Capitolo 8

226 82 58
                                    


Il contatto fisico reciproco, le emozioni provocate dalla loro vicinanza erano state tanto sconvolgenti che Alexandra e Clint avevano soprasseduto all'ulteriore confronto promesso, l'ultima parte della confessione della ragazza che l'arciere aspettava.

Continuavano, separati, le sessioni di allenamento e si erano incrociati in rari momenti di incontro di natura esclusivamente professionale; persino gli stringati messaggini scambiati languivano.

La Anderson aveva ricevuto, in compenso, una chiamata di Nikki accompagnata da un invito che non aveva potuto rifiutare, sia per la compagnia sia per la meta particolarmente gradita: la cioccolateria Venchi sita all'interno di Eataly nel nuovo World Trade Center, a cui il gestore del franchising, appassionato dello scrittore J. R. R. Tolkien e dell'opera Il Signore degli Anelli, aveva dato un nome speciale: Il rifugio degli Elfi.

All'orario dell'appuntamento, entrambe puntuali, si ritrovarono nel paradiso degli amanti del cioccolato, noto per gli stand ed espositori di caramelle, per il gelato italiano più gustoso di New York City - molto diverso dall'insipido ice cream americano - e, soprattutto, per crepes farcite, praline di ogni tipo e qualità e una bevanda realizzata con l'oro dei Maya da far invidia agli stessi dei messicani.

'Ciao! Ho già l'acquolina in bocca e avrei disdetto qualunque impegno per raggiungerti' Alexandra commentò, all'indirizzo della Morris, avvolta in un cappotto di cammello molto chic nel più classico abbinamento: col nero.

Rendeva più diurno lo scuro del tailleur pantalone a sigaretta, della giacca avvitata e del maglioncino; la borsa a mano animalier e gli stivaletti dal tacco sottile in pelle bordeaux, invece, lo facevano apparire meno visto, sdrammatizzando un capo sofisticato e intramontabile. 'Mi piace il tuo stile!' commentò, prendendo posto a un tavolo d'angolo dove avrebbero potuto chiacchierare indisturbate.

'A me il tuo, compresa l'ispirazione esquimese' Veronica ridacchiò.

Sotto il piumino bluette, la Anderson, infatti, era corazzata dal freddo con un maglione di cachemire azzurro tessuto a cuoricini più scuri, dei jeans elasticizzati, stivaletti morbidi Ugg marroni rivestiti di pelliccia ecologica bianca; aveva avvolto in più giri intorno al collo una sciarpa a quadri celeste, beige e panna. Una tracolla dell'amata Chanel nei toni dell'avio era posata sulla seggiola libera.

'Detesto l'inverno!'.

'Lo avevo intuito. A casa tua è concesso il bikini anche a gennaio!' ricordò la nutrizionista, memore del tepore dell'appartamento di Alex.

'Grazie della proposta. Sono già venuta qui in un paio occasioni con Tim e il nostro gruppo di amici. Di solito preferiscono locali meno costosi perché in pochi lavorano' la qualità dei prodotti proposti era direttamente proporzionale al loro prezzo.

'L'adoro e ho trascinato Thor con me alla scoperta di questo giardino di delizie. È impazzito; abbiamo assaggiato tanti di quei cioccolatini che pensavo saremmo finiti dritti dritti in ospedale...' le confessò Veronica, radiosa 'ho un debole per i bonbon, debbo confessartelo'.

'Uhm, Point Break ha un appetito insaziabile, si intuisce al primo sguardo!' Alexandra arrossì leggermente, facendo una battuta 'Secondo me, per più di una leccornia!'.

'In effetti smaltiamo insieme parecchie delle calorie ingurgitate! E' una questione di salute! Ed è un paziente che dà moltissime soddisfazioni, con il suo metabolismo e le prestazioni... degne!' la Morris rispose senza remore inclinando la testa e abbozzando un sorriso eloquente.

'Adesso è chiaro perché abbia perso peso!' sbottarono a ridere fragorosamente all'unisono, contenendosi un po' davanti al cameriere 'Che consigli?'.

L'arciere e la ballerina#ClintBarton#AvengersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora