Capitolo 7

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Il sole pungente della Terra Fredda svegliò Will dal suo sonno profondo. Prima ancora di aprire gli occhi, sorrise. Sentiva il corpo caldo ed esile di Nico tra le sue braccia, ancora addormentato.

Aprì gli occhi e lo studiò nella luce del mattino. Sembrava così tenero e inoffensivo, senza il solito cruccio che rovinava sempre quel suo volto perfetto, che invece ora era disteso in un'espressione serena.

Will non riuscì a trattenersi e gli si avvicinò per lasciargli un lieve bacio a fior di labbra. A quel tocco leggero Nico aggrottò le sopracciglia e aprì pigramente gli occhi assonnati. Quando si trovò davanti la faccia di Will sembrò per un attimo spaesato, ma subito dopo si riprese e un piccolo sorriso gli affiorò sulle labbra. Richiuse gli occhi e si accoccolò ancora più vicino al ragazzo, abbandonando la testa sulla sua spalla.

-Buongiorno- disse Will con voce dolce accarezzandogli la schiena nuda. Una leggera pelle d'oca spuntava sui tratti da lui sfiorati.

-Buongiorno- rispose Nico strascicando le parole ma senza alzare le palpebre e senza allontanarsi da lui. Era evidente che alzarsi dal letto non era nella sua lista di cose da fare.

Era bello vederlo così, pensò Will. Era così tranquillo da sembrare quasi vulnerabile, e il suo volto ea completamente rilassato.

Will chiuse gli occhi, ripensando alla sera prima. Si erano addormentati talmente in fretta che non aveva avuto il tempo di pensare e quasi non aveva realizzato cos'era successo. Rivisse con la mente quei momenti fantastici, il lungo istante in cui era entrato dentro Nico per la prima volta, la sua espressione beata, seppur all'inizio fosse un po' contrita a causa del dolore.

Un pensiero improvviso lo colpì e lo fece alzare a sedere di scatto. Ignorando i gemiti di protesta di Nico, che era stato spinto via malamente, gli prese le mani e chiese con aria preoccupata –Come vi sentite? Vi fa molto male?-.

Il ragazzo lo guardò prima con un'espressione sconcertata, poi abbassò gli occhi. -No- mentì.

Will gli prese il mento con una mano e lo costrinse a guardarlo –Nico, capisco quando mi mentite, sapete?-.

Il principe gli afferrò il polso e lo allontanò dal suo viso, distolse lo sguardo e lo puntò sui vetri alle spalle di Will. Dopo qualche attimo di indecisione disse seccamente –E va bene, mi fa un po' male-.

Will si stese e afferrò i fianchi di Nico, trascinandolo accanto a sé. –È del tutto normale, non dovete vergognarvi. Anzi, se non vi facesse male ci sarebbe qualche problema con le mie dimensioni- cercò di scherzare per tirargli su il morale.

Sembrò funzionare, perché questi gli lanciò un sorrisetto spavaldo e disse –Beh, non era poi così grosso-.

Will fece una finta espressione offesa e cercò di solleticare Nico sull'addome, dove la maggior parte delle persone soffriva il solletico, ma la zona era coperta dalla fasciatura e dovette rinunciare.

Quando si furono calmati entrambi, Nico gli mollò un forte pungo sulla spalla.

-Ahi!- esclamò Will, sinceramente dolorante, -e questo per che cos'era?-.

-Non provare mai più a spingermi via in quel modo- rispose Nico, serio; poi cinse i fianchi di Will e si rannicchiò nuovamente accanto a lui.

Will lo coccolò ancora per qualche attimo, poi lasciò un bacio sulla sua testa e si alzò.

-Che cosa fai?- chiese Nico non appena sentì il calore di Will abbandonarlo.

-Devo andare in infermeria- rispose girando nudo per la stanza cercando i suoi vestiti.

Boiling hearts in a wintry landDove le storie prendono vita. Scoprilo ora