Capitolo 8

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Per tre giorni, Nico e Will non riuscirono a ricavare nessuna informazione utile. Un po' perché era un compito complesso, e un po' perché ogni volta che erano soli, invece di impegnarsi nella missione, si ritrovavano avvinghiati l'uno all'altro a scambiarsi baci e palpatine. Sebbene si toccassero continuamente, con le mani e con la bocca, non avevano più fatto sesso da quella sera nella camera di Nico.

Will l'aveva proposto un paio di volte, ma Nico diceva che non voleva farlo nell'angolo di un corridoio. Finché si trattava di un lavoro manuale o orale andava bene, ma pensare di ricevere il membro di Will dentro di lui in un luogo mezzo-pubblico lo metteva un po' a disagio.

Mentre erano appartati in un corridoio vicino alle stanze occupate da Piper, in attesa che succedesse qualcosa, Will iniziò a baciare Nico con ardore, e questi rispose con altrettanto slancio. Il bacio diventava sempre più passionale, le lingue si fecero largo l'una nella bocca dell'altro, e le mani di Will cominciarono a esplorare il fondoschiena di Nico. Proprio quando stava per infilargli una mano nei pantaloni, sentirono una porta che si apriva e si staccarono immediatamente. Nico si sporse con circospezione oltre l'angolo e vide la dama di compagnia di Piper che usciva dalle sue stanze. Fece un cenno a Will e si avviò in silenzio dietro di lei.

Sebbene Nico sapesse muoversi senza fare rumore, Will proprio non ce la faceva. I suoi passi pesanti risuonavano nei passaggi deserti, e spesso si lasciava sfuggire frasi del tipo: "Ma che sta facendo?", "Perché va di qua?", e "Che dobbiamo fare ora?", che proprio non si addicevano a una spia. Non riusciva a capire che doveva fare silenzio, ed era una cosa che irritava fortemente Nico, tanto che a volte decideva di lasciarlo indietro e sbrigare il lavoro da solo.

-Quanto tempo pensi che ci metteremo? Non posso stare lontano dall'infermeria troppo a lungo- sussurrò Will.

Nico alzò gli occhi al cielo. "Come faccio a sapere quanto ci metteremo?" pensò, ma si limitò a dire: -Vai, me la sbrigo da solo-. Si fermò all'inizio di un corridoio piuttosto lungo che si avvicinava alla parte centrale del castello e quindi era meno deserto degli altri, e sbirciò oltre l'angolo per vedere la direzione che prendeva la ragazza.

-Sei sicuro? Non voglio lasciarti solo- continuò Will, seguendolo quando Nico si avviò per il corridoio.

A Nico faceva piacere che non volesse abbandonarlo, davvero, ma aveva bisogno di un po' di silenzio se voleva scoprire qualche informazione. -Non ti preoccupare, posso cavarmela da solo- rispose girandosi verso Will con un sorriso forzato. Se avesse perso troppo tempo, non avrebbe ritrovato la strada giusta.

-Mh, okay- Will non sembrava convinto, così Nico gli lasciò un bacio veloce sulle labbra e disse: -Ci vediamo dopo-. Will annuì e si voltò per dirigersi verso l'infermeria.

Nico riportò l'attenzione sulla ragazza e, affrettando il passo, la scorse mentre usciva dal cancello. Probabilmente stava andando di nuovo a cercare qualche gioiello per la sua signora: le volte in cui Nico l'aveva seguita fuori dalle mura del castello aveva scoperto solo che Piper prediligeva i rubini rossi e non le piaceva l'ametista perché "non si intonava alla sua carnagione".

Tuttavia, si accorse che la ragazza non si dirigeva verso i quartieri ricchi e pieni di negozi raffinati, ma piuttosto verso la zona portuale, dove si trovavano più locande di dubbio gusto che altro.

Curioso, la seguì nascondendosi nelle ombre e dietro i muri, fino a quando non la vide scomparire dentro una taverna. Si avvicinò all'uscio. Se fosse entrato, avrebbe destato sospetti: difficilmente frequentava quei posti; ma da fuori non avrebbe potuto vedere nulla. Si accostò a una piccola finestra sporca e appannata, cercando di non farsi vedere dall'interno, e aguzzò la vista nel tentativo di scorgere la ragazza nel locale buio.

Boiling hearts in a wintry landDove le storie prendono vita. Scoprilo ora