CAPITOLO X

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Soffitto bianco. Era quello che aveva fissato per tutta la notte Alexandra. Rigato al passare delle macchine e completamente bianco alle prime luci del mattino. Era quello che aveva guardato avvolta nelle lenzuola. Ripensava in continuazione a tutto quello che era successo. La cosa che ancor di più l'aveva spiazzata era stata la storia del piano. Un piano di cui aveva intuito l'esistenza, ma del quale non aveva alcuna prova. Troppe stranezze una dopo l'altra. La messa in scena del quiz con in palio soldi vinti da uno sconosciuto, che si scopre essere un dipendente dell'hotel bisognoso di denaro per pagare l'università; ma questa non era l'unica rivelazione di Mrs Parkin. Il fatto che quel giorno non rispondesse al telefono e che fosse in ritardo, era tutta una montatura per testare l'affetto nei suoi confronti. Per non parlare del finto incidente della bambina, tutta una messa in scena, per testare le capacità di Alexandra, ed il suo buon cuore. Era contenta che la bambina non avesse corso un vero pericolo, che nessuno avesse corso un vero pericolo. Ma si sentiva presa in giro.

Quella sera fu un'altalena di emozioni, partendo dalla lettura del testamento, fino a dopo la cena, durante la quale Mrs Parkin spiegò dell'incontro al ristorante dell'hotel, durante il quale venne ideato il piano. E ancora mentre le due donne, in silenzio uscivano dall'ascensore, il facchino diede un colpetto timido alla spalla di Alexandra. Lei si girò e senza avere il tempo di proferire parola, il ragazzo disse con un filo di voce <<Stia attenta signorina, degli uomini potenti architettano qualcosa>>. Alexandra per un momento spalancò gli occhi e chiese <<Come ti chiami?>>. Il ragazzo dai capelli scuri e dagli occhi quasi trasparenti e gentili rispose balbettando <<Tom Sparkle>>. Era il nome di chi aveva vinto il premio in denaro. <<Va bene Tom, probabilmente sentirai o vedrai altre cose di questo genere, vai da Mr Patterson e digli di contattarmi subito se accadrà, oppure vieni direttamente da me. Non rivelare a nessuno le informazioni se non a me. Ok?>>. Gli rispose con un cenno del capo e si dileguò. Alexandra raggiunse Mrs Parkin che era fuori ad aspettare un taxi, le si avvicinò e guardando la strada disse <<Non sono arrabbiata, ma basta bugie. Comunque, una serata piena di sorprese e penso che non ne vorrò per un bel po'>>, Mrs Parkin fece un risolino e disse solamente <<Mi dispiace>>. Di lì a poco salirono sul taxi che le riaccompagnò ognuna a casa propria. Fino ad arrivare al momento in cui Alexandra si infilò a letto, ma non dormì, rifletté sul dà farsi.

Si alzò dal letto all'alba e digitò un numero sul telefono, <<Mr Patterson sono Alexandra Crane, scusi per l'orario, tra poco sarò lì>>.

ALEXANDRA CRANE E IL MISTERO DEL MONTICELLI PALACEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora