si sceglie quando non si cambia argomento (in caso contrario metti il punto fermo), ma il periodo è composto da un'intricata consecuzione di proposizioni; oppure con un elenco. In ogni caso, comunque, non si va a capo e non si mette la maiuscola. Attenta ad accentare il "sì" e controlla qualche "d" eufonica qui e lì. Per il resto tutto ok.
Voto: 3,5/5Stile:
Lo stile è scorrevole e informale, il che combacia con la narrazione in prima persona di una giovane donna che parla di sè. Mi è piaciuta la tua meticolosità nello spiegare funzioni psichiche cognitive. Ho cercato di mettermi nei panni di un lettore che magari non ha una laurea in psicologia come noi, e trovo che tu abbia avuto la capacità di rendere accessibile la storia a tutti, pur non perdendo specificità.
Voto: 4,5/5Intreccio:
La trama finora mi sembra ottima. I temi da delineare in itinere sono molti e nessuno viene buttato lì senza cura, nè ci troviamo un overload di informazioni e autodiagnosi/diagnosi affrettate come accade spesso nelle storie di questo genere. Mi piace che la protagonista abbia un certo grado di autocoscienza, ma che non riesca (soprattutto in adolescenza) a dare un senso univoco ai suoi disagi.
Voto: 4,5/5Personaggi e luoghi:
La protagonista mi è piaciuta molto e con i vari accenni al suo mondo di ragazza degli anni '90 non ho potuto non sentirmela vicino. Quando hai nominato il "Cioè" sono quasi morta! Mi piace la sensibilità e delicatezza con cui descrivi le sue incertezze sull'aspetto e sugli approcci coi ragazzi. Un'altra cosa riuscita è la sottile differenziazione tra l'autocoscienza della ragazza a 15 anni, a 25, dunque prima della terapia, a lei narrante (si presume dopo la terapia).
Gli altri personaggi sono ancora molto sullo sfondo, ma dall'avvio lento della trama e con una terapia in vista nei prossimi capitoli già intuisco che avrai modo di approfondirli. Il padre di lei ti dico fermati! Che odio...
Le descrizioni dei luoghi non sono quasi mai presenti, però, devo essere sincera, leggendo non ne ho sentito la mancanza, perché trovo che chiunque sappia immaginarsi una casa, un muretto fuori scuola o quant'altro. Semmai io approfondirei sulla città/paese dove si trovano, perché a parte qualche uscita in siciliano non mi pare tu abbia specificato dove siano (oppure mi è sfuggito!).
Voto: 4/5Consigli: oltre al fatto di fare più uso di punti fermi che altro, non mi sento di consigliarti alcunché perché la storia sembra che abbia già un'impostazione vincente. Non so se è perché tu abbia preso spunto dalla tua biografia o altro, ma è tutto molto sentito e trattato con cura e priva di giudizi, per cui complimenti!
Voto finale: 21/5
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