27. Do you wanna be my girlfriend?

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"Dinah cambia canzone" si lamentò Veronica dal sedile posteriore.

"Col cavolo adoro questo pezzo" rispose la bionda alzando ancora di più il volume.

"Oh andiamo.."sbuffò l'altra spazientita sporgendosi in avanti decisa a cambiare lei stessa la stazione radio.

"Hey ferma,ferma" Dinah tentò di bloccarla,le due cominciarono a battibeccare tra loro, Veronica continuava a tentare di raggiungere lo stereo e la bionda si era sollevata appena per spingerla di nuovo sul sedile posteriore.

"Hey hey, dj Jane e rompi palle Iglesias,"le richiamai io,ma loro non accennavano a smettere"Porca miseria volete piantarla razza di cretine?!se non ve ne foste accorte stò tentando di guidare"tuonai io irritata,le due si zittirono all'istante.

"Tu torna al tuo cazzo di posto,inchioda il culo sul sediolino e tappati la bocca"ordinai acida a Veronica.

"E tu,mettiti quella dannata cintura e smettila di rompere le palle con questo stereo"dissi a Dinah che sbuffò.

"Anzi adesso,lo spegniamo"sbottai irritata spegnendolo.

"No dai,facci sentire un po' di musica"si lamentò Veronica.

"E dai Loren che esagerata,hai dimenticato le pillole del buon umore stamattina?"cantilenò la mia amica facendo ridacchiare Veronica.

"Un'altra parola e andrete a scuola a piedi puttane" dissi accennando un finto sorrisino, Dinah ridacchiò scuotendo la testa, Veronica cominciò a giocherellare col cellulare.

Tornai a concentrarmi sulla strada,avevo un gran mal di testa,colpa probabilmente della notte insonne che avevo appena trascorso.
Le parole di Camila mi avevano scossa troppo,e non capivo perché,cioè lo capivo certo,sapevo cosa mi aveva infastidito,ma era difficile riuscire spiegarmi come mai per me fosse tanto astiosa l'idea di una storia seria.
Ero quasi certa che non c'entrasse il fatto che eravamo due ragazze,non cambiava nulla per me a livello emotivo,beh era ovvio che non saremmo mai potute uscire allo scoperto nel caso avessimo deciso di fare coppia fissa,insomma divertirci fra noi va bene,ma non esisteva che io mi mettessi a gridare al mondo 'hey guardatemi sono lesbica' proprio no,e poi perché avrei dovuto?In fondo stavamo bene cosi,che problema c'era?bastava evitare le effusioni troppo equivoche in pubblico e nessuno si sarebbe accorto di nulla,non c'era alcun bisogno di uscire allo scoperto,tanto meno di ' fidanzarsi'.

Feci per parcheggiare l'auto al solito posto,ma una ragazza vi parcheggiò per primo.

Sbarrai gli occhi indignata e incredula.
Cominciamo bene la giornata,poi dicono che sono io la cattiva..ma non è colpa mia sono gli altri che si coalizzano per farmi incazzare.

"Ora ci divertiamo"mormorò Veronica compiaciuta.

Persino Dinah sorrise,non c'era nulla da fare,per quanto la bionda cercasse di reprimere la sua parte cattiva,ogni tanto veniva fuori e io adoravo quando accadeva.

Abbassai il finestrino,sporgendomi mentre la ragazza scendeva dall'auto.

"Hey tu, Wilson..."urlai rivolta alla ragazza che conoscevo bene,frequentava biologia con me,e prenderla in giro rendeva meno difficile sopportare la tortura di quelle lezioni noiosissime.

Lei si voltò guardandomi interrogativa.

"Hai parcheggiato il tuo carretto al mio posto auto"dissi calma,qualche ragazzo si fermò ad osservare la scena.

"Non c'è scritto da nessuna parte il tuo nome Lauren"rispose lei sprezzante aggiustandosi la giacca di pelle che indossava.

"Ok nana da giardino,stamattina mi sento buona perciò te lo chiederò con calma,e con tutta la gentilezza di cui sono capace..."dissi sorridendo a denti stretti.

"Sposta questa specie di cassonetto a quattro ruote di tua spontanea volontà,o ti giuro che te la ridurrò in pezzi talmente piccoli che potrai tranquillamente riportarla a casa nella scatola dei fiammiferi"dissi calma senza smettere di sorridere.

"Va al diavolo Lauren" rispose lei acida.

Senza scompormi scesi dall'auto,mi avvicinai lentamente ad Alexandra.
"Sposta questa macchina Wilson,adesso"intimai.
"Perché altrimenti cosa succede?"mi domandò sprezzante.
Mi avvicinai al suo orecchio lentamente.
"Altrimenti sarò costretta a raccontare ai miei cari amici della squadra di football del nostro piccolo incontro nello stanzino delle scope l'anno scorso, intenta a farti fare un servizietto dalla nostra Brooke."sussurrai,lei si irrigidì ingoiando a vuoto.

"Non so di che parli"biascicò.
"Oh io lo so invece,ho un paio di fotografie sul mio cellulare al riguardo,vuoi vederle Alex?..no?"cantilenai guardandolo,sorrisi sadica mentre lei respirava a fatica.

"Sposta quel bidone,e levati dai piedi"ordinai secca dandogli le spalle "Oh...Wilson,non ho fatto i compiti di biologia,lascia il tuo quaderno sotto il mio banco prima di andare a mensa oggi"la ragazza annui piano,poi spostò l'auto senza obbiezioni.

Parcheggiai,e ci incamminammo verso l'entrata.

Mentre salivo gli ultimi gradini che mi separavano dalla porta,un ragazzo mi si parò d'avanti,lo squadrai da capo a piedi,alzando un sopracciglio curiosa.
Ma che diavolo volevano tutti quella mattina?!

"Non ci vedi zucchina?levati dai piedi"dissi acida all'ormai ex ragazzo di Camila.
Sorrisi a quel pensiero.

"Devo parlarti"disse lui senza battere ciglio.

"Chiama la mia segretaria e fissa un appuntamento"risposi ironica sorpassandolo.

Una presa salda mi bloccò per il polso costringendomi a girarmi nuovamente,mi ritrovai ancora faccia a faccia con lui.

"Levami le mani di dosso sottospecie di sottaceto " ringhiai,liberandomi con uno strattone da quella presa.

"Voglio sapere cosa hai detto a Camila, per convincerla a lasciarmi e soprattutto perché" disse lui severo.

"Ok, patatone stammi bene a sentire,numero uno io non ho detto assolutamente nulla a Camila di te perché sei talmente insignificante e talmente in basso nella scala sociale e umana che anche il solo nominarti sarebbe un affronto alla decenza e al buon gusto,e questo è probabilmente il motivo per cui Camila ha saggiamente deciso,di sua spontanea volontà,di allontanarsi dalla tua ridicola e inutile persona per evitare di essere contagiata dalla tua inettitudine.."Dissi sprezzante
"..Numero due non osare mai più toccarmi sottospecie di insetto fosforescente,se non vuoi che ti cambi i connotati a suon di pugni sul tuo bel musetto..." continuai dandogli un leggero buffetto sul viso
"..Numero tre fa un favore al mondo e torna a richiuderti nel cassonetto dal quale provieni sfigato." Conclusi con un ghigno.

Mi voltai nuovamente lasciandolo li con la sua espressione irritata.

"Non credere che finisca qui" mi urlò minaccioso.

"Stò tremando di paura" dissi ironica senza neanche voltarmi a guardarlo.

Dinah gli rivolse uno sguardo enigmatico mentre Vero se la rideva,riprendemmo a camminare entrando nell'edificio.

Piccolo insignificante idiota,come accidenti si era permesso anche solo di pensare di potermi parlare in quel modo,doveva ringraziare la sua buona stella che non lo avevo preso a calci in quel suo floscio sederone.

"Eccole qui le mie tre splendide principesse"urlò allegro Brad appena facemmo il nostro ingresso,accanto a lui Zayn ci sorrise appoggiato ad un armadietto mentre Louis si limitò a lanciarci uno sguardo fugace prima di tornare a trafficare col contenuto del suo zaino.

Brad ci venne in contro cingendo le spalle di Veronica con un braccio.

"Come stanno oggi le mie tre donne preferite?" chiese col suo solito fare da cascamorto.

"Che ti serve Brad?"chiese Dinah divertita mentre ricambiava con poco entusiasmo il bacio di Louis.

"Assolutamente nulla mia cara,cosa c'è non posso semplicemente essere felice di vedere le migliori amiche che un ragazzo dolce e carino come me possa desiderare?"disse fintamente offeso stringendo un po' di più a se Veronica.

"Taglia corto Brad che diavolo vuoi?"Sbottai io, mentre Zayn se la rideva sotto i baffi...

"Ok.."sbuffò il ragazzo rassegnato "..Ecco ho notato che la squadra ha fatto nuovi acquisti ultimamente."cominciò
"Interessanti acquisti"precisò Zayn.
"Già..l'amico Zayn qui ha ragione,interessanti acquisti..."
Io e Dinah lo guardammo senza capire,mentre Veronica sorrideva.

"Si beh.. moretta, due occhietti nocciola." cominciò Brad.
"Un sedere da sballo.."si intromise Zayn.
"Già..e due gambe chilometriche.." aggiunse il ragazzo,guardando eloquente il moro che annuiva con lo sguardo perso.

"E un fidanzato..con cui infatti si stava sbaciucchiando venerdi da Breadstix"Aggiunse Louis ironico.

"Dettagli Louis...non appena la moretta vedrà il mio bradsauro quel ragazzino finirà dritto nel dimenticatoio,e io invece finirò dritto dritto.."

"..Nelle sue mutandine.."Concluse Zayn,i due risero di gusto dandosi il cinque,mentre Louis stringeva a se Dinah scuotendo la testa con un sorrisetto rassegnato.

"Dopo di me ovviamente" precisò il moro.
Brad lo guardò stranito.

"Col cavolo amico,prima io,tu te la fai dopo semmai..anche se dubito che dopo aver assaggiato il bradsauro la mora possa accontentarsi di altro.."obbiettò

"Nah..ce la giochiamo"propose l'altro.

"Si uno contro uno a basket,chi vince se la fa per primo."annui l'altro.

"Anche se dubito ce ne sarà bisogno,hai visto che faccia da maiala che ha?secondo me se le proponiamo una cosa a tre quella ci stà.."Scherzò Zayn.

"Ma si quelle come lei ci stanno sempre a queste cose"annuì il moro.

"Si ma prima voi dolci donzelle dovete invitarla a venire fuori con noi una di queste sere,cosi possiamo.."si bloccò Zayn.

"Farla bere per bene e ...."I due si scambiarono un'occhiata eloquente e insieme strinsero le mani a pugno muovendo in avanti il bacino ripetutamente.
"Via col tangoo"gridarono in coro,prima di scoppiare in una risata sonora e scambiarsi una pacca sulla spalla.

"Lauren stai bene?" Veronica si rivolse a me, anche Dinah mi guardò.

Non sapevo bene che espressione avessi in viso,ma doveva essere abbastanza inquietante perché i due ragazzi mi guardarono con un misto di paura e incredulità mentre io cercavo di fulminarli con la forze dello sguardo.

"Lau" mi sussurrò Dinah a denti stretti ,con un'espressione preoccupata.

-Adesso gli spacco la faccia- fu il mio primo pensiero.

Ok Lauren,niente scenate,fingi che non ti importi.

Calma.

Calma.

Devo solo contare fino a dieci.

Si,conto fino a dieci....e poi gli spacco la faccia.

No,no...calma,sono calma.

Sono estremamente calma e rilassata.

Posso farcela.

Respirai profondamente chiudendo gli occhi,potevo farcela.

Riaprì le palpebre puntando nuovamente lo sguardo su quei due.

Ok non potevo farcela.

"No Lauren!"urlò Dinah tentando di trattenermi,troppo tardi,ero già scattata in avanti con un ringhio furioso,mi ero avvicinata ai due che si erano schiacciati completamente contro gli armadietti.

Una mano andò ad afferrare il cavallo dei pantaloni di Zayn e l'altra quello di Brad, strinsi entrambe le mani con forza,e i due soffocarono in gola due urli gemelli,arrossendo per il dolore e spalancando gli occhi per la sorpresa.

"Statemi bene a sentire,piccoli schifosi maiali arrapati,aprite le vostre orecchie imbrattate di cerume perché lo dirò una sola volta ok?una soltanto."sibilai guardandoli alternativamente.

"Ne tu bocca da trota"dissi stringendo più forte la presa sui gioielli di famiglia di Zaym che mugulò di dolore, "Ne tu muso da topo"feci lo stesso con Brad."..Vi azzarderete a toccare quella ragazza,ci siamo capiti bene?non dovete neanche guardarla...vi è proibito persino pensare a lei,e se vi sento nominarla un'altra volta vi faccio diventare due signorine. "Dissi stritolandoli per bene "Ci siamo capiti?...ci siamo capiti?"ripetei stringendo di più le due prese,finchè i due quasi in lacrime per il dolore annuivano ripetutamente.

"Bravi bambini"soffiai io con una punta di orgoglio,e lasciai la presa.

Dinah e Veronica erano rimaste in silenzio a fissare la scena,la mia amica mi guardava con un aria di rimprovero mista a comprensione,l'altra mi osservava un po' spaesata.
Louis dal canto suo se ne stava appoggiato agli armadietti,con una mano in tasca,facendo strane smorfie di comprensione verso gli amici.

"Ci vai giù pesante eh Lauren" osservò.
"Vuoi provare anche tu?"gli ringhiai.
"Grazie no! Ad ogni modo non trovo giusto che tu li tratti cosi,andiamo che male c'è se vogliono divertirsi,non puoi avere l'esclusiva su tutti i ragazzi del Mckinley.." scherzò mentre i due amici si riprendevano.
"Ha ragione,non devi essere gelosa...lascia che si divertano che ti importa"ridacchiò Veronica.

"Sei davvero una stronza Lauren"Mormorò Brad ancora dolorante con le mani tra le gambe.

"Dolcezza,se ci volevi tutti per te potevi anche dirlo,sai che sei sempre la nostra preferita"mormorò Zayn ,che si era già ripreso,mentre mi abbracciava da dietro.
"Mi piace quando sei cosi aggressiva,mi tornano alla mente sempre piacevoli ricordi"mi sussurrò all'orecchio,prima di lasciarvi un bacio leggero.

"Toglimi quelle pinne di dosso,faccia da triglia,torna a sguazzare nella fogna fangosa dalla quale provieni"ringhiai irritata,lui si affrettò ad alzare le mani in segno di resa allontanandosi di qualche passo.

"Lasciala perdere Zayn, la signorina Lauren da un po' di tempo non è più quella di una volta,i periodi in cui era instancabile sono finiti..stà diventando un tantino frigida.."disse Brad sprezzante.

"Falla finita Brad, va a farti un giro"tuonò Dinah.
"vieni tu a farti un giro,su questa giostra Jane"rispose lui alzando un sopracciglio e indicando se stesso.
"Amico non esagerare"lo ammonì Louis serio.

"Sai perché da un po' non vengo più a letto con te Brad.."cominciai io voltandomi verso di lui

"..Perchè fare sesso con te è più noioso che lavorare a maglia, il tuo caro bradsauro non riesce a stare dritto per più di venti secondi...e..la costante puzza di birra che ti porti addosso comincia a farmi pensare che ti lavi poco,e anche male..inoltre con il fatto che ti basti che una ragazza respiri per scopartela ritengo che non sia neanche troppo sicuro fare sesso con te,non vorrei certo prendermi una malattia venerea proveniente dalle parti basse di una delle puttane di bassa lega che ti porti a casa quando non riesci a rimediare una ragazza decente perché sei troppo ubriaco o semplicemente troppo stupido ....e per quanto riguarda te Zayn, fare sesso con te è come contare le pecore..soporifero,oltre al fatto che.."Alzai un mignolo "..Questo è il massimo della lunghezza che riesci a raggiungere" conclusi dandogli le spalle.

"E tu smettila di ridere tette mosce"dissi rivolta a Louis che sghignazzava sotto i baffi.
"Hai la consistenza di un budino..e fare sesso con te è anche peggio che vomitare dopo una sbronza,oltre al fatto che ha lo stesso devastante effetto..e ti lascia addosso la stessa puzza" ringhiai acida.

"E ora sparite dalla mia vista idioti"aggiunsi.

"Che razza di puttana."gracchiò Brad.

"Quando avrai finito di strozzarti col tuo stesso veleno e vorrai chiederci scusa faci un fischio vipera" ringhiò Zayn, trascinandosi via l'amico.
"Potete anche fottervi per quello che mi riguarda" risposi a denti stretti.

I due si allontanarono.

"Peggiori di giorno in giorno eh Lauren?!" disse Louis acido,diede un bacio leggero a Dinah prima di affrettarsi a raggiungere gli amici.

Veronica mi guardò impietrita.

"E tu che cazzo hai da guardare?" le urlai.

"Sei impazzita per caso?tutto questo solo per via di quella tizia insignificante?"mi domandò lei stranita.

"levamela di torno o la prendo a calci"ringhiai a denti stretti rivolta a Dinah.

"Va a farti un giro Vero, ci vediamo dopo...e trova i ragazzi, digli di non prendersela, non è troppo in se ultimamente "Disse indicandomi con il mento.
Veronica annui ancora incerta.

Dinah in tanto mi afferrò per un braccio stringendo la presa,cominciò a trascinarmi di peso verso il bagno delle ragazze,lanciando sguardi di fuoco ad alcuni ragazzi che si erano raggruppati nel corridoio per assistere alla scena.

Appena spalancò la porta del bagno mi ci scaraventò dentro con poca delicatezza.
Alcune ragazze intente a pettinarsi sobbalzarono a quel gesto.

"Fuori,subito!" ringhiò Dinah,e loro si affrettarono ad uscire.

Appena fummo sole la mia amica mi guardò gelida.
Sostenni il suo sguardo solo per qualche secondo,prima di voltarmi verso il lavandino.

"Che cazzo hai in testa?"urlò lei mentre aprivo il rubinetto,e mi sciacquavo il viso.
"Sei diventata matta per caso?come diavolo ti è passato per la mente di fare una cosa del genere,ma porca miseria Lauren a cosa accidenti pensavi? Spiegami perché davvero non capisco come tu possa essere cosi stupida certe volte..Cristo.."

"Non dovevano parlare di lei in quel modo!" sbottai io interrompendo i suoi deliri,la mia amica si fermò a fissarmi.

Avevo le lacrime agli occhi e il viso arrossato.

"..Non dovevano azzardarsi...io...giuro che se lo fanno di nuovo..io gli stacco la testa a morsi..non dovevano permettersi DJ sono dei fottutissimi idioti,due maledetti.."

"Loren" sussurrò lei,venendomi in contro con lo sguardo preoccupato.

"Stronzi..due maledetti stronzi"sbottai io,senza riuscire più a trattenere i singhiozzi.

Dinah mi abbracciò forte e stavolta non mi tirai in dietro,lasciai che mi stringesse e soffocai i singhiozzi sulla sua spalla,lasciandomi andare al pianto che mi travolse prepotente.

"Loren" la mia amica mi scosse preoccupata.
"Stai..stai piangendo?"constatò scioccata,doveva essere strano per lei,era una cosa che non capitava mai,probabilmente Dinah non mi aveva mai vista piangere,non cosi almeno.

Perché io non piangevo mai,non in presenza di altri almeno.
Era una cosa che odiavo.
E benchè la bionda mi conoscesse da una vita,solo due volte mi aveva vista versare lacrime,la prima volta in camera mia quando scoprì di me e Camila ,e in quel preciso istante.

Non mi sforzai nemmeno di dirle di lasciarmi sola,non riuscivo a muovere neanche un muscolo,piangevo e basta senza sosta,i singhiozzi prepotenti non mi lasciavano modo nemmeno di respirare,non mi importava che fossi a scuola,che Dinah fosse li,che qualcuno potesse entrare da un momento all'altro e vedermi in quello stato,non mi importava nulla.
Piangevo,piangevo e basta.

"Oh Lauren" sospirò la mia amica stringendomi più forte.

***

Quando arrivai nel parcheggio mi guardai in torno un paio di volte,prima di vederla in lontananza,stesa sul cofano della sua auto,con le braccia incrociate dietro la testa,gli occhi nascosti dagli occhiali da solei e l'Ipod nelle orecchie.

Mi avvicinai lentamente.

Allungai una mano sfiorandole il braccio e lei sobbalzò a quel contatto.

Si guardò in torno spaesata,e appena notò la mia presenza si tolse le cuffie.

"Stai cercando di uccidermi?"urlò lei acida.
"Scusa non volevo spaventarti" mi affrettai a dire dispiaciuta.
"Ho letto il tuo sms"continuai.

Mi aveva scritto dicendomi che mi aspettava al parcheggio alla fine delle lezioni per accompagnarmi a casa.

"Si,beh ti ho promesso che saremo state insieme oggi,non l'ho dimenticato"disse tranquilla scendendo dal cofano.

Sorrisi allegra,trattenendomi dal saltellare come una bambina il giorno di natale,anche se era esattamente cosi che mi sentivo.

"Non ti ho vista per tutto il giorno oggi"constatai poi facendo il giro dell'auto per raggiungere lo sportello del passeggero.

"Ho saltato le lezioni..sono stata al campo da Football tutto il giorno con Dinah". Disse stringendosi nelle spalle,salimmo in contemporanea in auto e io la guardai con rimprovero.

"Che c'è?" mi chiese notando la mia espressione.

"C'è qualcosa che dovrei sapere?..su te e Dinah intendo" dissi senza controllare le parole che vennero fuori dalla mia bocca prima che potessi realmente pensarle.

Lei spalancò gli occhi sorpresa.

"Sei impazzita per caso?non vale la pena neanche di rispondere a questa domanda cosi sciocca"sbottò irritata.

Mi rabbuiai abbassando lo sguardo,lei sospirò.

"Scusami"si affrettò a dire,poggiandomi una mano sul ginocchio "..Ho avuto una giornata davvero,davvero tremenda...io..sono un po' nervosa,non volevo trattarti male"disse in tono dolce.

All'improvviso notai qualcosa di strano sul suo viso,un pallore anomalo,e decisamente insolito per la sua pelle olivastra.

Allungai una mano per sollevarle gli occhiali da sole,lei cercò di sfuggire a quel mio gesto ma,io ci riprovai e stavolta non si spostò.

Quando sollevai la montatura spalancai la bocca sorpresa.

Aveva pianto,tanto..decisamente troppo.
I suoi occhi,i suoi dolcissimi occhi verdi erano scavati,minuscoli e arrossati e sembravano coperti da un pesante velo di tristezza.

"Lolo ma che ti è successo?" domandai preoccupata.
"Niente"si affrettò a dire,ritraendosi dal mio tocco,si sistemò nuovamente gli occhiali sul naso,e mise in moto guardando dritta davanti a se.

Al solo pensiero che avesse pianto gli occhi mi si riempirono di lacrime che cercai disperatamente di trattenere.

"Lolo ti prego dimmi che ti è successo,mi fai preoccupare" la pregai con un filo di voce.

Lei sbuffò.

"Tel'ho già detto,non è successo niente Camz ,niente di niente"sbottò nervosa.

Io tremai appena per quelle parole pronunciate con durezza.
Mi zittì voltandomi verso il finestrino per nascondere la mia preoccupazione,in un attimo mi tornarono alla mente le parole di Dinah,quando mi parlò per la prima volta dei famosi 'momenti cupi' di Lauren.

-Ogni tanto ha bisogno dei suoi momenti di solitudine,tende spesso ad isolarsi dal mondo.E' fatta cosi,è una persona particolare.-

Cosi aveva detto,pensai che forse si trovava attualmente in uno di quei momenti,respirai a fatica,cercando di trattenere l'istinto di chiederle ulteriori spiegazioni,non volevo soffocarla,ero più che mai decisa a lasciarle il suo spazio,anche se non sapere cosa l'avesse ridotta in quello stato era una tortura,avrei voluto solo vederla sorridere,era l'unica cosa che mi importava,che lei sorridesse,sempre,perché io avrei potuto tranquillamente vivere senza nient'altro che quel sorriso.

"Come è andato il campito di spagnolo?"Mi domandò secca senza staccare gli occhi dalla strada.

"Bene..credo"risposi in tono piatto "Alcune domande erano semplici,altre un po' meno,ma penso di essermela cavata abbastanza..staremo a vedere"dissi stringendomi nelle spalle.

Lei annui piano.
"Comunque dovremmo cominciare seriamente a studiare,ho promesso a tua madre che saresti migliorata,e se questo non succede ti farà lasciare la squadra e la Sylvester mi lincerà"constatò seria.

"Ah bene.."dissi sarcastica "..quindi sono solo questi i motivi per cui vuoi aiutarmi con lo spagnolo,mia madre e la Sylvester,e io che credevo lo facessi per me.."
Dissi indignata.

Lei mi guardò per qualche secondo prima di tornare con gli occhi sulla strada accennando un piccolo sorriso che mi spinse a continuare su quella strada.

"Grazie,grazie davvero...mi aiuti solo perché vuoi salvare il tuo bel culetto questa è la verità..sono profondamente delusa da te,credevo che avessi davvero a cuore la mia istruzione"dissi fingendomi offesa.

Una risatina buffa scaturì dalle sue labbra,e io mi sentì la persona più felice del mondo,l'avevo fatta sorridere,no addirittura ridere ed era un sollievo per me la sua risata sincera che finalmente sostituiva quell'espressione triste che mai e poi mai avrei voluto rivedere sul suo splendido viso.

Cominciai a ridere anche io,felice di quella piccola conquista appena ottenuta.
Felice di vederla felice.

"Ma quanto sei scema"scherzò lei tra le risate.
"E' la mia specialità"dissi altezzosa.
"Bene..una stronza e una scema..bella accoppiata.."disse lei ironica.
"Un'accoppiata vincente se mi permetti"obbiettai io.
"Senza dubbio"affermò lei.
"si potere alle Camren"urlai alzando le braccia al cielo presa ormai dal delirio.
"Calma,frena un secondo cosa sarebbe adesso questo Camren?"chiese indignata.
"Beh Camila e Lauren"spiegai io ovvia.
"Oh beh casomai è Laumila"disse altezzosa.
"Non ci provare,è Camren l'ho detto io per prima.."le feci il verso.
"Col cavolo il capo sono io..e il mio nome viene per primo"obbiettò la corvina.
"Mi pareva di averti sentita affermare che sono io il capo"dissi alzando un sopracciglio allusiva.
"Non so proprio di cosa tu stia parlando"disse tentando di trattenere un sorriso.
"Aspetta di arrivare a casa,e ti rinfrescherò la memoria piccola stronzetta prepotente"dissi giocosa,facendola ridere.

Continuammo a stuzzicarci fino a casa,ero felice di vederla cosi allegra,soprattutto sapendo che era stata male tutto il giorno,mi piaceva vedere come piano piano riuscisse a tirar fuori un lato di lei che non conoscevo,che nessuno forse poteva immaginarsi,non era poi cosi cattiva,quando la si sapeva prendere diventava solare,dolce e divertente.
Un po' mi dispiaceva che non mostrasse più spesso questo suo lato buono,avrebbe avuto molti meno nemici,ma d'altra parte ero lusingata di poter avere il privilegio di essere l'unica a potermi beare della compagnia della Lauren buona... o forse semplicemente della vera Lauren.

***

Appena entrammo in casa Camila prese a saltellare verso la cucina.

"Mamma sono tornata"urlò allegra entrando nella stanza,la seguì un po' imbarazzata sfilandomi gli occhiali da sole.

Quando entrai in cucina mi fermai sulla soglia ad osservare la scena,la madre di Camila era intenta a sistemare la spremuta d'arancia che aveva appena preparato in una caraffa accanto a dei biscotti che a giudicare dall'odore invitante che riempiva la cucina dovevano essere stati appena sfornati.
La Piccola Sofi stava seduta sul ripiano accanto al lavello con Lord T. tra le braccia, Camila si avvicinò alla mamma che si lasciò baciare sulla guancia.

Doveva essere bello,tornare a casa tutti i giorni da scuola,e trovare qualcuno ad accoglierti in quel modo,avere una famiglia che si prende cura di te..doveva essere bello,ma io potevo solo immaginarlo,perché non mi era mai capitato.

"Papà è a lavoro?"domandò la mora afferrando un biscotto,e lasciandolo ricadere subito sul vassoio con un gridolino.

"Attenta,sono ancora caldi!comunque si,torna per cena"rispose sua madre.
"Ciao Lauren"trillò Sofi vedendomi,la salutai con un gesto della mano "Lord T. saluta Lauren"disse la piccola rivolta al felino il quale mi lanciò uno sguardo altezzoso,e voltò il muso dall'altra parte.

Stupido gatto lardoso.

"Ciao Lauren,sono felice di rivederti cosi presto,come stai?" disse gentilmente la signora Cabello sorridendo.
"Non mi lamento, grazie"risposi.
"Tesoro stai bene,sei cosi pallida"constatò la donna.
"Oh si,stò bene non si preoccupi"mi affrettai a rispondere.
"Lauren è venuta per studiare"spiegò Camila ,sua madre annui.

Facemmo merenda in cucina.
Io accettai solo il succo di frutta guardandomi bene dall'ingerire anche solo una briciola di quei biscotti che più che altro erano delle vere bombe caloriche,cercai di persuadere Camila che avrebbe dovuto evitarli anche lei se non voleva rischiare di dover cambiare taglia della sua divisa,ma non mi ascoltò minimamente mangiando in una sola volta più biscotti di quanti ne mangiassi io in un mese.

Chiacchierammo un po' con sua madre,che volle subito sapere del compito di spagnolo e della giornata scolastica.
Rimasi colpita dal fatto che Camila le raccontava praticamente ogni istante della sua giornata,e soprattutto dall'interesse della donna per le sue parole.

I miei genitori non mi chiedevano mai come era andata a scuola,anche perché li vedevo praticamente pochissimo,non cenavamo mai tutti insieme,e pur vivendo sotto lo stesso tetto mi capitava di incrociarli solo per caso,mentre uscivano la mattina,mio padre si rivolgeva a me solo per dirmi che ero la sua principessa e per darmi dei soldi prima di volatilizzarsi,e mia madre si limitava a qualche commento sul fatto che stessi ingrassando o che avrei dovuto usare una crema più efficace contro la pelle secca.

Tutta quella intimità familiare di cui la casa di Camila era impregnata era nuova per me,e sebbene fosse piacevole,mi faceva sentire un po' fuori posto e ,dovevo confessarlo,un tantino invidiosa.

Salimmo al piano di sopra appena entrate Camila si sfilò le scarpe lanciandole in una punto imprecisato della stanza,abbandonò lo zaino sul pavimento e liberò i capelli dalla stretta coda di cavallo,sventolando quella chioma castana a destra e sinistra un paio di volte con un movimento rapido della testa.

Rimasi incantata da quel gesto,era cosi bella.
Non fece caso al mio sguardo adorante,andai compostamente a sedermi alla sua scrivania mentre lei apriva l'armadio tranquilla.

Abbassai lo sguardo per prendere dei libri nello zaino,quando rialzai gli occhi dovetti reggermi con tutte le mie forze alla sedia per evitare di cadere.

Era di spalle proprio di fronte a me,piegata in avanti,si era tolta la divisa e ora il suo corpo era coperto solo dalla biancheria intima leggera bianca a strisce rosa,trafficava cercando qualcosa in fondo all'armadio,e il suo sedere sodo e perfetto si agitava davanti ai miei occhi fasciato solo dal perizoma,mi sentì avvampare.

"Camz.."ingoiai a vuoto "..che stai facendo?" chiesi mentre la mia salivazione si era completamente azzerata.

"Cercavo solo qualcosa di più comodo"disse tranquilla tirando fuori un paio di pantaloncini della tuta rossi e una canotta bianca,si infilò rapida i vestiti,ignorando me che la guardavo incapace di staccare gli occhi da quel fisico statuario e perfetto.

Trattenni tutti i miei istinti,le sarei saltata volentieri addosso,ma mi frenai.
-Se continuo a perdere la testa ogni volta che siamo sole penserà che io sia una specie di maniaca ninfomane- pensai.

Cercai di fare finta di nulla,abbassando lo sguardo sul libro,mentre lei si stendeva a pancia in giù sul letto,col viso rivolto verso di me e il mento appoggiato sulle braccia incrociate.

"Che fai adesso?" chiese stranita.

"Studio Camz, e non sarebbe male se cominciassi a farlo anche tu"la canzonai,cercando qualcosa nella tasca anteriore del mio zaino,tirai fuori la custodia dei miei occhiali da vista,li pulì per bene prima di infilarmeli senza prestare attenzione al suo sguardo attento.

"Oh,e quelli?" mi chiese stupita.
"Occhiali da vista"dissi ovvia aggiustandomi meglio sul naso le lenti contornate da una spessa montatura nera,in un gesto automatico liberai i capelli dalla coda di cavallo,passandomi una mano tra le ciocche ormai libere.

"Dio..."Mormorò lei "..Sei cosi sexy" disse in un sussurro.
Sobbalzai arrossendo a quelle parole,cercai di evitare di guardarla.

Moltissime persone mi avevano detto quella stessa frase,e tutte le volte ne rimanevo compiaciuta e poco sorpresa,ora che era stata lei a dirlo però mi sentì improvvisamente imbarazzata,come se fossi nuda,e probabilmente lo ero,o meglio era cosi che mi sentivo quando mi guardava,spoglia di tutte le maschere che costantemente indossavo,nessuna di quelle funzionava,nessuna era abbastanza spessa da nascondermi agli occhi di Camila,mi sentivo come se quegli occhi nocciola, profondi fossero capaci di scavarmi dentro fino all'anima,e di sfiorarmi il cuore.

"Lolo" mi chiamò alzando un sopracciglio.
"Hmm" mugulai senza guardarla.
"Che ti prende?" chiese curiosa.
"Niente" mi affrettai a dire scrollando le spalle.
"Non dirmi che ti imbarazza che io ti rovi sexy"disse ironica.
Ecco,mi aveva beccata,ma come diavolo faceva?
"Non essere sciocca"mi limitai a dire giocherellando nervosamente con la penna.
Lei ridacchio e con mio grande sollievo sembrò lasciar perdere.

"Camila?!" sobbalzammo appena mentre sua madre faceva capolino nella stanza dopo aver bussato appena.
"Porto Sofi a lezione di danza e mi fermo a fare la spesa"disse la signora Cabello.
Camila si limitò ad annuire,e io la salutai cortese mentre usciva.
Poco dopo sentimmo la porta dell'ingresso aprirsi e richiudersi con un tonfo.

Rimanemmo in silenzio per qualche munito,lei si era girata sulla schiena e osservava il soffitto pensierosa,io invece avevo cominciato a leggere il primo capitolo dei tre che avevo da studiare per la lezione di storia del giorno dopo.
L'unico rumore che aleggiava nella stanza era quello del mio evidenziatore che scorreva sul libro.

"Lolo" Mormorò Camila interrompendo il silenzio.
"Hmm" risposi senza distogliere l'attenzione dal libro.
"Non voglio sembrarti invadente,ma non riesco a non pensarci...perché hai pianto oggi?"domandò incerta continuando a fissare il soffitto.

Mi fermai un secondo,alzando lo sguardo di fronte a me,strinsi la mano libera a pugno,e presi un respiro profondo,normalmente mi sarei inventata una scusa,ma come potevo mentire a lei?come potevo ignorare la tenerezza e la preoccupazione del suo tono di voce?

Mi sfilai gli occhiali abbandonandoli sul libro aperto.

Presi a raccontarle del piccolo battibecco avuto con Zayn e Brad ,evitando accuratamente di nominare la faccenda di Austin.

Terminai il racconto,senza mai alzare gli occhi per incontrare i suoi.
"..e alla fine,boh mi è venuto da piangere,non lo so perché."dissi stringendomi nelle spalle.
"Credo sia stato per tutta la tensione accumulata che avevo dentro..insomma è esplosa tutta in una volta ed è stata più forte di me"aggiunsi pensierosa.

Lei rimase in silenzio,le lanciai un'occhiata veloce per scorgere una minima reazione,ma la trovai ancora intenta a scrutare il soffitto.

"Camz,sai ieri sera...io.."cercai di spiegarmi ma lei mi interruppe.
"Lo so,non avrei dovuto uscirmene con quella frase,mi dispiace"disse seria.

"No,insomma non è questo...non hai fatto nulla di sbagliato,semmai quella sbagliata sono io Camz"ammisi giocherellando con gli occhiali.
"E' che...io...sono tremendamente spaventata"ammisi sincera,era impossibile non esserlo con lei.

"Ti spavento io?"chiese

"No..certo che no "mi affrettai a rispondere "..Mi spaventa tutto questo,mi spaventa,il modo in cui mi fai sentire..quello che provo..quando sei con me,o quando semplicemente penso a te..questo mi spaventa"confessai con un filo di voce.

Aspettai una sua risposta che però non arrivò.
Presi un respiro profondo e continuai.

"Io non mi sono mai sentita cosi...insomma come mi fai sentire tu,perché da quando sei entrata nella mia vita io,non faccio altro che pensare a te,e vorrei solo starti vicina tutto il tempo,e vederti felice.E questo mi terrorizza Camz perché vuol dire che mi stò affezionando ,che in qualche modo,mi stò legando a te " precisai "..E io non posso,non posso permettermi di legarmi a qualcuno"dissi mentre calde lacrime cominciavano a scivolare sulle mie guancie.

"Perché?" mi domandò in un sussurro.

Le rivolsi una fugace occhiata,e la ringraziai mentalmente per non essersi mossa da quella posizione che le impediva di vedermi piangere,e mi permetteva di non doverla guardare in quegli occhi che mi toglievano il respiro.

"Perché,nessun legame è per sempre,e io non voglio soffrire se un giorno dovessi perderti, e perché non credo di essere la persona giusta alla quale legarsi"dissi tutto d'un fiato.

"E Perché?"ripetè lei con lo stesso tono di prima.

"Perché io non so..non so amare,insomma,non so voler bene,non ho idea di come si faccia a stare vicino ad una persona,mi prendo a stento cura di me stessa...e perché ogni legame che io abbia stabilito nella mia vita si è rivelato un totale fallimento..guarda la mia famiglia..è un disastro,per i miei genitori io neanche esisto,non sono mai stata abbracciata,o coccolata,nessuno di loro si è mai disturbato a dirmi che mi voleva bene,ne ad insegnarmi a volerne a qualcuno..sono sempre stata sola,e il tempo mi ha insegnato che l'unica persona di cui posso fidarmi sono io stessa,sono una persona fredda Camz ,questa è la verità,sono acida e cattiva...nessuno vorrebbe stare con una persona cosi."Dissi tra le lacrime.

"E' vero"ammise lei facendomi piangere di più.
"E sicuramente non vorrei stare con te nemmeno io,se tu fossi realmente cosi.."Aggiunse.

Trattenni il respiro.

"Ma tu non sei cosi,quella che mi hai descritto è solo ciò che mostri all'esterno,ma io ti vedo Lauren ,io ti vedo davvero per quello che sei,la vita non è stata buona con te,e la tua famiglia magari non è la più amorevole,o la più esemplare hai un rapporto difficile con l'esternare i tuoi sentimenti e lo capisco,ma questo non vuol dire che tu non sia in grado di provarne,che tu non sia in grado di amare.
Anzi mi viene quasi da pensare che proprio il fatto che tu sia cresciuta 'da sola' ti abbia resa capace di dare amore più di chiunque altro proprio perché sai cosa significa non riceverlo." Disse accennando un sorriso.

La ascoltavo senza alzare lo sguardo,piangendo ancora silenziosamente.

"..Guarda la tua amicizia con Dinah,lei ti vuole bene,e so che anche tu ne vuoi a lei,come fai a dire di essere sola?Lei è come me,lei ha visto la vera Lauren e non ha potuto non amarla,e non ti ha lasciata sola,non lo farà mai.."

A quelle parole sobbalzai,e la consapevolezza che Dinah fosse stato l'unico vero punto fermo della mia vita fino a quel momento mi travolse con la forza di un tornado,e di nuovo mi senti in colpa per non essere stata mai capace di dirle che le volevo bene,nonostante gliene volessi con tutto il cuore.

"..Tu sei una persona fantastica Lau,gli altri forse non lo capiscono perché non vedono quello che vedo io,se vedessero quanto riesci ad essere adorabile quando ridi,quando ti lasci andare e scherzi,quando non ti sforzi a tutti i costi di sembrare stronza,quando ti imbarazzi o semplicemente ti lasci abbracciare,lo capirebbero tutti che sei nata per essere amata...che sei speciale...tutti pensano che tu sia una cattiva persona,tu stessa lo pensi,ma ti sbagli,sei solo spaventata ti chiudi a riccio per proteggerti dal mondo come se fosse scontato che prima o poi il mondo ti ferirà ma non è cosi..non puoi nasconderti da tutto,e soprattutto non puoi difenderti da sola,devi lasciare che qualcuno ti aiuti,devi lasciarti amare e devi amare a tua volta..so che sembra assurdo ma certe volte,l'unico modo per sentirsi davvero liberi,è legarsi a qualcuno,non tutti i rapporti sono destinati a finire,non tutti ti lasciano...io non ti lascerò sola,mai Lauren,neanche se un giorno tu dovessi lasciare me."

Disse tutto d'un fiato,all'ultima frase sentì la sua voce affogare in un singhiozzo strozzato.

"Guardami Lolo" chiese tra le lacrime,e io non fui capace di non obbedire,alzai lo sguardo e la vidi,inginocchiata sul materasso,con gli occhi più scuri e luccicanti che mai,il viso inondato di lacrime,e l'accenno di un sorriso sulle labbra.
A quella vista i miei occhi si riempirono nuovamente di goccioline salate.

"Puoi fidarti di me"sussurrò sicura.

"Non piangere ti prego"fu l'unica cosa che riuscì a dire,mentre mi alzavo per raggiungerla,mi arrampicai rapida sul letto,prendendole il viso tra le mani.

"Ti prego..non piangere..ti prego"continuavo a dire tra le lacrime appoggiando la fronte alla sua.
"Non posso,non piangere...se..se piangi tu"disse in un singhiozzo,con una tenerezza che mi fece tremare il cuore.

Senza riuscire a dire altro,cercai le sue labbra con le mie unendola a me in un bacio bagnato,che sapeva di lacrime,di me e di lei,di tutto ciò che eravamo insieme.

***

Mi lasciai cadere sul materasso,si lasciò andare al mio fianco,posando la testa nell'incavo del mio collo,mi misi su un lato attirandola a me rinchiudendola in un abbraccio necessario.
Continuammo a piangere silenziosamente senza dire nulla,di tanto in tanto mi lasciava qualche leggero bacio sulle labbra,mentre io la stringevo più forte cullandola appena,intrecciai le gambe nelle sue accarezzandole i capelli,e il viso.

Dopo un po' ci calmammo entrambe,ma rimanemmo strette in quell'abbraccio silenzioso,guardandoci di tanto in tanto.

La vidi fare fatica a tenere aperti gli occhi,e sorrisi intenerita quando chiuse le palpebre stanche dal troppo pianto.
Sospirai raccogliendo tutto il coraggio di cui disponevo.

"Lolo?"Bisbigliai.
"Hmm" rispose mentre già la stanchezza prendeva il sopravvento su di lei.
"Vuoi essere la mia ragazza?"domandai in un sussurro.

Lei aprì lentamente gli occhi,spalancandoli nei miei.
Mi scrutò per qualche istante,con un'espressione seria,poi lentamente sorrise.

"Naturalmente si" mormorò lasciandomi un bacio leggero a fior di labbra,prima di richiudere gli occhi e accoccolarsi meglio contro di me.

"Brava"mormorai facendola ridacchiare e ridacchiando a mia volta mentre la stringevo di più,cercando di frenare altre lacrime,questa volta di gioia,che chiedevano silenziose di scivolare via dai miei occhi mentre il mio cuore batteva impazzito.

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