Cronache dei Figli del Cielo: il Giglio di Cenere

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di AuroraScarpolini

Copertina:  Come cover in sé mi piace, ma non rende giustizia al genere e alla storia

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Copertina:  Come cover in sé mi piace, ma non rende giustizia al genere e alla storia. Il font e il colore delle scritte sono troppo semplici, fossi in te rimpicciolirei il fuoco in basso o la luna in alto in modo da avere più sfondo disponibile e poter mettere le scritte con un bell'effetto metallico dorato. Ti consiglio, semmai, di tenere grandi solo le parole chiave, visto che hai titolo e sottotitolo lunghissimi, e mantenere gli articoli indeterminativi o la parola "cronache" più piccoli, come avviene per cover dove le scritte sono protagoniste.

voto: 3,5/5

Grammatica: molto buona! Non ho trovato errori ortografici e la punteggiatura era altrettanto precisa.

Voto: 5/5

Stile: La scrittura è matura. Le parti descrittive sono caratterizzate da poetiche similitudini e periodi non troppo lunghi, rendendo la lettura scorrevole. Ho notato però uno sbilanciamento tra descrizioni e parti dialogate. Spesso quando ti trovi in una parte o nell'altra senti la mancanza di qualche riferimento in più o qualche battuta di intramezzo. Cercherei, in una successiva revisione, di mescerle meglio.

Voto: 4/5

Intreccio: Nonostante io abbia letto il prologo e quattro parti, in pratica non sono arrivata neanche a fine del primo capitolo. L'ho trovato un po' strano perché, a dire la verità, mi sembra di essere già entrata a capofitto nella storia. Quindi, o succedono troppo in fretta le cose, o i capitoli sono troppo lunghi. Si dice che i capitoli non debbano mai superare le 20 pagine, per assicurare la lettura di un'ora e non di più, quindi vedi tu. In ogni caso, non mi è parso di essere sopraffatta dagli eventi, anzi ho trovato tutto molto chiaro e sono rimasta con l'impulso di proseguire la lettura. Una cosa di cui ho sentito la mancanza, però, sono i dettagli circa i movimenti di scena dei protagonisti e le considerazioni degli stessi durante le parti dialogate. Diciamo che se il tuo intento è lasciare carta bianca al lettore nell'immaginarsi le cose ok, ma io fossi in te aggiungerei qualche dettaglio perché essendo in una realtà completamente sconosciuta con dei personaggi altrettanto ignoti è difficile poter cogliere quello che vuoi trasmettere senza farsi delle idee proprie che magari differiscono dalle tue e poi verranno disattese andando avanti nella lettura.

La trama è originale fino a un certo punto, nel senso che il tema delle divinità (o simili) è ricorrente, ma credo che il punto di forza di questa storia saranno più che altro i personaggi e le loro peripezie. Un punto speciale va alla mappa disegnata a mano dall'autrice (vai così, ragazza!), però mi è dispiaciuto che con la scannerizzazione si siano sbiaditi molto i nomi, quindi forse sarebbe il caso di tratteggiarli in bianco col computer, così da risaltare meglio, o inserire delle vignette a pergamena con dentro i nomi...

Voto: 4/5

Personaggi e Luoghi: I personaggi sono tanti e sono giovani. Tra loro si crea da subito un intreccio che li unisce, un destino comune. Credo che il tenero tra Aydan e Rubi sia espresso poco chiaramente, infatti quando si sono baciati sono rimasta spiazzata, perché fino a lì mi sembravano avessero un rapporto quasi fraterno. Mira l'ho AMATA. David resta ancora un mistero, ma ripeto che non siamo neanche a fine primo capitolo, per la Peppetta!

I luoghi sono buoni, ma confermo quello che ho detto finora, cioè che mancano descrizioni delle scene precise.

Voto: 3,5/5

Voto finale: 20/25

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