Copertina:no, ti prego no. La tua storia è così rigorosamente curata che questo découpage trash mi turba profondamente. Ho visto che hai usato molto scene del Romeo e Giulietta del Zeffirelli, perchè non provi a usare una immagine da lì? Oppure se all'arte figurativa vuoi dare importanza prova a scegliere un soggetto solo. Semmai prova a farti aiutare con qualche servizio di grafica però veramente è troppo un peccato così.
Voto: 2/5
Grammatica:
Impeccabile, davvero. Non ci sono errori e la padronanza della lingua è ben evidente inoltre dall'uso di un rimando a latinismi e al volgare con cui costruisci i periodi. Davvero complimenti. Come al solito stavo per farmi sconvolgere dai dialoghi (ormai è un'abitudine mia), e stavo per dirti che lo spazio con le caporali non serve ma poi ho aperto un libro a caso (Harry Potter prima edizione) e mi sono resa conto che anche lì sono presenti spazi per cui mi sto zitta e mi vado a sedere in un angolino.
Voto: 5/5
Stile:
Anche qui, piovono coriandoli. La narrazione è resa oltremodo viva e vera grazie a un linguaggio che richiama un'antichità senza risultare troppo astruso e dà modo, soprattutto nei dialoghi, di entrare davvero nell'epoca e nell'atmosfera di corte. L'uso del lessico volgare l'ho trovato del tutto azzeccato soprattutto in scene o parti narrative dove parli della maternità, del matrimonio e aimè anche dello stupro, facendo connettere il lettore intimamente con un pensiero più primordiale di questi concetti, in linea con l'idea cinquecentesca. La consecuzione tra parti narrate e dialoghi è ben bilanciata e mai ti sollevi o scendi dalla linea stilistica che hai scelto, donando una piacevole conformità al tutto che davvero mi ha fatto dimenticare di essere su wattpad e non con in mano una delle mie solite e amate biografie di casate (e neanche una delle tante, ma una che rileggerei più volte). Si vede che ci tieni molto e che ti cali nella parte, col pensiero, con le ricerche e con l'idea di quella vita in quel ducato e in quel tempo, e permetti a chi ti legge di unirsi a te.
Voto: 5/5
Intreccio:
L'idea di iniziare al momento della separazione e della discesa imminente dei francesi sulla penisola italica è stata molto azzeccata per due motivi: hai avuto modo sia di spiegare la situazione geopolitica, sia di far entrare in contatto con la famiglia e i loro intrighi relazionali. Devo dirtelo, per mia personale passione avevo sempre girato intorno agli Sforza, ma mai mi ero soffermata su di loro, per cui leggendo i primi tre capitoli mi sono dovuta fermare più volte per leggere qualche approfondimento. Probabilmente per rendere più facile la cosa dovresti pubblicare una guida genealogica prima di iniziare, così da facilitare i lettori meno desiderosi di approfondire per conto proprio. La trama ha modo di entrare, una volta che Beatrice si ritrova sola, nella sua intimità di donna rinascimentale, così piena di carattere e dal passato ricco e vagamente oscuro. Nonostante la sua gioventù la renda sia prestante sia ingenua, ho trovato così giusto mostrare la sua incapacità militare scontrarsi col suo orgoglio nobiliare, così come le avversità e sevizie successive con la sua fede e i suoi turbamenti riguardo alla sacralità della sua persona che ha incorporato così a sè il concetto di madre e moglie da non sapersi vedere come vittima, ma come un'entità vuota. Dal titolo dantesco immagino che a proseguire incentrerai la trama sul concetto di vendetta, che spero cali inesorabile sul re francese come un flagello che si ripete in un vorticoso supplizio di crudeli pene e assai rigide vergate (quanto potrei continuare...).
Voto: 5/5
Personaggi e Luoghi:
Il castello sforzesco lo sai come l'Ave Maria e l'abbiamo ben capito :) nonostante questo però, considerando nella complessità, la parte dell'assedio l'ho trovata un po' meno piena di contenuto rispetto alle altre parti lette. Non so se è stata una mia impressione, oppure tu ti sia sentita più partecipe di altre parti della narrazione e l'abbia resa come una scena di passaggio dal prima al dopo, ma invece io ritengo che sia una bella occasione per dare un'occhio su una parte molto significativa e sempre presente della vita Rinascimentale, che andava avanti a guerre tra signorie, ducati ecc... Mi spiego meglio, la sua conclusione l'ho trovata un po' affrettata, forse qualche paragrafo in più anche associato ai turbamenti decisionali di Beatrice potrebbero bastare. Ho trovato la scena di Beatrice che lascia morire Galeazzo molto pertinente con quella di Caterina Sforza che assediata da Cesare Borgia si tira su la gonna per far vedere che se gli ammazzava il figlio ne avrebbe potuti fare altri. I personaggi sono pregni di storia e animo. Beatrice è perfetta, come già detto. Ludovico e Galeazzo anche preservano una fierezza e coerenza storica non da meno. Nel complesso hai creato una cerchia ben caratterizzata e in quanto al re Francese nella sua brutalità è un personaggio di altrettanto spessore, seppur terrificante.
Voto: 5/5
Consigli: ti prego cambia la copertina :) per il resto voglio ringraziarti vivissimamente perchè, per passione personale, avevo letto di Alfonso d'Este e Isabella d'Este, di Cesare e Lucrezia Borgia (moglie di Alfonso), di Caterina e Giovanni Sforza, ma di Beatrice e Ludovico il Moro mai, per cui ti ringrazio perchè mi hai fatto appassionare. Appena finito con la mia tortuosissima liaison con i Farnese e gli Orsini (questione di natali) di cui spero di cominciare a scrivere presto, mi addentrerò nel tuo mondo con un salto triplo sgambettante!
Voto Finale: 22/25
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