gelosia

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era una sconosciuta eppure aveva un brutto presentimento su di lei, una sensazione sgradevole, la ignorai per il momento ma lei sapeva che l'avevo vista, finimmo la partita, :-Cassy non vieni? :-vorrei stare un pò da sola, Jasper era preoccupato ma sapeva che se avessi avuto bisogno di lui l'avrei chiamato e lui sarebbe venuto subito sapevamo molto dell'altro ma io sapevo che c'era molto altro da scoprire ancora. Una volta restata sola mi decisi :-vieni fuori so che sei qui! mi concentrai  questa ragazza che bacia Jasper io con il cuore distrutto  mi spaventai come mai, questa era una cosa che non mi sarei mai aspettata, sarebbe stata una tragedia per la mia felicità, mi serviva del tempo per metabolizzare ma ormai ero là quindi avrei dovuto affrontare la questione, mi ripresi e alla fini la vidi, aveva occhi rossi fino all'iride lunghi capelli  neri e scompigliati sembrava una donna d'epoca poteva sembrare davvero bella ma in quel momento ero troppo impegnata a pensare a ogni modo per poterla ucciderla se avesse fatto qualcosa :-cosa vuoi? :-sono qui per Jasper. un brivido mi percorse tutta la schiena e provai una sensazione che non avevo mai provato, era molto sgradevole :- non è qui che cosa vuoi da lui? :-che ritorni da me. ora ero davvero incazzata me ne andai via di corsa e tornai a casa, mi doveva una spiegazione! entrai nell'atrio mi stava aspettando e mi venne subito incontro :-tutto ben- si fermò non appena capì il mio umore gli lanciai uno sguardo omicida e si ritrasse un pò l'avevo spaventato :-ehm Cassy cosa c'è? :-no niente soltanto una donna che vuole che tu ritorni da lei :-oh-il suo viso si addolcì ma io gli lanciai un'altra occhiataccia e si irrigidì di nuovo-e per caso aveva gli occhi rossi e i capelli neri? :-la ricordi molto bene vedo, ora prima che io stacchi il collo a quella a te e incendi tutta Forks tralasciando la casa perchè Esme ci tiene dammi una spiegazione plausibile :-faresti tutto questo? :-Jasper! :-ok ok ti spiego per bene-il suo volto assunse una piega amara- ero riuscito ad entrare nell'esercito mentendo sulla mia età e facendo carriera divenni infatti il maggiore più giovane del Texas nell'Esercito Confederato esisteva da poco e offriva grandi opportunità, duranti la prima battaglia di Galveston ero stato incaricato di far evacuare donne e bambini ci volle un giorno poi partii per Houston, non scorderò mai quella notte, dopo essermi accertato che il gruppo fosse salvo ripartii subito, non avevo tempo per dormire, e tornai al Galveston, a pochi chilometri dalla città incontrai tre donne, le più belle che avessi mai visto con la pelle colore della luna ne rimasi incantato sopratutto con quella bruna :-è rimasto senza parola disse la più grande aveva la voce armoniosa come il vento l'altra mi si avvicinò inspirò a fondo e esordì :-delizioso :-Nettie concentrati disse la bruna, ho sempre avuto occhio per le relazioni che c'erano tra le persone e mi era stato chiaro che lei era un gradino di più come se se fossero stati soldati avesse avuto il grado più alto, .-sembra a posto giovane, forte un ufficiale, voglio tenerlo. Nettie si accigliò apparentemente annoiata :-è meglio se ci pensi tu Maria se per te è importante. non capivo il senso delle parole ma il mio inconscio mi diceva di scappare tuttavia restai lì :-si voi andate a caccia faccio io, come ti chiami soldato? quando fummo soli :-Jasper Withlock signorina farfugliai incapace di mancare di rispetto a una signora :-spero che tu sopravviva,mi morse e come sai il dolore era orribile vagai due giorni con una rabbia furente a nutrimi insaziabilmente di umani, poi mi introdussero nella mia nuova vita, tutte e tre si chiamavano Nettie Lucy e Maria, lei voleva riavere i propri territori voleva vendetta e stava scegliendo umani con particolarità precise d trasformare, voleva formare un esercito molto molto forte, ci dedicava attenzione, ci istruiva, ci insegnava a essere invisibile e a combattere e se eravamo particolarmente bravi ci ricompensava con lunghe battute di caccia in cui facevo stragi,ormai i miei occhi avevano assunto il colore di tutto il sangue che bevevo..-il suo sguardo si perse poi si risvegliò- aveva fretta però Maria sapeva che la forza dei neonati andava a scemare dopo un anno e voleva agire nel pieno delle nostre forze, quando io mi unii eravamo in sei, tutti uomini, cercava soldati, le era difficile impedire che lottassimo fra di noi. ero il più rapido degli altri e più abile nei duelli, maria era contenta di me anche se dovevo rimpiazzare quelli che facevo fuori, mi ricompensava molto  e questo mi dava una forza incredibile, sapeva inquadrare le persone, così mi mise a capo degli altri, una promozione quello di cui avevo bisogno, diventammo una ventina un numero considerevole visti i tempi,io riuscivo a controllare e capire le emozioni anche se ancora non mi era chiaro, anche Netty e Lucy lavoravano più volentieri. Maria iniziò a stravedere per me, a dipendere da me e ,in un certo senso, anche io le ero devoto. non pensavo si potesse vivere in un altro modo, Maria diceva che le cose funzionavano così e io ci credevo. Mi chiese di avvertirla quando fossimo stati pronti, ero ansioso di mettermi alla prova, mi ritrovai in campo con ventitrè vampiri giovani e incredibilmente forti e allenati come mai, Maria era al settimo cielo, andammo a Monterrey la sua vecchi città e riuscimmo a eliminare con molta più facilità di quanto previsto e prendemmo in potere la città, poi maria divenne avida e puntò ad altre città , in un anno estese il suo potere in gran parte del Texas e del Messico settentrionale, poi vennero altri vampiri del Sud e la respinsero la battaglia fu violentissima, molti pensavano che i Volturi sarebbero tornati, tutti eravamo morti tranne me, ne prendemmo altre senza importarcene se morivano per noi erano come pendine usa e getta, riuscimmo a difendere Montenerrey e la mia vita andò avanti nello stesso modo violento, ero stanco di tutto questo e lui per un bel pò fino a quando non feci amicizia decenni dopo con un neonato che is era dimostrato molto utile ed era riuscito a sopravvivere Peter, mi piaceva era..civile, credo sia la parola giusta non provava piacere a combattere anche se era molto bravo. Gli venne dato i compito di badare ai neonati, un lavoro a tempo pieno, poi venne di nuovo il bisogno di un epurazione, dovevamo ucciderli, io sentivo tutte le loro emozioni, erano nottate lunghissime, Peter mi convinceva che alcuni avevano un certo potenziale ma io gli dissi di no erano ordini di maria il prossimo neonato era una donna,Charlotte :-scappa! e corse via con lei,avrei potuto inseguirli ma non lo feci, Maria si arrabbiò molto.... cinque anni dopo Peter tornò a cercarmi di nascosto, scelse davvero il giorno giusto, Maria era perplessa del mio cambiamento d'umore, mi stavo sempre più deprimendo , e quando si avvicinava provava rancore o paura, come Nettie e Lucy prima. Qunado mi raccontò la sua nuova vita con Charlotte parlava di alternative che nemmeno mi sognavo, bastò una chiacchierata a convincermi, me ne andai senza rimorso, insieme a Peter e Charlotte viaggiai. Ma il senso di depressione non mi abbandonava e non capivo il perchè, poi mi ha trovato Carlisle e mi ha dato una famiglia senza la quale adesso non potrei fare a meno, ma ero ancora scontento, fino a quando non sei arrivata tu e hai stravolto il mio modo di vedere le cose. ti amo. sei arrabbiata con me?                                                                                                                                                                mi scende una lacrima e mi buttai su di lui :-ph Jasper potrai mai perdonarmi? sono stata una stronza epocale una grandissima idiota un'insensibile mi ero arrabbiata perchè :-ehi ehi tranquilla,ma cosa stai dicendo non ti permetto di insultarti così tu sei una persona fantastica tutt'altro che insensibile semplicemente non lo sapevi, per questo ti chiedo se sei arrabbiata con me per non avertelo detto prima :-oh jasper come potrei essere arrabbiata con te è già tanto se puoi perdonarmi, non sono per niente arrabbiata con te anzi, mi dispiace che non me l'abbia detto prima probabilmente non ti sentivi ancora pronto, va bene, mi dispiace per tutto quello che hai dovuto passare e per come ho reagito e solo che ho visto.. :-cosa? mi disse con il sorriso più dolce che avessi mai visto :- lei ti baciava e abbassai lo sguardo mi prese il mento delicatamente con un dito e mi costrinse a guardarlo in quei suoi bellissimi occhi dorati :-impossibile. e ci baciammo unendo ancora una volta le nostre anime come le nostre lingue, flagellando il nostro patto d'amore eterno dove esistevamo solo noi e il nostro amore,nessuna Maria e ormai avevo capito cosa stavo provando, gelosia.

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ciao a tutti! perdonate l'assenza ho avuto un brutto calo di autostima e stavo pensando di cancellare tutto :( ma mi sono fatta forza e ho scritto, questo capitolo è anche più lungo e mi piace! e a voi? cosa succederà poi? baci <3

milla

p.s. vi piace la nuova copertina?

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