Sono sveglia. Mi ha svegliata il vento. Anche se ieri sera siamo andati a dormire tardi, io sono sveglia. Sono sempre stata mattiniera. Ho gli occhi aperti ma con tutto il corpo sono ferma immobile: Blake sta dormendo letteralmente attaccato a me, mentre dormiva, stanotte, ho sentito che mi ha abbracciata e non si è più mosso. Devo ammettere che sono stata sveglia mezz'ora completamente in panico perché è troppo per me. Ho bisogno del mio spazio vitale, però ci ho fatto l'abitudine e ho dormito in pace con lui aggrappato a me.
Decido di alzarmi e cerco di fare meno rumore possibile. Vado in bagno e mi lavo il viso. Per circa due minuti mi sono fissata allo specchio: ho cercato di ricordarmi cos'è accaduto ieri sera, cosa ho provato, come sono stata.
Innanzitutto, ho bisogno di spazio. Ieri sera sul palco mi sono sentita libera, con i miei spazi. Invece, nel resto mi sono sentita completamente oppressa dalle persone che mi stanno intorno. Ritorna il ricordo di Zack, di quella notte terribile e di quella volta che tentai di farla finita su di me. La mia libertà è sacra, voglio che rimanga così per sempre.
Esco dal bagno perché non ne posso più di questa "auto-psicoterapia" è più dolorosa che utile. Decido di mettermi una felpa perché ho freddo e rimango con i pantaloncini del pigiama. Vado giù in cucina. Ho una fame tremenda stamattina, il che è strano, soffro di nausee mattutine da quando ne ho memoria. Apro il frigo e vedo cosa c'è: c'è praticamente tutto. C'è così tanta roba che mi passa completamente la fame.
Decido di andarmi a sedere a bordo piscina e immergo le gambe. Mi metto a lavorare un po': quando sono stressata è l'unica cosa che riesco a fare. Nel giro di venti minuti ho risposto a tutte le mail, posso ritenermi soddisfatta. Vedo Anne che mi raggiunge: "Ciao, buongiorno festaiola!" mi dice. "Oi ciao." Rispondo.
Stamattina avevo voglia di pace e invece no, ancora Anne che rompe il cazzo.
"Carrieee?" mi chiama.
"Cosa?"
"Ti conosco meglio di me, cosa c'è che non va?"
"Stamattina è successo qualcosa di strano: mi è ritornata l'ansia, sai quell'ansia per la quale sono scappata da Roma e sono venuta qua. Troppe emozioni in così poco tempo... stanotte Blake ha dormito abbracciato a me, devo ammettere che all'inizio avevo bisogno del mio spazio vitale ma poi mi sono abituata e non mi è nemmeno dispiaciuto. Invece, stamattina mentre mi guardavo allo specchio, ho rivisto quella volta che ho provato a togliermi la vita..." le confesso.
"Carrie, quello è il passato, cerca di vivere il presente..." mi risponde.
"Anne, ho paura, ho molta paura." Scoppio in lacrime e lei mi abbraccia. Dopo circa cinque minuti lei mi dice: "Adesso prendiamo in mano la situazione Carrie: tu sei caduta tantissime volte nella tua vita, ma sai cosa ti rende forte? Ti sei sempre rialzata da sola. Tu non hai paura!"
"Sì che ce l'ho..."
"Allora facciamo così: adesso vai su, prendi un po' di Xanax che ti aveva prescritto lo psichiatra. Ti lavi quel bel viso e poi scendi in cucina che prepariamo la colazione per tutti." Mi dice raggiante. Io sospiro.
"Carrie muovi quel culo!" mi dice iniziando a farmi il solletico.
"Ok, ok adesso vado!" le dico cercando di non ridere.
Salgo su e prendo alcune gocce di Xanax e mi lavo il viso. Grazie a Dio, il farmaco fa effetto. Sento Blake che si sta svegliando, inizio a correre giù perché voglio fargli una sorpresa con la colazione.
Io e Anne prepariamo in pancakes, delle uova, della macedonia, litri di caffè, cornetti e succhi.
Mentre apparecchiamo in giardino Anne mi chiede: "Va meglio con il farmaco?"
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Play me.
RomanceCarrie è una ragazza con un passato tumultuoso decide finalmente di scappare di casa e di andare nella sua città preferita. Ben presto, inizia a fare i conti con le responsabilità che ha: deve mantenersi. Decide quindi, trovarsi un lavoro. Cosa succ...