9-Monotonia

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"Mamma, domani ci sarà una festa a casa di una mia amica, posso andarci?" la mora chiese il permesso a sua madre, in cuor suo sperava che dicesse di no così lei sarebbe potuta rimanere a casa a distrarsi con i suoi amati libri

"Credo non ci sia problema, chi ti accompagna?" la donna era d'accordo sul mandare sua figlia ad una festa, ultimamente aveva notato che era un po' giù di morale e non riusciva a capirne il motivo, forse una buona dose di divertimento l'avrebbe aiutata in qualche modo

"Hyunjin si è offerto, ha detto che ci voleva andare anche lui insieme ai suoi amici" rispose Yeji prendendo un sorso di succo alla pesca dal bicchiere

"Comunque tornerò a casa non dopo le undici, promesso" aggiunse infine

"Amore, so che sei una ragazza molto diligente nello studio e non vuoi perdere nemmeno un giorno di scuola, ma per una volta puoi anche divertirti, goditi la serata".

La mora aveva sperato con tutta sè stessa che sua madre le dicesse di no o che almeno le desse un coprifuoco decente e invece nemmeno quello, con la scusa dell'essere un ottima studentessa, le aveva detto di divertirsi, quale madre direbbe una cosa del genere alla propria figlia?

"Va bene" rispose alzandosi rassegnata la ragazza.

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Era mattina e un altro giorno di scuola era iniziato, la sveglia l'aveva colta di sorpresa, aveva dormito poco e male, non era riuscita a chiudere occhio per colpa dell'imminente festa che si sarebbe tenuta quel giorno.

Si era vestita in fretta e aveva preso una merendina dalla dispensa ed era uscita di casa, aveva paura di incontrare Ryujin dato che abitavano vicino e dovevano fare la stessa strada tutti i giorni per andare a scuola, superò alla svelta il parco dov'era stata prima che la scuola iniziasse e in poco tempo raggiunse il coffee shop dove tutto era iniziato e poi arrivò a scuola prima che aprisse.

Qualche istante dopo vide un'auto nera parcheggiare vicino alla struttura, Lia uscì dalla vettura e si avvicinò alla mora

"Buongiorno ragazza, emozionata per la festa?" la ragazza era emozionata, le mancava andare alle feste, in Canada era lei ad organizzarle

"Veramente sono nervosa" Yeji si strinse nelle spalle, al solo pensiero di essere rinchiusa in una casa piena di gente ubriaca e con la musica altissima le veniva da impazzire.

"Sarà una normalissima festa, vedrai" cercò di rassicurarla Lia.

Yeji stava per rispondere quando la campanella suonò: una massa di persone iniziò ad entrare nell'istituto e la mora e la sua amica vennero spinte dentro.

La prima ora con la professoressa di matematica passò molto lentamente tra frazioni, funzioni e funzioni con frazioni, la seconda ora era di italiano e lì, nella sua classe incontrò un nuovo studente: si chiamava Choi Soobin, aveva i capelli blu chiaro e sembrava molto simpatico.

La pausa pranzo era iniziata da poco e Yeji e Lia erano come sempre insieme, la mora si era messa al tavolo a mangiare la merendina che aveva portato da casa mentre aspettava la sua amica che era alla cassa a pagare per il suo cibo.

Accanto al tavolo dov'era seduta passò Ryujin e per poco più di un secondo i loro sguardi s'incrociarono ma la rosa fece in modo che quel contatto s'interrompesse lasciando che tutte le parole non dette e i sentimenti ancora non espressi rimanessero tali.

L'ultima ora di scuola era finita e Yeji iniziava a provare sempre più ansia, la festa sarebbe iniziata a breve e lei non aveva ancora idea di cosa mettersi e di come comportarsi, stava mettendo nell'armadietto i libri che aveva usato per ultimi

"Yeji,è un problema se alla festa viene anche Ryujin?" chiese Chaeryeong spuntandole da dietro le spalle, sapeva che tra le due le cose erano complicate

"Ha bisogno di distrarsi, anche lei sta male dopo quello che è successo" le spiegò la ragazza dai capelli del colore del caffè, la mora rabbrividì, non voleva incontrarla, aveva paura, ma non poteva di certo negare a qualcuno di divertirsi

"Non, non c'è problema" sorrise forzatamente la ragazza, in quel preciso istante aveva deciso che non sarebbe andata alla festa, non voleva rischiare di imbattersi in lei.

"Spero ti divertirai comunque" sospirò la più piccola

"Ci vediamo stasera, ciao unnie" la salutò Chaeryeong.

Yeji andò a casa rassegnata, da un lato voleva andare alla festa per capire cosa si provava in quelle occasioni, voleva divertirsi e perdere il controllo per una volta, dall'altra, invece, voleva rimanere a casa, non poteva permettersi di fare delle stupidaggini, non se lo sarebbe mai perdonato.

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