𝐢𝐢. 𝐏𝐫𝐨𝐩𝐡𝐞𝐜𝐢𝐞𝐬

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CHAPTER TWO

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CHAPTER TWO


Jason si sedette al fianco di Crystal, durante il falò.

Annabeth le aveva raccontato tutto quello che era successo quel pomeriggio - della cabina di Era, di Rachel, Piper e dell'apparizione della dea della famiglia, e di come la figlia di Atena avesse cercato di aiutare il biondo a recuperare la memoria andando nella Cabina di Ipno.

Di fronte al fuoco, alcuni ragazzi della Cabina di Apollo ballavano e cantavano, divertendosi come dei bimbi a Natale.

La figlia di Ares sorrise alla scena, notando che Will aveva appena tirato dentro alle danze anche una sua sorella minore, riconosciuta da poco.

«Quindi...» esordì Jason. «da quanto tempo sei qui, se posso chiedere? Al Campo, intendo.»

«Da nove anni.» rispose Crystal calma, continuando a sorridere intenerita dai figli di Apollo «Da quando ne avevo sei.»

Jason notò che in quel momento lei sembrava una ragazza totalmente diversa da come l'aveva vista quella mattina.

Sembrava... rilassata, forse.

Non sembrava volesse uccidere nessuno, al contrario di quando erano appena arrivati e lui aveva chiesto di suo fratello, e aveva un sorriso che pareva permanente sul viso.

I suoi occhi, che quella mattina gli erano sembrati solo di uno strano marrone, erano diventati di un color miele grazie al bagliore del fuoco, e sembrava quasi che lei non avesse paura di nulla in quel momento.

Però nelle pupille aveva questo briciolo di tristezza - come se avesse pianto talmente tante volte che ormai essere triste fosse normale.

I semidei attorno al fuoco smisero di ballare, mentre tutti i ragazzi del Campo applaudivano e Chirone si presentava, applaudendo pure lui.

«Bravissimi!» si complimentò. «Un benvenuto speciale ai nostri arrivati. Io sono Chirone, il direttore delle attività del Campo, e sono felice che siate arrivati qui sani e salvi e con quasi tutte le membra attaccate al corpo.» indicò Crystal. «Lei è la capocampo, Crystal. È la principale allenatrice di lotta e combattimento, e in caso di dubbi, domande, consigli o richieste potete chiedere a lei.» alcuni semidei esultarono per la figlia di Ares, altri applaudirono.

Ecco la differenza tra Luke e Crystal: Luke spesso sembrava quasi un traguardo irrangiungibile, e insegnava sempre la sua tecnica di combattimento - come se volesse creare dei cloni.

Crystal, invece, era diversa: aveva molti amici al Campo, ma nemmeno uno di questi era per la fama che essere capocampo le aveva procurato; non insegnava la tecnica che usava lei in combattimento a meno che non glielo chiedessero, in quanto aiutava i semidei a creare la propria, di tecnica.

𝐁𝐋𝐎𝐎𝐃 ▸ 𝐣𝐚𝐬𝐨𝐧 𝐠𝐫𝐚𝐜𝐞 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora