Chapter Five.

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«Ragazzi, dieci minuti di pausa e poi riprendiamo la coreografia dall'inizio!»

Tiro un sospiro di sollievo all'udire le parole di Hoseok, asciugandomi i palmi sudati contro i pantaloni della tuta e precipitandomi verso la panca in cerca della mia bottiglia d'acqua. Mi asciugo la fronte e il collo con un asciugamano mentre mi accascio contro il muro in cerca d'aria fresca da mandare ai polmoni.

«Jimin-ah eri di nuovo fuori tempo. Si può sapere che ti prende?» mormora Hobi, sedendosi in terra accanto a me.

Sbuffo, grattandomi il collo nervosamente. «Ecco, io-» comincio, interrompendomi subito.

«La principessa ha avuto il suo risveglio sessuale e non riesce a smettere di pensare a un certo corvino dagli occhi a palla, non è vero Jiminie?» annuncia una voce che non fatico a riconoscere. Mi volto trovandomi un Taehyung sorridente che mi fissa a pochi passi di distanza. Lo guardo interrogativo, aggrottando le sopracciglia.

«Ma tu non dovresti essere a lavoro?» chiede Hoseok, agitando la mano in segno di saluto.

Alza le spalle, lasciandosi scivolare sulla parete accanto a noi. «Il servizio fotografico è stato rimandato, quindi ho il giorno libero. Quale modo migliore di passarlo se non coi miei migliori amici.» sorride. «Ma qui non si stava parlando di me.» mormora, picchiando il dito contro la mia spalla.

«Già, Jimin. Hai una nuova fiamma e non me lo dici? Sei veramente un pessimo amico!» ribatte Hobi, picchiando anche lui il dito sulla spalla opposta.

Valuto l'opzione di raccontare a Hoseok di Jungkook quando Taehyung riprende parola. «Oh, ma lui non è una nuova fiamma, è il suo fidanzatino del liceo.» ridacchia.

Alzo gli occhi al cielo, lasciandomi scivolare sul pavimento in posizione supina. Maledetto Taehyung e la sua lingua lunga. «Vuoi chiudere la bocca? Non è vero che continuo a pensare a lui.» borbotto. Se il naso crescesse davvero in proporzione alle bugie dette, ora sicuramente non riuscirei a uscire dalla porta.

«Certo, certo. E io sono Capitan Korea.» mi stuzzica.

Osservo distrattamente i ragazzi chiacchierare in piccoli gruppi. Devo rimettere la testa sulle spalle, per il loro bene. Lo spettacolo è alle porte e devo dare il meglio di me per aiutarli nelle coreografie. Eppure mi sembra di vivere costantemente su un altro pianeta. Sono un disastro. Ogni mia azione, ogni mio pensiero è rivolto al ragazzo dai capelli corvini che mi ha rubato il cuore e che non vuole accennare a restituirmelo.

«Hm-» commenta Hoseok offeso. «Tenetevi pure i vostri segreti, tanto non mi importa.»

Mi rimetto seduto, allungando le gambe cercando di sciogliere i muscoli. «Ricordi quel favore che faccio a Namjoon-hyung all'università?»

Annuisce. «Certo, il modello.»

«Si, qualcosa del genere. Ecco, come accennava Tae, ho rivisto dopo molti anni il mio ex del liceo. Non è finita molto bene tra noi.» Non è proprio mai finita. «E ora ho scoperto che ha una figlia.»

Alterno lo sguardo tra Taehyung che mi fissa intensamente e Hoseok che corruccia la bocca, segno che qualcosa non gli torna di quello a cui sta pensando.

«Non capisco.» comincia. «Se è il tuo ex, come mai ti importa così tanto?»

Fulmino Taehyung con lo sguardo che si copre la bocca trattenendo una risata prima di ricominciare a parlare. «Oh Hyung, è una storia davvero lunga. Ti basti sapere che non ci siamo mai propriamente lasciati. È semplicemente sparito, da un giorno all'altro. Si è trasferito dall'altra parte del Paese tagliando i ponti con noi.» Con me. «Però ora è tornato e vuole essermi amico. Mi sento intrappolato. Da una parte vorrei semplicemente metterci una pietra sopra e ricominciare, dall'altra non ci riesco.»

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