Capitolo 6

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Quel giorno Will aveva avuto qualche problema legato all'alcol della sera prima, ossia una leggera emicrania. Non ne aveva bevuto tanto, eppure il suo corpo reagiva in quel modo.

Mentre si occupava di un soldato con un braccio rotto, si ritrovò a pensare a come Jason l'aveva guardato quando stavano parlando di Nico. La cosa lo preoccupava, ma il ragazzo non poteva avere capito, non poteva sapere della sessualità di Nico.

Oppure sì?

Non credeva che il principe, riservato com'era, si fosse confidato con qualcuno, ma d'altro canto se l'aveva detto a Will perché non avrebbe dovuto dirlo ai suoi amici?

Questi pensieri gli frullarono in testa per tutto il giorno, tanto che alla fine decise che forse la soluzione era parlare con il diretto interessato.

Negli ultimi due giorni aveva cercato di stargli alla larga, detestando l'idea di non sapere a cosa l'altro pensava, ma ora era giunto il momento di affrontarlo. Di affrontare la sua paura di essere rifiutato.

Decise di cercarlo nelle sue stanze e si avviò quindi verso l'ala nord-ovest del castello, dove sapeva esserci il suo alloggio, anche se non c'era mai stato di persona. Tuttavia dopo qualche rampa di scale e infiniti corridoi si rese conto di non avere la minima idea di dove si trovava. Si guardò intorno, nel vano tentativo di trovare qualche punto di riferimento, ma le pareti del castello gli parevano sempre le stesse in ogni piano e in ogni ala.

"Ma come fanno i reali ad orientarsi?" si ritrovò a pensare mentre tornava indietro e imboccava un altro corridoio identico a quello appena lasciato.

Stava iniziando a pensare che probabilmente sarebbe morto vagando nel castello, poiché nessuno sapeva dov'era e quindi non avrebbero mai potuto trovarlo, quando dei rumori lo fecero bloccare alla fine di un corridoio. Provenivano da appena dietro l'angolo, e sembravano due persone che si baciavano.

"Impossibile" pensò, "chi si bacerebbe nei corridoi desolati di un castello inquietante?". Ma poi gli tornò in mente la notte sui camminamenti, e decise che non poteva biasimare quei due, chiunque fossero.

Vinto dalla curiosità, si sporse oltre l'angolo per sbirciare e rimase di sasso. Erano Jason e la signorina Piper.

"Com'è possibile?" pensò, senza rendersi conto di stare fissando la coppia a bocca aperta.

-Che stai facendo?- un sussurro proveniente da dietro le sue spalle lo fece sobbalzare. Si girò e si ritrovò faccia a faccia con Nico.

-Principe Nico! I-io... stavo solo...- tentò di giustificarsi.

Nico lanciò uno sguardo oltre l'angolo e fece una smorfia di disgusto –Smettila di balbettare, ci sentiranno!- rimproverò sottovoce Will, che chiuse immediatamente la bocca.

Nico gli fece cenno di seguirlo –Vieni con me-.

Lo giudò per un serie di corridoi e saloni che a Will parevano sempre gli stessi, fino ad arrivare ad una porta di quercia, uguale a tutte le altre.

Nico sembrò incerto per un attimo, ma poi socchiuse la porta –Vuoi entrare?-.

-Uhm, okay- rispose Will, non sapendo che altro dire.

Entrarono e attraversarono quella che sembrava una sontuosa anticamera, poi giunsero in una sala che evidentemente era la stanza da letto vera e propria.

Appena l'uscio si fu chiuso alle sue spalle, scoppiò –Jason e la signorina Piper?! Ma cosa... Come...?-

Con sua sorpresa, si accorse che Nico trovava la sua reazione particolarmente divertente.

Boiling hearts in a wintry landDove le storie prendono vita. Scoprilo ora