Capitolo 12

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'Amore, grazie infinite...' Thor era commosso e non smetteva più di ringraziare Nikki. Non si trattava solo della sua idea di organizzare un fine settimana romantico per festeggiare San Valentino, ma del significato speciale nella scelta del luogo.

Quando la fidanzata aveva fermato l'auto davanti al Castle Hill Resort & Spa, nella località di Cavendish, il biondo aveva strizzato gli occhi, meravigliato. Si aspettava un hotel moderno con un centro benessere, non ciò che si era trovato davanti: un vero e proprio castello a ridosso della montagna innevata e circondato da un rigoglioso bosco, caratteristico del Vermont.

'Nulla di meno per il mio principe' la Morris si era esibita in un sorrisetto soddisfatto, certa di aver colto nel segno.

'È bellissimo, suggestivo. A parte la neve, mi ricorda...'

'Asgard! Speravo che ti avrebbe fatto sentire a casa!' la splendida dimora storica in pietra era uno dei castelli più famosi e meglio mantenuti dello Stato del New England.

'Sei tu la mia casa' sussurrò, colpito dalla sua premura.

La distruzione del proprio Regno e la perdita dei cari era stata emotivamente devastante; soprattutto del fratellastro Loki, esibitosi in un gesto eroico e inaspettato contro il Titano viola che lo aveva assassinato, barattando la propria vita per proteggerlo e dargli una possibilità di salvezza.

I pochi concittadini sopravvissuti avevano affrontato un viaggio stellare per stabilirsi definitivamente sulla Terra: come diceva l'amato genitore - Odino, padre degli Dei - Asgard era un popolo, non un luogo.

Aveva ribadito il concetto a se stesso innumerevoli volte, ma l'assenza di qualsivoglia forma di affetto aveva contribuito all'aumento dell'introversione istintiva che lo attanagliava.

La timidezza, i modi saggi e pacati appartenenti a un anziano millenario erano i mattoni robusti del muro che lo separava dagli altri. E il motivo della decisione di interrompere le scorribande con i viaggiatori galattici; quando era con loro, guasconi ed esuberanti, si sentiva un pesce fuor d'acqua.

Ed era stato così con chiunque aveva frequentato, tranne con gli Avengers - che possedevano sì sfaccettature caratteriali e un background particolare ma pure una comunanza di valori e un'indole coraggiosa e altruista - e... con Nikki: con lei era tutto semplice e spontaneo.

'E tu la mia' controbatté la nutrizionista 'questo non ci impedirà di godere delle prossime ore qui' salutò l'addetto dell'albergo che aveva recuperato le loro valigie, ammirando il maestoso palazzo, signorile ed elegante, che conservava le caratteristiche esterne di una magione d'epoca.

All'interno spiccava un arredamento originale composto da molti pezzi d'antiquariato di grande pregio, in un ambiente in cui non mancavano le migliori dotazioni moderne.

Data la natura storica del castello, l'arredamento era di colore scuro, non cupo; al piano terra colpiva una biblioteca di grandi dimensioni ove era possibile immergersi nella lettura, ordinando un drink, sprofondati in un lussuose poltrone di pelle.

'Preferisco la Spa alla cultura, almeno per ora' Nikki aveva riservato la suite migliore della struttura: una stanza che rappresentava un vero e proprio gioiello, il fiore all'occhiello della dimora.

Era arricchita da un letto a baldacchino con tappezzeria damascata e una miriade di cuscini abbinati, da un romantico camino - debitamente accesso al loro arrivo - da un piccolo soggiorno con un sofà e da un tavolino pieno di prelibatezze: un cestino di benvenuto riempito di frutta, un vassoio di dolcetti artigianali tipici della zona e un cestello d'argento da cui spuntava il collo di una bottiglia di pregiato champagne.

L'arciere e la ballerina#ClintBarton#AvengersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora