47. Cherish Cherish

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"Allora Dinah hai finito con quelle decorazioni?" domandai esasperata sbuffando.

"Non è una cosa semplice Lauren, soprattutto non con te che ogni due minuti rompi le scatole per chiedermi se ho finito"sbottò la mia amica districandosi tra festoni e pezzettini di scotch.

"Brad?"gracchiai ignorandola.

"Sono riuscito a fissare i glitter colorati, anche se è stata una dura lotta"spiegò il ragazzo presentandosi a me coperto di brillantini di ogni colore e dimensione, non riuscii a trattenere una risatina, mentre lui tentava in vano di ripulirsi.

"Kordei?"quasi urlai.

"Ne ho ancora un bel po'" annunciò la ragazza mostrandomi altre tre buste di palloncini sgonfi.

"Ancora tre buste? cosa accidenti hai fatto tutto questo tempo?"mi irritai.

"Stò gonfiando più in fretta che posso" si difese lei indignata.

Roteai gli occhi al cielo.

"Ma perché mi circondo sempre di idioti?"domandai a me stessa.

"Esattamente ,tu cosa staresti facendo mentre noi lavoriamo per te? a parte lamentarti è chiaro"domandò Dinah alzando un sopracciglio fino all'inverosimile.

"Io coordino i lavori, mia adorabile testolina biondo ottone"dissi lanciandole un sorrisino ironico.

La mia amica sbuffò tornando alle sue decorazioni, e io decisi intanto di controllare che tutto fosse al suo posto.

Salii in camera mia, lasciando gli altri in salotto, diedi un'occhiata in giro, tutto era come avevo previsto che fosse, beh ok a dirla tutta era tutto come Dinah aveva previsto che fosse, non si poteva certo dire che io avessi una vena romantica, ma dovevo ammettere che avevo avuto una bella idea, persino la mia amica me ne aveva doto atto.

Sperai solo che a Camila potesse piacere

Era passato più o meno un mese dalla cena a casa sua, e da allora sua madre non aveva più accennato preoccupazioni, certo io e la mora avevamo concordato di stare più attente da quel giorno in poi, ma ce la cavavamo piuttosto bene.

Osservai il tappeto di petali di rose sul materasso, le candele sparse un po' qui un po' li, e l'odore di cannella nell'aria,che sapevo sarebbe piaciuto a Camila, certo più di quanto piacesse a me.

"Lo, sei qui?" Dinah bussò lievemente sul legno della porta bianca e poco dopo fece capolino nella stanza.

Non mi voltai a guardarla, continuando a contemplare perplessa tutta quella scena.

"D. ma che accidenti stò facendo?"domandai preoccupata.

"Organizzi una sorpresa romantica per la tua amata?" tentò lei ironica raggiungendomi.

"Ma questa non sono io..."dissi di getto, rendendomi conto solo in quel preciso istante dell'errore che stavo commettendo.

"Io non sono cosi..e Camila lo sa bene"constatai, spiegandolo più a me stessa che alla mia amica.

"E' tutto sbagliato DJ"mi resi conto, scuotendo la testa.

"Laur ma che dici? è tutto perfetto..il salotto è la copia esatta della sala di Breadstrix ,e qui è tutto estremamente romantico..hai fatto un ottimo lavoro...Mila lo adorerà"mi rassicurò lei.

Scossi la testa evitando di guardarla.

"Tu hai fatto un ottimo lavoro D. questa sei tu...non io.."le dissi voltandomi a guardarla.

La mia amica mi squadrò incerta.

"Ma...non capisco, hai detto che sicuramente Camila sarebbe stata triste alla festa di San Valentino da Breadstrix perché avreste dovuto fingere di non stare insieme, e quando hai suggerito di organizzarle una festa identica qui a casa tua solo per voi due, eri sembrata entusiasta...che ti prende adesso?"domandò stranita.

Sorrisi.

"Non è questo quello di cui ho bisogno..questa è la tua idea di romanticismo..non la mia..perciò sai cosa faremo? Io penserò a qualcos'altro per Camz"annunciai.

"E tutto il lavoro di oggi?"ribbattè lei indignata.

Sorrisi alla mia amica.

"E' tuo"dissi semplicemente.

La bionda sgranò chi occhi.

"Prego?"domandò incerta.

"Beh tu e Frodo avete ricominciato a vedervi dopo che hai lasciato Louis no?portala qui dopo la festa..oh ovviamente la parte che comprende il letto la sposti nella stanza degli ospiti..non azzardatevi a fare roba nella mia camera" la minacciai puntando il dito, lei mi squadrò perplessa.

"Lo, Mani mi ha dato un'altra possibilità, ma mi ha chiesto di andarci piano..e sinceramente una cosa del genere non mi sembra esattamente adatta..per due che ci vanno piano"si affrettò a dire.

"Ok potete anche evitare di rotolarvi a letto, ma sono certa che anche lei vorrebbe passare una bella festa di San Valentino con la sua ragazza e..."

"Non è la mia ragazza..stiamo solo uscendo Lau"mi corresse lei.

"Si certo...ad ogni modo tieni tutto questo per te" tagliai corto.

La ragazza mi guardò per un lungo minuto.

"Sul serio?" chiese poi sorridendo dolcemente.
"Sul serio"confermai ridacchiando.
"Sei meravigliosa"esordì lei buttandomi le braccia al collo.
"Si si..poche smancerie però..scollati di dosso Barbie"
"Grazie"sussurrò ignorando le mie proteste.
"Dovere"risposi semplicemente.

Scendemmo di sotto più euforiche che mai.

"Brad"quasi urlai, per poco il ragazzo non si soffocò col palloncino che stava tentando di gonfiare.

"Va a prendere il telescopio e mettilo nella mia macchina...Kordei...che diavolo fai con quei palloncini, smettila di gonfiarne"ringhiai.

"Cosa?? ma...ma"la ragazza mi guardò perplessa.

"Niente ma...è tardi, e dobbiamo prepararci per la festa..su mollate quei palloncini e fuori di qui" dissi frenetica prendendo la diva per le spalle e spingendola verso la porta.

"Ma Lauren, i palloncini, e gli altri festoni"tentò di protestare la moretta.

"Me ne occupo io..voi ci state mettendo una vita, siete troppo incapaci..via sparite"dissi semplicemente buttandoli praticamente fuori di casa.

Richiusi la porta alle mie spalle guardandomi intorno.

Mi presi un attimo per pensare al da farsi prima di sorridere e correre di sopra a cambiarmi per la festa.

***

"Non lo trovi adorabile?"domandai a mia sorella.

"Possiamo tenerlo Kaki?"domandò lei per l'ennesima volta con occhi imploranti.

"Tel'ho già detto è un regalo Sofi,non possiamo tenerlo".

La bambina sbuffò vistosamente prima di decidere finalmente di rinunciare a quell'idea.

Il campanello suonò all'improvviso facendomi sobbalzare.

"E' per me" urlai dal piano di sopra, mentre mia madre correva aprire.
"Mi raccomando, lascialo dove ti ho detto"dissi poi rivolta a mia sorella che annuii sicura.

"Oh ciao Lauren, sei bellissima"sentì dire dal piano di sotto,sorrisi nell'immaginare la mia corvina vestita,come già mi aveva preannunciato,di nero.

Ma nessuna fantasia poteva equiparare la meravigliosa realtà che mi si aprì davanti agli occhi.

Mi ritrovai impietrita in cima alle scale,e il mio cuore mancò di un battito o forse due nel vederla.
Lauren era la perfezione, lo era, senza alcun dubbio.
Il suo corpo perfetto era fasciato da un vestito a tubino nero senza spalline, aderente quanto bastava per mostrare la perfezione di quel corpo da dea, i suoi capelli erano raccolti da un solo lato con un fermacapelli a forma di rosa rossa, gli altissimi tacchi dello stesso colore e le labbra di fuoco distese in un sorriso mozzafiato.

"Wao" sussurrai con la bocca secca per quella visione.

La corvina dal canto suo, continuava a guardarmi incantata.

***

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